5 film sulle elezioni americane – LE IDI DI MARZO (2011)

Come nel film analizzato nel post precedente non ci si fanno illusioni sulla natura umana.

Un candidato democratico (interpretato da G. Clooney) sembra perfetto, ma scopriremo il suo lato oscuro.
idi
TRAMA ESSENZIALE Primarie (forse decisive) nell’Ohio. Morris (governatore della Pennsylvania) si impegna al massimo, valendosi di un team entusiasta di collaboratori/collaboratrici. Una delle quali, ahilei, si ritrova incinta. Abortisce e finisce col togliersi la vita. Meyers (uno dei più brillanti collaboratori) sa tutto e ricatta Morris. Come finirà?

Non vi racconto il finale (se non l’avete visto accattatevi il dvd: soldi spesi bene).

Conclusione amara, anzi amarissima: sbandierare nobili principi di Onestà, Dignità, Onore non serve a niente se nella pratica sei un cinico.

E qui apro una parentesi.

In Italia film del genere sono rarissimi; mi viene in mente IL PORTABORSE del 1991. Forse perché da noi nessuno si fa più illusioni sulla politica, mentre negli Stati Uniti un po’ di idealismo sopravvive?

Chiusa parentesi.

Nel prossimo film (del 2006) i toni drammatici sono addolciti da uno stile farsesco. E ci sarà il lieto fine.

Published in: on agosto 19, 2016 at 9:37 am  Lascia un commento  
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Ferragosto in città – film sotto le stelle

La sera un buon film si trova sempre. Nelle arene estive o sul piccolo schermo.

  • all’Arena Gran Reno lunedì proiettavano PERFECT DAY; domani (sabato 13) LA PAZZA GIOIA
  • all’Arena Puccini proiettano REVENANT la sera di Ferragosto
  • all’arena Tivoli questa sera proiettano NEMICHE PER LA PELLE

Sperando che non piova, non c’è male.
op

E non trascuriamo la programmazione televisiva. C’è il classico (L’ERBA DEL VICINO E’ SEMPRE PIU’ VERDE) e il bizzarro, categoria a cui appartiene HEAD OF STATE.

HEAD OF STATE (trasmesso ieri sera da Sky Cinema) non è un gran film, ma non fa annoiare. E’ una farsesca campagna presidenziale, al termine della quale uno sporco negr un afroamericano entra da trionfatore nella Casa Bianca. Film girato nel 2003 (prima della Guerra contro l’Iraq) profetizza la vittoria di Barack Obama nel 2008.

Penso che l’abbiano trasmesso per l’avvicinarsi delle elezioni. E penso che presto posterò qualcosa su come siano state descritte le campagne presidenziali dal cinema ollivuduano. Ci sono molti film e molti candidati, da George Clooney a Robin Williams…
rock

Published in: on agosto 12, 2016 at 6:59 PM  Comments (1)  
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Quale caffè si beve in paradiso? (inquietante indagine, che coinvolge grandi attori come Renzo Arbore, John Malkovich, George Clooney, Enrico Brignano…)

In principio era Riccardo Garrone (nelle vesti di S.Pietro) che accoglieva in cielo Tullio Solenghi. Poi arrivarono Bonolis e Laurenti. Passò anche Julia Roberts (impersonando la Primavera del Botticelli).
julia

Poi Garrone è andato in pensione: al suo posto c’è proprio Solenghi e (non te la prendere, Tullio) si nota la differenza: indovinate chi ha recitato con Gassman e Paolo Stoppa e chi con Pippobaudo?

Ormai sono decenni che vediamo bere caffè nel paradiso della Lavazza. Un paradiso fatto di nuvolette bianche, tipi bislacchi e fanciulle bellissime (diventano belle arrivando lì? oppure le chiattone non le fanno entrare?). Ci siamo abituati al pensiero che caffè faccia rima con paradiso invece che con coccodè…

Ci fu, adesso che ci penso, un tentativo di ambientare all’inferno una serie di spot della concorrenza (Segafredo), ma non ebbe alcun successo. Avanzo qualche ipotesi sulle cause di questo fiasco?

