La lettura di questo post potrebbe ingenerare il dubbio che io sia fuori come un balcone. Non voglio lasciarvi nell’incertezza. LO SONO, LO SONO…

Premessa che non ha nulla a che fare con quello che viene dopo. Avevo previsto che Stefano Disegni avrebbe diretto i suoi satirici strali su NOAH nel numero di Maggio di CIAK (uscito oggi).

Profezia facile. Crowe sembra Mel Gibson in INTERCEPTOR e i suoi avversari sembrano usciti da 1997 FUGA DA NEW YORK (pantaloni attilati, stivali e proto T-Shirt). Ovvio che Stefano si scatenasse…

Fine della premessa che non ha ecc

Ecco 15 asserzioni. Una sola è vera.

  1. I criminali che hanno massacrato Federico Aldrovandi sono stati accolti in una riunione sindacale (a Rimini) con gelido disprezzo.
  2. Le strade di Bologna sono perfette. Sembra di andare sul tappeto del biliardo.
  3. Robert Pattinson ha avuto un ruolo secondario in GRAND BUDAPEST HOTEL (era uno dei rubinetti della vasca da bagno)
  4. Dall’incrocio di un unicorno e di un grifone (come avranno fatto?) è nato un PD.
  5. Marcello Dell’Utri ha annunciato di essere in possesso del manoscritto originale della Bibbia. Si notano (rispetto alla tradizione) alcune differenze sul nome del Messia.
  6. Lo stato del Texas confina a sud con il Messico, a est con l’Oceano Atlantico e a nord con la Via Lattea.
  7. x + y = 45 (sempre e comunque)
  8. La legge, astrattamente parlando, è uguale per tutti. Ma l’applicazione della legge NO.
  9. La blogsfera si sta inesorabilmente allargando.
  10. IL SORPASSO è un film che parla di Beppe Grillo e delle elezioni europee del 2014.
  11. L’ARMATA BRANCALEONE è un film dedicato al PD.
  12. Le Mercedes quest’anno saranno relegate nelle ultime file. Davanti c’è sempre il Cavallino Rampante.
  13. Dopo quasi un secolo di comunismo la dottrina dell’INTERNAZIONALISMO PROLETARIO ha trionfato nell’Est europeo; il nazionalismo è stato relegato tra i residui del Medioevo.
  14. Marilyn Monroe aveva gli occhi neri.
  15. Le università italiane sono le migliori del mondo.
Published in: on aprile 30, 2014 at 11:02 PM  Comments (9)  
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GRAN BUDAPEST HOTEL (come Anderson ha canonizzato insieme Charlie Chaplin ed Ernst Lubitsch)

Ho avuto una visione. Succede spesso dopo il quarto bicchiere di vermentino.

Un grande albergo in cima alle montagne. Ci si arriva con la teleferica.

Al lato destro e a quello sinistro sono srotolate due immense immagini: quella di Chaplin e quella di Lubitsch.

Accanto a me Wes Anderson (doppiato da Gigi Proietti) mi dice: Con questo film, che spero le sia piaciuto (certo che sì! ci mancherebbe!) ho voluto onorare la memoria di due grandissimi

  1.  Chaplin. Nel finale del DITTATORE i tedeschi invadono l’Austria; qui si invade la repubblica di Zubrowka, che somiglia un po’ all’Austria un po’ alla Cecoslovacchia (il modellino del Budapest Hotel è quasi identico al Bristol Palace Hotel di Karlovy Vary sui monti Sudeti). Le uniformi e i tank degli invasori, il personaggio di Henckels e soprattutto la buffa evasione dal supercarcere di Lutz sono ovviamente ispirate/i al capolavoro chaplinesco, che riesce a far ridere in mezzo alla tragedia.
  2. Lubitsch. Non è stato facile imitare il ritmo scatenato dell’autore di VOGLIAMO VIVERE! Quasi tutte le scene si aprono con una sorpresa, proprio come IL CIELO PUO’ ATTENDERE. Personaggi grotteschi, situazioni farsesche, interminabili inseguimenti sulla neve e, nel sottofinale, una surreale sparatoria al sesto piano dell’hotel, in cui nessuno colpisce nessuno… Dicevo che è difficile “rifare” Lubitsch, ma credo di aver fatto bene. Che ne dice lei?

