6 motivi per cui potete scommettere sull’oscar a Di Caprio (e un motivo per non farlo)

Primesimo motivo. Ha vinto il Golden Globe (best actor in a Drama); negli ultimi anni l’accoppiata globo-oscar è automatica (J. Bridges, C. Firth, D. Day-Lewis, M. McComesiscrive, E. Redmayne)

Secondesimo motivo. REVENANT vincerà la statuetta come Best Film (ho già spiegato perché); l’effetto scia favorisce quasi sempre l’attore protagonista

Terzesimo motivo. La legge dei grandi numeri. LDC è alla quinta nominescion e, come scrisse il profeta Salomone, “dagli dagli dagli, anche le cipolle diventano agli”

Quartesimo motivo. Si profila un lucrosissimo accordo tra la FOX e MEDUSACINEMA per la realizzazione di una serie di kolossal (il primo sarà GANGS OF CASTELVOLTURNO) con LDC e Checcozalone. E’ un affare da fantamiliardi di dollari… e molti giurati dell’Accademy hanno ricevuto offerte che non si possono rifiutare.

Quintesimo motivo. Se la statuetta non va a L. Di Caprio, chi glielo spiega all’orsa che ha lavorato per niente?

Sestesimo motivo. Mostradamus in una celebre centuria profetizza che “il leone e il leopardo uccideranno il biscione nero; da violento cavallo volteggiante sarà trainato, per il fatto il fratello lungo tempo sarà odiato” (chiaro, no?)
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Un motivo per non scommettere? Si chiama Eddie Redmayne. 

Secondo Roberto Nepoti (che di cinema ne capisce) “Eddie potrebbe costare a Dicaprio l’ennesima delusione agli Oscar”
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perché sono arcisicuro che l’Oscar quest’anno lo danno a Leo Di Caprio

Da un po’ di tempo Ryanair organizza viaggi nel futuro. L’andata è low cost, il ritorno è talmente costoso che nessuno, finora, è tornato indietro.
ryan
Nemmeno io sono tornato. Vi invio questo fax dalla mia villetta di Nuova Riccione (Groenlandia), dove vivo nel semestre estivo (in inverno mi sposto in Antartide).

Le seguenti righe le ho scaricate da una voce di Wikipedia, edizione del 2082.

I giurati dell’Academy (tutti alieni, provenienti dalle Pleiadi) sapevano che se un attore chiamato Leonardo (o Michelangelo, Raffaello o Donatello) avesse toccato una statuetta avrebbe acquistato superpoteri tali da resuscitare Lord Voldemort e da rintracciare il santo Graal, impossessandosi di conseguenza (grazie alla kriptonite in esso contenuta) delle Sfere del Drago della Stella Nera.

Ma intervenne Katnissa Sagittaria con il suo infallibile arco e uccise tutti i giurati nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo della partita Pontedera-Pistoiese. Fu così che nel 2016 Di Caprio vinse tutto: Oscar come miglior attore, Leone d’Oro alla carriera, Premio Nobel per la medicina, fascia di Miss Italia, Pallone d’oro e diploma di merito dell’Accademia degli Intorcinati di Scurgola Marsicana.

Published in: on gennaio 16, 2016 at 11:02 am  Comments (2)  
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SPS (Sarebbe Potuto Succedere)

Coming soon. Nel prossimo postaccio riprenderò la galleria degli APEG.

Ricorderò un attore che Avrebbe Potuto Essere Grande (lo dimostrano alcune sue interpretazioni), ma invece macchiò la sua fedina penale con film che eufemisticamente definirò orrendi.

Ma veniamo all’argomento di oggi.

I racconti sugli universi paralleli hanno sempre il loro fascino. Tempo fa ne avevo abbozzato uno (protagonista Gianfranco Fini) che piaceva molto a mia suocera. Ma lei è morta e quindi non vale più…

Questa volta parlerò di un giovane che lascia il suo villaggio californiano (chiamato Hollywood) e cerca fortuna a Polignano a Mare, la Mecca del cinema. In questo universo parallelo milioni di americani emigrano in Puglia.

Si chiama What A. Smunk, ma italianizza il suo nome in Leonardo Di Caprio.