Magari dopo, alla fine di questo postaccio.

Prima permettetemi di illustrare la versione ammmmericana del concetto (italianissimo) di “come si sta bene nell’aldilà, purché il caffè sia buono”
nespress
Per chi non l’avesse visto riassumo la storia.

Atto I. Un negozio che vende la macchinetta e le cialde. George compra, esce in strada e viene schiacciato da un pianoforte che scende dal cielo.

Atto II. Sulla porta del paradiso. John (acting as S. Pietro) propone un accordo a George. La macchinetta e le cialde in cambio di ritornare nel nostro mondo. George rifiuta ed entra nel paradiso.

Atto III. Su un sofà bianco, con vista paradiso, George John e due biondazze sorseggiano il caffé. George è beato: lì non si girano film, non ci sono produttori né managers… “It’s heaven! I like it!”

Ciò riporta al quesito di cui sopra.

Renzo Arbore all’inferno non aiuta a comprare; il pensiero, anche scherzoso, dell’inferno spaventa le masse dei clienti; noi italiani (mica solo noi) accettiamo le allusioni alla morte soltanto se sono accompagnate da rassicuranti immagini di belle donne e di tazzine di caffè

Published in: on dicembre 6, 2015 at 1:29 PM  Lascia un commento  
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CALENDARIO ATTORI DEL TERZO MILLENNIO (ma il punto è: quali sono i requisiti richiesti per essere definito “attore”?)

Perché un calendario delle attrici e non degli attori?

Rimedio subito, prima che la Commissione per le Pari Opportunità mi accusi di maschilismo.

Premetto che non ci sarà Giuseppe Grillo (in arte, Beppe). Come attore è bravo (l’avete visto quando finge di litigare con Renzi?), ma qui si parla di cinema.

Non ci sarà neanche Rocco Siffredi. Direi che ha delle potenzialità, ma finora il suo repertorio è troppo limitato per poterlo definire attore. Recita solo con una parte di sé (come Anna Falchi recita solo con le ghiandole mammarie).

Magari se in futuro sarà Fedor Karamazov, Marco Antonio o Nino Bixio potrei cambiare idea.
leo
2013. LEONARDO (IL GRANDE GATSBY)
argo
2012. BEN (ARGO)
jude
2011. JUDE (SHERLOCK HOLMES – GIOCO DI OMBRE)
denzel
2010. DENZEL (CODICE GENESI)
waltz
2009. CHRISTOPH (BASTARDI SENZA GLORIA)
georg
2008. GEORGE (BURN AFTER READING)
john
2007. JONNHY (SWEENEY TODD: IL DIABOLICO BARBIERE DI FLEET STREET)
bale
2006. CHRISTIAN (THE PRESTIGE)
tom
2005. TOM (LA GUERRA DEI MONDI)
clint
2004. CLINT (MILLION DOLLAR BABY)
sean
2003. SEAN (MYSTIC RIVER)
daniel
2002. DANIEL (GANGS OF NEW YORK)
russell
2001. RUSSELL (A BEAUTIFUL MIND)

VNAV (Vorrei Non Averli Visti)

Ringrazio Sailor Fede per avermi dato l’idea.

Se ho elencato per ogni anno di mia vita il film che più mi aveva scaldato il cuore e illuminato la mente perché non fare il contrario?

Voglio dire il film che ha scaldato la mente e illuminato il cuor (no, non volevo dire questo).

Voglio elencare i film che, negli ultimi 21 anni, mi hanno fatto capire che cosa NON è il cinema.

Forse ho visto cose anche peggiori, MA LE HO RIMOSSE attuando inconsciamente un meccanismo di autodifesa che Sigmund Freud ha spiegato molto bene.