Cosa dico io?

E’ stata una delizia vedere il suo film, mister Anderson. Prenoto il dvd.

Quanto a voi che vedrete GRAND BUDAPEST HOTEL, vi do qualche dritta per riconoscere i tanti attori nascosti dal trucco

  • TILDA SWINTON è Madame Celine Villeneuve Desgoffe und Taxis
  • ADRIEN BRODY è suo figlio Dimitri
  • F. MURRAY ABRAHAM è il vecchio Moustafà
  • JUDE LAW è lo scrittore a cui Moustafà racconta la storia
  • SAOIRSE RONAN è la cameriera Agatha (ha una voglia sulla guancia riproducente il Messico)
  • WILLEM DAFOE è lo spietato killer Jopling
  • BILLY MURRAY è il concierge Ivan
  • HARVEY KEITEL è il detenuto Ludwig
  • e, quasi dimenticavo, RALPH FIENNES è il protagonista: il favoloso concierge Gustave (una volta tanto, non è il “cattivo”)

charlot ernst

Published in: on aprile 27, 2014 at 2:30 PM  Comments (11)  
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Tutto quello che avreste sempre voluto sapere su FADING GIGOLO’ (e non avete mai avuto il coraggio di chiedere)

In Italia il titolo è GIGOLO PER CASO (no, non è per caso… ma ne parliamo poi).

Regia e sceneggiatura di John Turturro, che è anche protagonista. Woody Allen è la “spalla” di lusso.

Sintesi. In 2 punti.

Punto primo: RICCHE E POVERI

Nelle commedie americane classiche (da K. Hepburn a D. Day a G. Clooney) sono tutti ricchi (mentre i poveri affollano il settore drammatico).

Qui la ricchezza appartiene solo alle clienti del gigolò Fioravante. Bellissime le case, i gioielli, i vestiti (i profumi al cinema non si sentono, ma sono certo che sono costosisissimi). Invece Fioravante, come il suo “pappa” Murray, sono alla canna del gas. Ecco perché esercitano il mestiere più vecchio del mondo.

All’inizio il protagonista fa la spesa in supermarket di basso livello. Poi il suo portafogli si gonfia (migliaia di dollari a prestazione, esentasse) e il suo abbigliamento cambia da così a così. Lo stesso dicasi per il pappa (prende il 40%, se non ho capito male).

Rimessosi in sesto, Fioravante pensa di smettere. Forse perché si è innamorato (non vi dico di chi, stavolta niente SPOILER) e forse perché l’età comincia a farsi sentire (Turturro ha quasi 60 anni). Comunque, “il legno vecchio è il migliore” (proverbio ebraico).

Punto secondo: IL PROCESSO (ma Kafka non è stato invitato)

Forse Woody ha accettato questa parte per fare della bonaria ironia sugli ebrei ultraortodossi di Brooklin (cioè sulle proprie origini). Lì sono potentissimi: hanno un corpo di polizia e un tribunale tutto loro. Nel finale, infatti, il pappa viene sequestrato in pieno giorno e trascinato davanti ai giudici chassidici (vedi foto) per stabilire se la castità della bella vedova di un rispettatissimo rabbino abbia subìto oltraggio. No, non c’è stata fornicazione. Meglio così, sennò…
fading
Difetti? E quale film non ne ha?

A parte che non mi piace sentire canzoni italiane da voci anglosassoni (Tu si ‘na cosa grande per me… e ho sentito anche la versione americana di Emozioni di Battisti)… a parte ciò rimpiango la bella voce di Oreste Lionello (che ha doppiato 50 anni di grande cinema, dal dittatore Adenoid Hynkel al dottor Stranamore).