Gli inizi non sono un gran che. Leo è protagonista di 3 film sperimentali (diretti da Gennaro Nunziante) accolti dagli applausi della critica, ma disertati dal pubblico:

  • FALLING FROM THE CLOUDS
  • WHAT A BEAUTIFUL DAY
  • POURING SUN

La svolta e la COZZA D’ORO (massimo trofeo del cinema mondiale) arrivano con GANGS OF BARIVECCHIA, un Kolossal ambientato al tempo dello sbarco dei Mille a Bisceglie.

Va detto, però, che il trionfo di Leonardo è stato facilitato dalla presenza del grande Luca Medici nella parte di “Bill Trrmon”. Un terribile antagonista per un grandissimo attore.

E che dire del finale, col massacro dei rivoltosi di Five Points ad opera della Polizia municipale di Noicattaro? Scene veramente degne di passare alla storia!!!gangs
zalon
leonar

 

Published in: on luglio 21, 2014 at 12:55 PM  Comments (3)  
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CALENDARIO ATTORI DEL TERZO MILLENNIO (ma il punto è: quali sono i requisiti richiesti per essere definito “attore”?)

Perché un calendario delle attrici e non degli attori?

Rimedio subito, prima che la Commissione per le Pari Opportunità mi accusi di maschilismo.

Premetto che non ci sarà Giuseppe Grillo (in arte, Beppe). Come attore è bravo (l’avete visto quando finge di litigare con Renzi?), ma qui si parla di cinema.

Non ci sarà neanche Rocco Siffredi. Direi che ha delle potenzialità, ma finora il suo repertorio è troppo limitato per poterlo definire attore. Recita solo con una parte di sé (come Anna Falchi recita solo con le ghiandole mammarie).

Magari se in futuro sarà Fedor Karamazov, Marco Antonio o Nino Bixio potrei cambiare idea.
leo
2013. LEONARDO (IL GRANDE GATSBY)
argo
2012. BEN (ARGO)
jude
2011. JUDE (SHERLOCK HOLMES – GIOCO DI OMBRE)
denzel
2010. DENZEL (CODICE GENESI)
waltz
2009. CHRISTOPH (BASTARDI SENZA GLORIA)
georg
2008. GEORGE (BURN AFTER READING)
john
2007. JONNHY (SWEENEY TODD: IL DIABOLICO BARBIERE DI FLEET STREET)
bale
2006. CHRISTIAN (THE PRESTIGE)
tom
2005. TOM (LA GUERRA DEI MONDI)
clint
2004. CLINT (MILLION DOLLAR BABY)
sean
2003. SEAN (MYSTIC RIVER)
daniel
2002. DANIEL (GANGS OF NEW YORK)
russell
2001. RUSSELL (A BEAUTIFUL MIND)

Le coppie indimenticabili 7: BIBI e INGMAR

Prima di elencare i film con cui Bibi Andersson e Ingmar Bergman hanno scritto la storia del cinema, due parole sui premi Oscar.

Tutto come previsto. Le vittorie di 12 ANNI SCHIAVO, CUARON, CATE BLANCHETT e MATTHEW MacComesiscrive erano prevedibili come il panettone a Natale.

Resta il mistero Di Caprio. Un successo dopo l’altro e nessun Oscar.

Ormai è ufficiale. Di Caprio sta all’Oscar come Bòrges stava al Premio Nobel della Letteratura. Tutti gli anni a chiedersi se ce l’hanno con lui o è pura fatalità.

ingmar
Tornando a Bibi e Ingmar (compagni per qualche anno anche nella vita) ecco i film che ho visto. Non li visti tutti, lo ammetto.

  • IL SETTIMO SIGILLO (1957)
  • ALLE SOGLIE DELLA VITA (1958)
  • IL POSTO DELLE FRAGOLE (1958)
  • L’OCCHIO DEL DIAVOLO (1960)
  • A PROPOSITO DI TUTTE QUESTE… SIGNORE (1963)
  • PERSONA (1966)
  • PASSIONE (1969)
  • SCENE DA UN MATRIMONIO (1973)

da 1 a 10, che voto date all’interpretazione di LDC nel GRANDE GATSBY (d’ora in poi, GG)? seguirà un divertente cartone animato

Prima della consueta rassegna dei FILM VISTI A MAGGIO, vi chiedo un voto per il Di Caprio in GG.