Siete pronti alla mia personalissima galleria degli orrori?

america1992 CRISTOFORO COLOMBO – LA SCOPERTA 500 anni dopo la partenza delle 3 caravelle molti film furono dedicati allo stesso tema (il migliore quello di R. Scott, con Depardieu come protagonista); se gli altri sono peggiori di questo (un fiasco clamoroso, nonostante attori maiuscoli: Marlon Brando, Benicio del Toro, Catherine Zgions…) devono essere VERAMENTE ORRENDI

vitti1993 SENTI CHI PARLA ADESSO Incautamente ho cercato il seguito dei 2 episodi sentichiparleschi precedenti; mal me ne incolse; le voci di Paolo Villaggio e della Mazzamauro erano praticamente la sola attrattiva e ora non ci sono più.

ace1994 ACE VENTURA L’ACCHIAPPANIMALI “Farsa sgangherata, condita di battutacce grevi” Talmente brutto che non sono riuscito a rimuoverlo.

congo1995 CONGO  Candidato al Razzie Award come peggiore film di quell’anno (poi ha vinto SHOWGIRLS che, per battere CONGO, dev’essere una chiavica galattica). Perché l’ho visto? Mi era piaciuto il romanzo…

bambola1996 BAMBOLA Inqualificabile, irriferibile, inguardabile, inclassificabile fetecchia.robin1997 BATMAN & ROBIN La sacra auri fames ha coinvolto star di grido (Giorgione Clooney, Uma Thurman, Arnold Governator…); batfiasco colossale, giustamente nominato ai Razzie Awards come peggior film, peggior regia, peggior cast, peggior sceneggiatura, peggior canzone… peggior tutto!

1998 CITY OF ANGELS loffioTalmente loffio che ho rischiato di disamorarmi del cinema… solo per pochi giorni; poi ho visto THE TRUMAN SHOW

witchQualcuno lo ha considerato un colpo di genio; io la considero una madornale presaperilculo; ricordo ancora i fischi e le madonn imprecazioni degli spettatori nel 1999 (era il cinema Capitol, in via Milazzo)

tomba2000 ALEX L’ARIETE. A metà strada tra 007 e le barzellette sui Carabinieri; dialoghi ferocemente idioti e recitazione sotto il livello del mare; Damiani doveva avere un gran bisogno di soldi.

chimera2001 CHIMERA Definito da Morandini una “bischerrima scempiaggine”. Non saprei dire meglio.

barcellona2002 L’APPARTAMENTO SPAGNOLO L’Ente Turismo della Catalogna ha realizzato uno spot di 120 minuti per farci sapere com’è bella Barcellona; OK, ma per fare un film occorre una trama decente e degli attori convinti di quello che stanno facendo.

cattiva2003 CATTIVE INCLINAZIONI Uno dei film più scemi della storia. Dovrebbe essere un thriller, è soltanto ridicolo. Che pena vedere Franco Nero coinvolto in tanta idiozia.

vin2004 THE CHRONICLES OF RIDDICK Vin Diesel gonfia continuamente i suoi muscoli, ma non riesce a far funzionare quelli della faccia

monnezza2005 IL RITORNO DEL MONNEZZA La banda dei Vanzina ha colpito ancora. “Piatto come un asse da stiro” Morandini dixit.

cripto2006 IL CODICE DA VINCI Tom Hanks si aggira con aria assente per 2 ore e mezza (ma sembrano di più) in una storia balorda; la noia dello spettatore è accresciuta dal fatto che anche i sassi sanno come va a finire

20612007

2061 UN ANNO ECCEZIONALE L’idea di base era buona, ma è stata sprecata malamente; una volta questa compilation di battutine dialettali si chiamava AVANSPETTACOLO, perché precedeva il film vero

alba2008 ALBAKIARA Al confronto di questa infamia (che è riuscita a guastarmi anche le canzoni del Vasco) GODZILLA (lo replicano incomprensibilmente su Scaicinema) è un signor film

io2009 IO E MARILYN E’ il massimo: Pieraccioni non fa ridere (in altri film mi era piaciuto) e la siliconata controfigura di MM non ha sex appeal; a quella VERA bastava un sorriso e un battito di ciglia per farmi battere il cuore

ecp2010 THE TWILIGHT SAGA: ECLIPSE l’ho dovuto vedere “per motivi professionali”; la volta prossima che mi chiedono di inserire roba del genere come testo Jolly nel torneo di Bookland MORDO

cage's2011 L’ULTIMO DEI TEMPLARI Vedere questo film mi ha fatto soffrire più un discorso di Renato Brunetta. En passant, osservo che Nicolascage è l’unico a comparire 2 volte nella mia cavalcata delle vaccate.

