Ferragosto in città – film sotto le stelle

La sera un buon film si trova sempre. Nelle arene estive o sul piccolo schermo.

  • all’Arena Gran Reno lunedì proiettavano PERFECT DAY; domani (sabato 13) LA PAZZA GIOIA
  • all’Arena Puccini proiettano REVENANT la sera di Ferragosto
  • all’arena Tivoli questa sera proiettano NEMICHE PER LA PELLE

Sperando che non piova, non c’è male.
op

E non trascuriamo la programmazione televisiva. C’è il classico (L’ERBA DEL VICINO E’ SEMPRE PIU’ VERDE) e il bizzarro, categoria a cui appartiene HEAD OF STATE.

HEAD OF STATE (trasmesso ieri sera da Sky Cinema) non è un gran film, ma non fa annoiare. E’ una farsesca campagna presidenziale, al termine della quale uno sporco negr un afroamericano entra da trionfatore nella Casa Bianca. Film girato nel 2003 (prima della Guerra contro l’Iraq) profetizza la vittoria di Barack Obama nel 2008.

Penso che l’abbiano trasmesso per l’avvicinarsi delle elezioni. E penso che presto posterò qualcosa su come siano state descritte le campagne presidenziali dal cinema ollivuduano. Ci sono molti film e molti candidati, da George Clooney a Robin Williams…
rock

Published in: on agosto 12, 2016 at 6:59 PM  Comments (1)  
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al peggio non c’è mai fine… (dialogo in un bar di Amsterdam)

Ho sognato di due tizi che si sono ritrovati a cioncare in un bar.

Essendo due tizi di fantasia darò loro nomi di fantasia. Barack e Matteo vanno bene?

OK, Barack e Matteo.

Come càpita spesso tra mariti momentaneamente lontani dalle mogli hanno fatto amicizia e hanno parlato di tutto (di quanto è bella Firenze, del pugilato femminile, dei Chicago Bulls e di Michael Jordan…).

Dopo il quinto bicchiere, hanno cominciato a parlare di cinema. Di come nei rispettivi paesi si producano ottimi film ma anche ignobili e inguardabili fregnacce.

Barack ha sghignazzato fino alle lacrime di un filmaccio, intitolato NOAH. “Non puoi credere, my friend, quante cazzate sono accumulate in 139 minuti! Angeli pentiti, acqua che schizza dal terreno trasformando il mondo in un’immensa Iacuzzi… e il supercattivo Tubalcain (nipote di Caino) e alla fine c’è il duello che sembra di essere a Tombstone, al OK Corral… Do you remember the gunfight? Bang, bang, bang!”

“Lo so, amico, lo so. Conosco anch’io la storia e so che i due liocorni non si salveranno… e so chi ucciderà Tubalcaino, ma non voglio spoilerare! Però in fatto di bischerate noi non siamo secondi a nessuno: sono anni che in Italia imperversa DON MATTEO, un serial killer una serie che neanche in Crimea la vogliono vedere (si sono staccati dall’Ukraina perché era circolata la voce che la Tv ucranesca l’avesse comprata). Stiamo pensando di farci il film. Dove il capitano Tommasi, dopo aver trombato tutte le femmine di casa Cecchini, si fa anche la moglie del maresciallo che, con la faccia da cornuto che si ritrova, accetta in silenzio. Intanto il mio omonimo è chiamato a dirigere lo Ior, scopre troppe porcherie e convince J. Ratzinger a dimettersi; non so quale citazione tirerà fuori, ma comunque lui ha ne sempre…”
liocorncecchini

Published in: on marzo 30, 2014 at 12:12 am  Comments (6)  
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figurine per il presepio 2013 (in appendice, un personaggio misterioso si chiede “fu vera gloria?”)

Quest’anno il presepio sarà particolarmente affollato.
Un ruolo importante l’hanno gli immigrati (sbarcati a Lampedusa e in altri luoghi).