Gullotta è bravo anche lui, ma ha un tono più acuto, quasi isterico.

Published in: on aprile 24, 2014 at 1:03 PM  Comments (5)  
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BAH… provo a definire i film BAH

Ci sono i capolavori, i migliori di ogni tempo, gli indimenticabili, quelli da non perdere.

Ci sono i peggiori, le inqualificabili fetecchie, i primatisti mondiali dell’obbrobrio.

E ci sono le vie di mezzo.

I FILM BAH. Quelli che hanno pregi e difetti che li fanno restare in bilico. Con qualche lode e qualche infamia. Che avrebbero potuto essere una delizia, ma hanno mancato il bersaglio. Faccio 3 esempi.

  • UPSIDE DOWN (uscito in Italia nel 2013) – Interessante l’idea di base. 2 pianeti speculari: Mondodisopra (dove dominano bellezza, eleganza, progresso scientifico e si balla il tango) e Mondodisotto (brutto, deteriorato, pieno di lavoratori fantozzianamente infelici). Un romeo del mondodigiù ama una giulietta del mondodisù. Ma il finale delude: esageratamente ottimista (non solo Romeo e Giulietta non muoiono, ma i Montecchi e i Capuleti si abbracciano festosamente).
  • THE BUTLER (UN MAGGIORDOMO ALLA CASA BIANCA, uscito in Italia nel 2014) – Capisco che sia piaciuto ai liberals americani (il razzismo viene progressivamente sconfitto dalla democrazia e dai presidenti, da Eisenhower a Obama). A me un po’ meno: trovo poco convincente il rapporto tra Cecil Gaines e suo figlio Louis. E poi è lungo, troppo lungo…
  • MIRROR MIRROR (2012, uscito in Italia col titolo BIANCANEVE) – Rivisitazione della famosa favola (conflitto matrigna-figliastra con la partecipazione speciale del Principe azzurro). Bellissimi i costumi, divertente il personaggio di Lord Brighton, interessante lo scambio di ruoli tra Biancaneve e il Principe (è lei che libera lui dall’incantesimo baciandolo). Ma la bianconevosa protagonista è loffia, molto meno simpatica della regina cattiva. E quel balletto Bollywood… BAH!

Volete segnalarmi altri casi di Bahismo, lettrici/lettori miei? upsidebutlermirror

Published in: on aprile 20, 2014 at 5:47 PM  Comments (5)  
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I PEGGIORI DEL MILLENNIO (dal 2001 a l’altroieri, una carrellata horror)

Elenco qui 13 brutte interpretazioni. Una per anno.

A te che, per libera scelta o per puro caso, sei capitato qui chiedo di indicare quale di esse sia la peggiore.

PREMESSA. Non voglio dire che non ci sia stato di peggio in quegli anni. Certi film non li vedo neanche da lontano. Niente vanzinate, niente bisiate, niente panariellate. Qui si parla di attori veri, che magari IN ALTRI FILM hanno fatto bene ma che in questi casi hanno fatto pena. FINE DELLA PREMESSA

2001 – ROUL BOVA in I cavalieri che fecero l’impresa. Sì, Bova può essere annoverato tra gli attori (nella scheda del censimento ha scritto così). Qui ha gareggiato col semaforo sotto casa mia a chi è più inespressivo. Ha vinto lui.

2002 – ROBERTO BENIGNI in Pinocchio. Benigni è un grande. Proprio per questo non si può sopportare un tonfo simile. In un film malriuscito ha provato a impersonare un simpatico discoletto da prima elementare. Quando lo ha fatto aveva 50 anni. Coraggio, Roberto, ti rifarai.