vavvata2012 PROMETHEUS Non posso ancora rassegnarmi all’idea che RS (Ridley Scott, il regista di BLADE RUNNER, THELMA & LOUISE, ALIEN, IL GLADIATORE… non un pistanghelli qualunque!) abbia firmato una pinzillacchera simile.

Per chi voglia conoscere il verbale della cerimonia in cui PROMETHEUS ha prevalso su BIANCANEVE E IL CACCIATORE ecco il link.

E per il 2013? Aiutatemi voi a scegliere, amiche/amici…

Qualcuno lo ha paragonato a Clark Gable. Mah… Comunque tra Lexington (Ky) e Cadiz (Oh) la distanza non è molta.

Vi sono misteri che la scienza non è ancora riuscita a decifrare

    • l’Universo è limitato o è senza confini? (Einstein aveva qualche dubbio in proposito, mentre sulla stupidità umana no)
    • perché Roberto Giacobbo è vicedirettore di Rai2?
    • perché Rupert Everett non compare nei titoli di coda di SHAKESPEARE IN LOVE, dove interpreta Marlowe?
    • George Clooney (da Lexington) è più bravo nei ruoli da comedian o quando fa il “cattivo”?

Dopo l’immagine, per aiutarvi a risolvere quest’ultimo problema, elencherò i film che ricordo. Dove Giorgione spara, si innamora, imbroglia, si ri-innamora…
sulmona
ANZITUTTO, GC diventò famoso come medico pediatra in ER – MEDICI IN PRIMA LINEA. Secondo statistiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità milioni di americane hanno deciso di diventare madri nella speranza di incontrare un giorno Doug Ross. Ruolo positivo, dunque. Però non conta: in tv solo i “buoni” diventano famosi.

  • in OCEAN’S ELEVEN e seguiti, Giorgione interpreta un furfante-truffatore-rapinatore ecc. NON E’ ROBIN HOOD, che rubava ai ricchi per dare ai poveri. Ocean ruba ai ricchissimi (qualunque ladro vi dirà che rubare a chi non ha casseforti ben imbottite è da incompetenti), ma il malloppo lo tiene per sé.
  • in CONFESSIONI DI UNA MENTE PERICOLOSA è Jim Byrd, agente della CIA che recluta altri agenti… non proprio per giocare a bridge. Non so voi, ma a me sembra un ruolo da “cattivo”
  • in PRIMA TI SPOSO POI TI ROVINO è un avvocato cinico, ma poi guarda gli occhioni di Catherine Zetagions… Classica commedia hollivudiana: prima ci si odia, poi ci si innamora ecc
  • in GOOD NIGHT AND GOOD LUCK è un “buono”, un produttore televisivo in lotta contro la “caccia alle streghe” di J. Mc Carthy. GC inizia la sua marcia di avvicinamento all’Oscar: nomination, come regista.
  • in SYRIANA è di nuovo un uomo della CIA, chiamato R. Barnes; ma stavolta è “buono” o almeno ha un minimo di coscienza… e infatti lo fanno fuori. Oscar a Clooney come attore non protagonista.
  • in IN AMORE NIENTE REGOLE è Jimmy Connelly, giocatore di football americano che imbroglia tutto l’imbrogliabile e alla fine conquista l’amore di… beh, non ve lo voglio dire! E’ una parte da comedian che sarebbe piaciuta a Gable.
  • in BURN AFTER READING è Harry Pfarrer, seduttore di donne altruisposate. La violazione del Nono Comandamento gli costerà cara.
  • in TRA LE NUVOLE è Ryan Bingham, specialista in licenziamenti col sorriso sulle labbra. Se non fossi un gentiluomo direi che è quello che fornisce la vaselina per inculare i dipendenti senza farli soffrire troppo. Crede di trovare l’amore, ma… Nomination come miglior attore
  • in THE AMERICAN è un killer professionista. La sua mira infallibile ha contribuito a popolare i cimiteri di mezzo mondo. Alla fine muore tra le braccia di Violante Placido e un po’ (solo un po’) ci dispiace.
  • in LE IDI DI MARZO è il governatore Morris, in gara per la Casa Bianca; gli piace la Costituzione degli Stati Uniti, ma gli piace anche ciulare (allusione a Bill Clinton?); essendo anche regista, ha il merito di aver dato molto spazio a Ryan Gosling; Oscar come sceneggiatore
  • in PARADISO AMARO è Matt King, discendente di una principessa hawaiana; sopportando con dignità una spiacevolissima questione coniugale, si oppone alla cementificazione di una pulcherrima porzione di isola. Nomination come miglior attore (forse avrebbe beccato la statuetta se non ci fosse stato THE ARTIST).
  • in GRAVITY (visto oggi pomeriggio; bisognerà che lo recensisca, ma lasciatemi il tempo…) è un eroe totalmente positivo; riesce a mantenere la calma in una situazione tremenda e salva Sandrona Bullock a costo della propria vita.