Vi dico subito che a me non è sembrato il miglior LDC. Forse mi aspettavo troppo: ho sempre negli occhi il cattivissimo Calvin Candie e il pazzoide Howard Hughes. Stavolta mi è sembrato poco convinto di quello che faceva. Segnalo (a chiunque voglia saperlo) che in un precedente post le interpretazioni leonardiane più votate sono state

  • Frank Abagnale (PROVA A PRENDERMI) punti 47,5
  • Dom Cobb (INCEPTION) 42
  • Teddy (SHUTTER ISLAND) 38
  • Amsterdam (GANGS OF NEW YORK) 37,5

Premesso ciò, ecco le minirecensioni dei film visti in sala questo mese.

Cominciando, ovviamente, da GG.

Mi dispiace non condividere l’entusiasmo di molti. Film da vedere e da ricordare, ma non capolavoro. La storia del superuomo innamorato e infelice acchiappa sempre (il merito, però, è di F. S. FITZGERALD). I costumi sono da Oscar e anche le musiche. MIGLIOR ATTORE: Tobey Maguire (nel ruolo di Nick), sempre convincente, nello studio dello psichiatra o nello speakeasy dove lo trascina Gatsby.

Mia moglie, che sta già pensando a cosa mettere sotto l’albero di Natale, mi ha chiesto se il DVD mi piacerebbe. GRAZIE, NO: il pregio del film è proprio nella spettacolarità e nel piccolo schermo si perderebbe il meglio. ENIGMA IRRESOLVIBILE: come fa il Nick di cui sopra a essere perfettamente rasato svegliandosi all’alba in mutande dopo una sbronza omerica iniziata il pomeriggio precedente? Io (e vi assicuro che mi rado con cura) alle 9 di sera ho già un filo di barba…

Scendiamo di qualche gradino: LA GRANDE BELLEZZA

Forse questo film è stato prodotto dalla Leganord. La fauna romana descritta pensa solo a divertirsi. Nessuno che lavori davvero. Ma i soldi da dove arrivano? Dalla coltivazione dei peperoni?

Roma, naturalmente, è bellissima. E fotografata magnificamente da Luca Bigazzi. Ma questo è l’unico pregio.

BATTUTA MIGLIORE? “Sull’orlo della disperazione non ci resta che farci compagnia, prenderci un po’ in giro…” Infatti disperazione è la parola giusta: qua nessuno (a parte la suora, caricatura di Madre Teresa) sembra sperare in qualcosa. Fellini mio, quanto ci manchi…

ATTRICE PEGGIORE? Sabrina Ferilli, che contende a Sandra Milo il titolo di “cagna maledetta” del cinema italiano (si potrebbe inserire anche Valeriamarini in questa gara, ma definirla ATTRICE mi sembra troppo).

Risaliamo di un gradino. NELLA CASA (recensito il 6 maggio)

A quanto già detto aggiungo la lode a Fabrice Luchini (nel ruolo del prof Germain); è un attore notevole: nonostante la faccia un po’ tonta che si ritrova, mi ha impressionato.

Scendendo di molti gradini, MI RIFACCIO VIVO (recensito il 22 maggio)

La storia era buona, ma è stata sfruttata male. ATTORE MIGLIORE? Neri Marcorè, che interpreta un personaggio molto complesso (a tratti lo vorresti uccidere con le tue mani, a tratti suscita compassione).

Carey Mulligan

Questa notte Carey mi è apparsa in sogno.

Più che un sogno era un confuso incubo “pieno di frastuono e di foga, che non significa nulla”: eravamo nella cappella Sistina e si doveva eleggere il presidente di un’imprecisata repubblica; il cardinale Nicola Vendola proponeva Rodotà, ma l’arcibischero di Firenze non era d’accordo.

Vabbé, ve lo racconto un’altra volta. Insomma c’è questa bellissima british che mi rimprovera…

“Stai elencando delle attrici troppo vecchie! Ecco perché ti segue sempre meno gente! Ti rendi conto che la maggior parte (16 su 20) ha più di 37 ANNI? Solo la mia amica Keira è più giovane di me!