2003 – BRUCE WILLIS in L’ultima alba. Come sopra. Willis ha buona stoffa e nella sua lunga carriera ha interpretato tanti ruoli (anche comici) facendosi onore. Ma non qui. Muove molti muscoli, ma non quelli della faccia.

2004 – RICHARD GERE in Shall we dance? Vi faccio una domanda. Jennifer Lopez vi si avvinghia con pochissima stoffa addosso (il tango lo richiede) e voi non tradite alcuna emozione? E’ per via del buddismo? Beh, Riccardo Ghiro sa fare di meglio; lo dimostrerà in HACHIKO e in LA FRODE.

2005 – JACK BLACK in King Kong. In un film niente male (a me è piaciuto…) Jack Nero tocca il fondo della sua traiettoria (poi riprenderà quota con Tenacious D). Molto più bravo lo scimmione Kong.

2006 – PAUL GIAMATTI in Lady in the water. Qui invece è la storia che fa acqua (era la favola che M. N. Shyalaminchia raccontava la sera alle sue bimbe; ma perché farne un film?) e in più Giamatti, che di solito mi piace, resta ingessato dalla prima all’ultima scena pur avendo tra le braccia quel gran pezzo di gnocc uno splendore come B. D. Howard.

2007 – NICOLAS VAPORIDIS in Come tu mi vuoi. Vaporetto ha dato il meglio di sé come liceale in NOTTE PRIMAecc. Qui è all’università e ha perso tutta la sua naiveté. Accetta un consiglio, Nicolas: le parti da tenebroso lasciale a chi sa recitare davvero (Stefano Accorsi, magari)

2008 – RICCARDO SCAMARCIO in Colpo d’occhio. Film orrendo, in gran parte per merito di Stramarcio; a Rubini (regista e protagonista) non riesce il miracolo di L’UOMO NERO. Anche Ozpetek e Luchetti avevano ottenuto risultati accettabili. Qui no. Siamo alla frutta. Andata a male.

2009 – TOM HANKS in Angeli e demoni. Robert Langdon nuota in piscina, corre come un forsennato per le vie di Roma, sfida la morte e salva la Chiesa cattolica da un arcivescovo stronzone. Sempre con la stessa faccia. Forrest Gump era molto più sveglio e convincente.

2010 – NICOLAS CAGE in L’apprendista stregone. Anche Cage, come Benigni e Hanks, ha una statuetta dorata in salotto (per me immeritata; io avrei premiato Sean Penn). Comunque Nicola Gabbia vanta un curriculum veramente impressionante di boiate: IL PRESCELTO, L’ULTIMO DEI TEMPLARI, GHOST RIDER, SEGNALI DAL FUTURO, DRIVE ANGRY… Qui è peggio del solito.

2011 – SHIA LA BEOUF in Transformers 3. Ancora non ho deciso se considerarlo un attore o un manichino… beh, sì: in DISTURBIA ha recitato benino. Però qui fa veramente cagar tocca il suo minimo.

2012 – ROBERT PATTINSON in The twilight saga. Breaking dawn. Occorre spiegare perché? Forse alle ragazzine piace il “bello senz’anima”. Forse è l’invidia che parla in me. Ma il solo film in cui l’ho sopportato è HARRY POTTER E IL CALICE DI FUOCO. Perché lì lo ammazzano.

2013 – WILL SMITH in After earth. Giustamente premiato con il Razzie Award come peggior attore non protagonista. Peggior attore protagonista è il figlio Jaden. Questo aggrava la tua responsabilità. Non si fa così, Will: non si corrompe così la gioventù!

un’attrice dal passato dark parla di sé… anzi, no… parlerò di un film che definire MINCHIATA è un’offesa per la minchia… anzi, no… preannuncio un post sugli attori peggiori del terzo millennio… anzi, no…

Sul numero aprilesco di CIAK parodia di POMPEI da parte di Stefano Disegni.

A maggio quale sarà il bersaglio?