In conclusione, amiche/amici, vi piace più il GC “cattivo” o il bonaccione che si innamora bevendo Nespresso?

la generazione di mezzo (da chi cominciare?)

Nel post precedente ho dissertato su Christian Bale.

Un grande under 40. Ha sparato a Dillinger, ha trovato un tesoro su un’isola, è morto in croce, ha salvato Gotham City e tempo fa è stato visto bere un Fernet in un caffè di Firenze…

Adesso però mi chiedo: perché non dedicare qualche post agli attori tra la cinquantina e la sessantina? Insomma, ai diversamente giovani?

Qualche nome? Ora li elencherò in ordine alfabetico, chiedendovi di sceglierne qualcuno.

Comincerò da quelli che vi piacciono di più.

  • Rowan Atkinson
  • Alec Baldwin
  • Antonio Banderas
  • George Clooney
  • Kevin Costner
  • David Day-Lewis
  • Rupert Everett
  • Ralph Fiennes
  • Colin Firth (di lui, però, mi sono già occupato)
  • Hugh Grant
  • Mel Gibson
  • Tom Hanks
  • John Malkovich
  • Gary Oldman
  • Sean Penn
  • Mickey Rourke
  • Kevin Spacey
  • Stanley Tucci
  • Denzel Washington
  • Bruce Willis

Ho dimenticato qualcuno tra i 50 e i 60?

Segnalatemelo voi, amiche/amici miei. Colmerò la lacuna.

E poi passeremo alle attrici…

Film visti in aprile (in allegato, sensazionale rivelazione sui miei gusti sessuali)

Aprile dolce dormire.

E io, invece di passare i miei pomeriggi dormendo beatamente, vado al cinema (depravato che non sono altro).