“Infatti abbiamo cominciato insieme, in ORGOGLIO E PREGIUDIZIO. Io ero Kitty Bennett. La parte di Elisabeth l’hanno data a quella smorfios alla mia cara amica Keira.

“Poi ho dimostrato che grande attrice sono nel film AN EDUCATION. Lì sono la protagonista e mi chiamo Jenny. Ingenua, ma non tanto: mentre i miei genitori sono incantati da quel bastardo di David io scopro quello che c’è da scoprire. Nomination all’Oscar… e così ho pareggiato i conti con quella stron con la carissima Keira.

“I produttori americani mi hanno valorizzata in molti altri film. In NEMICO PUBBLICO (sono Carol). In WALL STREET – MONEY NEVER SLEEPS (sono Winnie, la figlia idealista di quel furfante di Ghekko).

“In DRIVE sono Irene e si innamora di me quel sanaccio di Ryan Gosling. In SHAME sono Sissy, la sorella sbirolata di Michael Fassbender (che comunque è più sbirolato di me) e canto “New York, New York”

“Tra poco sbalordirò il mondo. IL GRANDE GATSBY… ti dice niente questo titolo? Sarò Daisy (naturalmente) e Leonardo Di Caprio ne farà di tutti i colori per me.

“Recensiscimi bene, capito? E non ti azzardare a parlare bene di Mia Farrow!!!

A quel punto mi sono svegliato.

Ora, care amiche e cari amici, quale interpretazione di CM merita in vostro applauso?

La prossima volta mi occuperò di un noto attore, capace di interpretare ruoli comici e drammatici.

Non ama le mezze misure: a volte dotato di poteri divini (è stato protagonista dello show più seguito del mondo), a volte perseguitato da una malasorte fantozziana (viene arrestato per immigrazione clandestina nel proprio paese).

Tornare alle attrici? Mah… forse… però… boh…

Da circa un mese sto tralasciando le attrici (straniere o italiane).

L’ultima è stata Keira K. (post dell’8 febbraio).

E’ tempo di ritornare sull’argomento, magari alternando il genere femminile a quello maschile.

Le grandi attrici hanno maggior capacità di affascinare il pubblico dei loro colleghi. Pensate alla partita di scopone scientifico tra Bette Davis, Joseph Cotten, Silvana Mangano e Alberto Sordi. Chi rimane di più nella memoria?

Sono più interessanti (secondo me), più versatili. Altro esempio: ve la ricordate Anne Bancroft in ANNA DEI MIRACOLI (dove fa veramente dei miracoli) e in IL LAUREATO (dove seduce il fidanzato della figlia)?

Approfondirò (in un futuro post) i motivi per cui le spettatrici ammirano le attrici.

Perché agli spettatori piacciano le attrici più che gli attori non serve spiegarlo.

Tra parentesi, osservo che nella mia gallery i commenti alle DEE (ThurmanBlanchett, Foster, Cotillard, Johansson, Zellweger, Roberts…) sono stati sistematicamente più numerosi di quelli agli DEI (sola eccezione: Leonardo Di Caprio).

Dopo l’immagine di Jessica Rabbit (“Non sono cattiva: è che mi disegnano così…) darò qualche indizio sulla (prossima) star di cui mi occuperò.

rabbitQuesta attrice ha interpretato ruoli molto drammatici e (meno frequentemente) brillanti.

E’ morta molte volte (in una di queste occasioni ha avuto il tempo di sussurrare che il Paradiso c’è).

Ha viaggiato molto, da Manhattan a Jakarta, dal Ruanda alla costellazione dei Dolci Natalizi al deserto del Texas.

Ha cercato di fregare Melanie Griffith, ma l’è andata male.

Ama i gatti.

Brad Pitt

Come al solito ELENCO SOLO QUELLI CHE HO VISTO.

Come potrei averli visti tutti? Pitt ha interpretato più di 60 film, comprendendo anche i tv movies.

Aggiungete pure tutto quello che volete e date il voto all’interpretazione di BP, non al film.