Non è che stiano molto comodi, vicini alla grotta e nel freddo della campagna betlemita. Ma sempre meglio che nei Lager centri di accoglienza italiani.

E comunque c’è un po’ di calore anche per loro. Sarà merito del bue e dell’asino…

Tra i pastori e le pecore si può vedere Gennaro Gattuso, che ripete a tutti che non ha truccato nessuna partita. Anche perché truccare una partita richiede una mentalità strategica (ad esempio, capire quale è la tua porta e quella degli altri) che lui non ha mai avuto.rino
Più in là ci sono Galliani e Barbara B. che hanno rinunciato (per il momento) a uccidersi a vicenda. E’ Natale…

Particolarmente numeroso il gruppo dei Magi. C’è anche una delegazione venuta da Hogwarts (i colleghi chiedono insistentemente come si fa a non pagare l’imposta catastale, ma ricevono risposte elusive).

Tra i maghi c’è anche Barack Obama. A lui chiedono se è vero che ha fatto piazzare delle microspie a Nazareth e a Betlemme. Lui nega.

Ho notato anche, in disparte presso una casa in rovina, un vecch uomo attempato dall’espressione molto pensosa. Mi ha raccontato la sua storia, che qui riassumo.
presepio
“…io ne ho fatte cose che voi comuni mortali potete appena immaginare… ho sconfitto nemici potentissimi, terrestri e no (ho frequentato tanti extraterrestri da chiedermi se lo sono anch’io)… spesso ho dimostrato saggezza, qualche volta sono andato clamorosamente fuori di testa… fu vera gloria? e soprattutto quale tra le mie interpretazioni sarà ricordata come la migliore? e quale la peggiore?”

the dark side of the USA: dalle Idi di Marzo a J. Edgar

Gli States sono di moda. Quest’anno si elegge il Presidente.

E’ cominciata nell’Iowa quella lunga tournée chiamata PRIMARIE (quattro anni fa cominciava l’ascesa di Barack Obama).

Sarà un caso l’apparizione sugli schermi di due storie “politiche”?

  • THE IDES OF MARCH. Un bel dramma, ben interpretato da Ryan Gosling e George Clooney (anche regista). Riuscirà il governatore Morris a conquistare i delegati che gli mancano, più contrattando la vicepresidenza con un boss del Partito Democratico che lanciando proclami agli elettori? E riuscirà il suo addetto stampa Stephen a perdere ogni illusione? Vicenda amara, ricca di colpi di scena, priva di quel manicheismo di tanti film alla F. Capra, con i buoni, i cattivi… qui (come si dice a Roma) il più pulito ci ha la rogna
  • J. EDGAR. Povero Hoover, ossessionato dalla paura dei comunisti, ma soprattutto da una madre che definire una rompicoglioni è un pallido eufemismo! E una volta che parla di sposare un’attrice il suo amichetto gli fa una scenata isterica (bicchieri rotti, pugni in faccia e alla fine baci in bocca) che sembra di essere a Beautiful! Che compassione mi fai! Quasi ti perdono di aver ricattato mezza America e aver fatto di tutto per sputtanare M. L. King… Bravo Di Caprio, bravissima J Dench (la rompicoglioni), un po’ meno bravo Eastwood come regista (magari una maggior concisione e un uso meno frequente del flashback…)

In entrambi i casi TIRA ARIA DI OSCAR (più per LE IDI che per EDGAR).

A meno che i giurati non si lascino affascinare da THE ARTIST, coraggioso omaggio al cinema (muto) degli anniventi.

Film che recensirò presto.

P.S. All’uscita del cinema Rialto ho sentito questo commento: “Dopo aver visto questo film, passa la voglia di votare!”

Beh, in America il carisma di Obama sembra appannato e molti sospettano che il VERO potere si nasconda dietro le quinte, oltre e al di sopra dei partiti. In Italia lo sapevamo già da un pezzo.
ididicaprio