  • BIANCA COME IL LATTE ROSSA COME IL SANGUE – La storia funziona, ma attrici e attori sono di una mediocrità sconsolante. Tuttavia l’incasso è stato buono: più di 3 milioni di euro in questa stagione… Come mai tanti spettatori? Secondo Paola (che insegna proprio nel triennio) le 16enni e i 16enni non desiderano altro che essere young adults (dai 20 in su) e infatti Scicchitano ha vent’anni, la Weiss 22 e la Ruffino quasi 24 (l’hanno bocciata 7 anni di seguito?)
  • HITCHCOCK – Mi dispiace dirlo, ma A. Hopkins mi ha deluso. Forse è appesantito dai quintali di trucco per farlo somigliare (mica poi tanto) ad AH. Bravissima Hellen Mirren, nel personaggio della moglie, premio Nobel per la Pazienza (sopportare un marito simile non era uno scherzo). Inevitabile il confronto con MY WEEK WITH MARILYN: nel derby dei film-sui-film quello di Curtis batte quello di Gervasi 2 a zero. Incasso miserrimo.
  • IL MINISTRO – Noiosissimo. Perché lo hanno tanto applaudito a Cannes, al Festival del 2011? Probabilmente c’entrava la politica liberista dell’era Sarkozy (si discute della privatizzazione delle stazioni ferroviarie). Se vi piace il sadomaso vi potrebbe eccitare la scena iniziale: è un incubo erotico del Ministro, che infatti si sveglia con una ben visibile erezione. Incasso zero.
  • OBLIVION – Bisognerebbe saltare la prima ora e cominciare dal punto in cui Tom Cruise e Tom Cruise si menano di santa ragione. Bella la mezz’ora finale: veramente epica! Ricca di sorprese e di citazioni. Vi ricordate INDEPENDENCE DAY, con Jeff e Will che portano la superbomba nel cuore della megastronave aliena? E FAHRENHEIT 451, quando Montag si accorge di essere dalla parte sbagliata leggendo libri? E torna in mente anche IL FLAUTO MAGICO: anche lì l’eroe (il principe Tamino) va a combattere il perfido Sarastro e si accorge che sta obbedendo agli ordini di una pazza. Più di 4.000.000 di incasso.
  • TRENO DI NOTTE PER LISBONA – Un prof di latino fugge dalla noiosa Svizzera per indagare sulla vita e la morte di uno scrittore portoghese. Ma forse è un pretesto: sarebbe fuggito comunque dalla sua vita insignificante. Fa piacere rivedere Ch. Rampling e Ch. Lee, in ruoli secondari. Mi chiedo perché il draculesco Lee, che interpreta un semplice prete, porti al collo un crocifisso enorme (neanche il Papa usa un addobbo così spettacolare). Forse il pubblico anglosassone i preti cattolici li vuole vedere così? Incasso: 350.000.
  • VIAGGIO SOLA – La protagonista vive tra aerei e albergoni, da Shanghai a Marrakech passando per la Toscana. La grande piazza del mercato a Marrakech l’abbiamo già vista (L’UOMO CHE SAPEVA TROPPO), ma l’analogia più evidente è con TRA LE NUVOLE. Però G. Clooney era sempre in viaggio per un motivo terribilmente serio, mentre M. Buy viaggia per controllare se gli accappatoi sono profumati. Questo è il difetto: ci si aspetta per tutto il film qualche colpo di scena e non succede mai niente di rilevante. E’ come quando esci da un ristorante cinese e ti sembra di non aver mangiato. Incasso, finora, molto modesto.

ALLEGATO. Forse vi sembrerò fuori moda, ma a me le donne piacciono più degli uomini.

Sono fatto così. Incontrare Debora Serracchiani mi darebbe maggior piacere che incontrare Matteo Renzi. Non solo per motivi politici.
debora

Filippo Seymour Hoffman

Filippo? Sto scherzando, naturalmente…

Ma questa italianizzazione una volta era la REGOLA. Sono abbastanza vecchio da ricordare copertine di libri (popolano i miei incubi quando ho mangiato troppa peperonata) in cui comparivano GUGLIELMO Shakespeare, VITTORE Hugo, CARLO Dickens e (orrore degli orrori) VOLFANGO AMEDEO Mozart.

Sed de hoc satis (=emmòcesemorottercazzo). Vado ad elencare le interpretazioni di PHILIP Seymour Hoffman.