  • THELMA E LOUISE (1991) – C’era una volta un autostoppista chiamato J.D.; era un grandissimo stronzo (quando ci vuole ci vuole) che dopo aver fatto provare orgasmi multipli a una donna particolarmente sfortunata (Geena Davis) le rubò tutti i soldi e sparì. Da allora l’autostop è passato di moda. Se incontrate J.D. prima sparategli e poi ditegli “non si fa così, o malfidato!”
  • SEVEN (1995) – David è un detective; indaga su una serie di omicidi che (lo sapete già, no?) sono in corrispondenza biunivoca con i vizi capitali. Se c’era Berlusconi nel film? Beh… non ricordo bene. Ma ricordo che IRA è il vizio che conclude la serie, nel senso che quando David si arrabbia non si limita a estrarre il cartellino rosso.
  • SETTE ANNI IN TIBET (1997) – Heinrich Harrer era già un alpinista famosissimo quando (nel 1939, allo scoppio della guerra) venne arrestato dalle autorità indobritanne; riuscì a fuggire, si arrampicò in cima al Tibet (allora era uno stato indipendente) e lì fece amicizia con un ragazzino chiamato Tenzin Gyatso, noto ancora oggi come Dalai Lama.
  • VI PRESENTO JOE BLACK (1998) – Joe veste di nero. Gli sta da dio quel colore, essendo che lui è la Morte in veste umana. Susan si innamora come una pera cotta (è noto che le perecotte estan muy calientes en el amor). Anche Joe è affascinato e vorrebbe portarla con sé. Ma non è ancora la sua (di lei) ora. Arrivederci cara.
  • THE MEXICAN (2001) – Jerry parte per il Messico, alla ricerca di una pistola. Non una pistola qualunque: dicono che abbia poteri jettatori non comuni (c’è tutta una storia dietro, fin dall’Ottocento). E c’è LEI (Julia Roberts)
  • TROY (2004) – Achille, figlio di Peleo e della dea Teti, era velocissimo nella corsa e quasi invulnerabile… ma che ve lo dico a fare?
  • MR. & MRS SMITH (2005) – John Smith (che nome originale!) è un killer professionista e riceve l’incarico di uccidere la moglie (Angelina Jolie). Reciprocamente, lei deve uccidere il marito. Bang bang bang e si ritrovano più affiatati di prima. Interessa sapere che BP e AJ si innamorarono proprio girando questo film? Non ve ne può fregare di meno? Ah, ecco…
  • BABEL (2006) – Richard Jones porta la moglie in vacanza in Marocco; lei viene ferita a una spalla da una fucilata (non è il solito sicario assoldato dal marito…). Tutto finisce bene: prima quel matrimonio era in crisi, ma questa misteriosa avventura li riunisce. Adesso non chiedetemi altro di questo babelico film: mi sono imposto di finire il post prima della mezzanotte, prima di trasformarmi in lupo mannaro.
  • BURN AFTER READING (2008) – Chad ha un’amante scema (ma neanche lui è un’aquila). Prova a ricattare un ex agente della CIA (John Malkovich) che lo uccide. Poco male: uno dopo l’altro tutti i personaggi sono uccisi. Tranne l’amante scema.
  • IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON (2008) – Da un surreale racconto di F. S. Fitzgerald. Benjamin nasce 85enne nel 1918 e ringiovanisce fino a morire poppante nel 2003. Nell’intervallo gioca con una bambina che col tempo diventerà il Grande Amore della sua vita, sperona un sommergibile tedesco e parte per l’India (era di moda negli anni ’80) per cercare se stesso. Nomination all’Oscar.
  • BASTARDI SENZA GLORIA (2009) – Aldo Raine è un tenente americano che, nella Francia occupata dai nazisti, guida alla vittoria finale una squadra di basterdi. Le cose non sono andate proprio così, ma è bello sognare…indimenticabile il tatuaggio con un temperino fuori ordinanza sulla fronte del col. Landa.
  • THE TREE OF LIFE (2011) – Mr. O’Brien è un padre severo, che vuol insegnare ai figli “come si sta al mondo” e li induce alla nevrosi (succede ai nostri tempi, figuratevi negli anni ’50); Jack, il figlio maggiore, impiegherà molti anni per riconciliarsi con lui, in una spiaggia oltre il tempo.