  • RITORNO A COLD MOUNTAIN (2003) – C’è la guerra (di secessione) e sono rimasti pochi giovani a Cold Mountain (North Carolina). Alla giovane Shyla viene in mente di sedurre il reverendo Veasey.
  • TRUMAN CAPOTE: A SANGUE FREDDO (2005) – Capote (in italiano, mantello) va nel Kansas, dove è successo un fattaccio di “nera” (quello di Perugia, in confronto, è uno scherzo). Ne verrà fuori un libro, A SANGUE FREDDO (un capolavoro, credete a me). Premio OSCAR per la miglior interpretazione maschile.
  • MISSION IMPOSSIBLE III (2006) – Owen Davian è il Cattivissimo che si oppone a Ethan (Tom Cruise), versione americana di Bond. Ma, a parte la prevedibilità di queste storie, si sente la mancanza dello humour britannico. Come nei film successivi, FSH è doppiato da F. Pannofino.
  • LA GUERRA DI CHARLIE WILSON (2007) – Un astuto parlamentare del Texas (Tom Hanks) trova il modo di armare i talebani contro i sovietici. Accanto a lui lavora Gut, abilissimo agente della Cia che non nasconde le sue crescenti perplessità: “conosci la storia del maestro zen e del cavallo che venne regalato?”
  • IL DUBBIO (2008) – In una parrocchia del Bronx (nel 1964) si scontrano le forti personalità di Padre Flynn e di Sorella Beauvier (Meryl Streep). Flynn prova simpatia per un alunno (povero e negro). Troppa simpatia, pensa la suora. Finale aperto: il parroco farà carriera, la suora resterà col dubbio di essere stata una stronza.
  • I LOVE RADIO ROCK (2009) – Nel Mare del Nord una vecchia nave sta affondando, ma il Conte (l’acqua gli arriva già alla cintola) continua a trasmettere il meraviglioso rock degli anni ’60. “In tutto il mondo ragazzi e ragazze avranno sempre i loro sogni e tradurranno i loro sogni in canzoni…”
  • LE IDI DI MARZO (2011) – Primarie nell’Ohio. Morris (G. Clooney) punta verso la Casa Bianca e Paul gli dirige la campagna elettorale. Ma qualcosa va storto (se mi chiamassi Shakespeare direi che c’è del marcio nell’Ohio, ma non dico niente). Paul sale sull’auto di Morris e, quando scende, dalla sua faccia buia capiamo che è stato licenziato.

 

boat

the dark side of the USA: dalle Idi di Marzo a J. Edgar

Gli States sono di moda. Quest’anno si elegge il Presidente.

E’ cominciata nell’Iowa quella lunga tournée chiamata PRIMARIE (quattro anni fa cominciava l’ascesa di Barack Obama).

Sarà un caso l’apparizione sugli schermi di due storie “politiche”?

  • THE IDES OF MARCH. Un bel dramma, ben interpretato da Ryan Gosling e George Clooney (anche regista). Riuscirà il governatore Morris a conquistare i delegati che gli mancano, più contrattando la vicepresidenza con un boss del Partito Democratico che lanciando proclami agli elettori? E riuscirà il suo addetto stampa Stephen a perdere ogni illusione? Vicenda amara, ricca di colpi di scena, priva di quel manicheismo di tanti film alla F. Capra, con i buoni, i cattivi… qui (come si dice a Roma) il più pulito ci ha la rogna
  • J. EDGAR. Povero Hoover, ossessionato dalla paura dei comunisti, ma soprattutto da una madre che definire una rompicoglioni è un pallido eufemismo! E una volta che parla di sposare un’attrice il suo amichetto gli fa una scenata isterica (bicchieri rotti, pugni in faccia e alla fine baci in bocca) che sembra di essere a Beautiful! Che compassione mi fai! Quasi ti perdono di aver ricattato mezza America e aver fatto di tutto per sputtanare M. L. King… Bravo Di Caprio, bravissima J Dench (la rompicoglioni), un po’ meno bravo Eastwood come regista (magari una maggior concisione e un uso meno frequente del flashback…)

In entrambi i casi TIRA ARIA DI OSCAR (più per LE IDI che per EDGAR).

A meno che i giurati non si lascino affascinare da THE ARTIST, coraggioso omaggio al cinema (muto) degli anniventi.

Film che recensirò presto.

P.S. All’uscita del cinema Rialto ho sentito questo commento: “Dopo aver visto questo film, passa la voglia di votare!”

Beh, in America il carisma di Obama sembra appannato e molti sospettano che il VERO potere si nasconda dietro le quinte, oltre e al di sopra dei partiti. In Italia lo sapevamo già da un pezzo.
ididicaprio