Dopo le immagini, la classifica provvisoria relativa alle interpretazioni di L. Di Caprio.

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Dunque… parliamo di LEONARDO DI CAPRIO.

Ha ottenuto molti elogi, soprattutto dall’altra metà del cielo (non ne dubitavo).

La miglior interpretazione (finora) è FRANK ABAGNALE (nel film PROVA A PRENDERMI) con punti 47,5.

Hanno contribuito a questo primato LIDIA ZITARA, SAILOR FEDE, PENSIERINI, ANNA NIHIL, BLABLA, LILIAN e CECILIA (che gli ha dato 9,5).

Seguono:

  • DOM COBB (inception), punti 42
  • TEDDY (shutter island), punti 38
  • AMSTERDAM (gangs of new york), punti 37,5
Published in: on marzo 14, 2013 at 7:41 PM  Comments (6)  
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Due enigmi: perché nessun oscar a Di Caprio e, soprattutto, PERCHE’ L’ ORDINE DEL FELDMARESCIALLO VON GROCK NON FU ESEGUITO?

Prima di parlare di LDC, per rispettare l’ordine alfabetico, mi occuperò di GKC.

gilbert Questa volta Padre Brown non c’entra. I TRE CAVALIERI DELL’APOCALISSE, però, può essere considerato un Mistery story (un “giallo”). Oppure  una “grottesca tragedia militare” con le parole di Alfredo Giuliani.

Ascoltate, gente, ascoltate.

Primi anni del Novecento. L’impero tedesco domina la Polonia occidentale. Un poeta dissidente, chiamato Pavel, è stato condannato a morte.

Ma il feldmaresciallo Von Grock (temendo -a ragione- che dalla capitale arrivi la grazia per Pavel) invia il tenente Von Hocheimer con un  cavallo velocissimo perché l’esecuzione abbia luogo subito. Certo che con un telefonino avrebbe fatto prima, ma l’economia del racconto esclude l’uso di telefonini.

Dopo pochi minuti parte (con un cavallo ancora più veloce) il tenente Von Schacht con l’ordine opposto (liberate Pavel con tante scuse!!!). Von Grock ordina segretamente al tiratore scelto Schwarz di inseguire Von Schacht, di ucciderlo e farne sparire il cadavere.

Cosa succede poi nelle nebbie della Poznania NON VE LO DIRO’ (chissà, magari nel prossimo post…).

Voglio solo aggiungere che in queste 20 pagine (che J. L. Bòrges considerava GENIALI) si descrivono con un certo sarcasmo le caratteristiche degli ufficiali tedeschi, “coraggiosi come bulldogs e fedeli fino alla morte”. Virtù canine, più che umane.

CAMBIAMO LEGGERMENTE DISCORSO

The question is: COME MAI DI CAPRIO, pur avendo lavorato con grandi registi (da Scorsese a W. Allen, da Spielberg a Tarantino) NON HA MAI BECCATO UN OSCAR?

  1. Invidia verso un attore TROPPO fortunato (a soli 23 anni, dopo il successo titanesco, era la star più pagata di Hollywood)
  2. Puro caso. Ogni anno per assegnare il Premio al miglior attore GIRA LA RUOTA come ai tempi di Mike. Perciò l’Oscar può andare a mezze calzette (Benigni lo meritava davvero? e l’interpretazione di Nicolas Cage in VIA DA LAS VEGAS vi sembra davvero un capolavoro?) o a grandissimi attori (Jack Nicholson, Daniel Day-Levis, Sean Penn…). Se le cose stanno così, dear Mr. Di Caprio, devi solo provarci ancora: prima o poi la Ruota ti premierà.
  3. I giurati dell’Academy sono (notoriamente) alieni e sanno che se un attore che si chiama Leonardo (o Donatello o Raffaello o Michelangelo) toccherà una Statuetta acquisterà SUPERPOTERI (un po’ come le noccioline per SuperPippo) che gli permetteranno di rintracciare l’Arca dell’Alleanza (attualmente si trova nel retrobottega di una farmacia di Casalpusterlengo, ma non fatelo sapere in giro) e, con la kriptonite in essa contenuta, di ritrovare le Sfere del Drago della Stella nera…