Quasi certamente NOAH. A Disegni piace prendere per il cu sfottere le megaproduzioni (AVATAR, BATMAN, IL CODICE DA VINCI, ANGELI E DEMONI, HARRY POTTER, SPIDER MAN, PROMETHEUS…).

“Al mio segnale scatenate il diluvio!!!” potrebbe essere il titolo disegnesco. A me il film è sembrato un cartone animato, vietato ai maggiori di 12 anni; ma forse è solo invidia perché non sono più un 12enne.

Forse lo recensirò, ma oggi non ho lo sbattimento. Dopo l’immagine (nonno Metusalem… Matuselam… Malutasem… Mutalasum… vabbé, lui… a colloquio col nipotino) vi parlerò, se non siete già addormentati, del prossimo post dedicato alle CHIAVICHE del periodo 2001-2013
matuselah
Come dicevo, appronterò la GALLERIA DELL’ORRORE e chiederò a chi, per sua disgrazia, fosse finito in questo bloggaccio di eleggere IL PEGGIORE del millennio. Questa volta spiegherò concisamente PERCHE’ ritengo degna di pernacchie e pernacchioni un’interpretazione (ad es, quella di Will Smith in AFTER EARTH).

Ora cedo la parola a un’affascinante 34enne che vuol dirvi qualcosa.

Amiche e amici, mi rivolgo a voi in italiano (ho lontane origini italiane) per lamentare la mia sorte. Fin da giovanissima mi è toccato convivere con esseri inquietanti (fantasmi, demoni, mostri ecc). Nella migliore delle ipotesi ho dovuto sopportare Robert Pattinson. Chi va con lo zoppo impara a zoppicare; chi va col vampiro impara a vampirare. Abbiate pietà di me e procuratemi un buon copione!

See you later.

Published in: on aprile 11, 2014 at 8:07 PM  Comments (9)  
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FILMUS INTERRUPTUS, con anticipazioni sul Vol. 2 di Larsv()ntrier

C’era qualcosa di strano nel popcorn che mi hanno dato all’ingresso.

Me ne sono accorto quando Joe è uscita dallo schermo ed è venuta a sedersi sulle mie ginocchia.

Mormorava qualcosa come “synspunktet for min Forfatter-Virksomhed, en ligefrem meddelelse, rapport til historien” (che significa, credo, “fumare secca la pelle”).

E fin qui niente di strano. Invece mi sono meravigliato che Woody Allen, alla mia destra, ripetesse L’AMORE E’ LA RISPOSTA: ma mentre stai aspettando la risposta il sesso fa sorgere alcune domande interessanti.

Nella poltrona di sinistra c’era Roy Batty: IO NE HO VISTE COSE CHE VOI UMANI NON POTRESTE IMMAGINARE… MA UNA TROIA COSI’ NON L’HO VISTA NEANCHE SUI BASTIONI DI ORIONE e si è buttato su Joe.

Nella fila dietro invece c’era un coretto di napoletani. Cantavano femmenaa, tu sì na malafemmenaaa… te voglio bene e t’odioo, nun te pozzo scurdaaaaa (mi sembrava di sentire anche la voce di Totò)

Il resto del film mi è sembrato un po’ più confuso.

Comunque sono in grado di anticipare, a grandi linee, il contenuto del volume2. lars Anzitutto Joe spara a Seligman

-Muori, puzzolente giudeo!!!!-

-Ma io sono contro il sionismo…-

BANG!!!

-Frega niente! Un giudeo è sempre un giudeo!! Lo dice anche il Firer!!!-

Infatti in un angolo si vede zio Adolfo che si affanna col GRATTA E VINCI.

-Posso ancora vincere la guerra…- Poi si accorge di aver sbagliato barzelletta e se ne va.

Arriva Raffaella Carrà, ringiovanita.

Ha bevuto il siero dell’eterna giovinezza (l’ha comprato da me; i primi cento che mi telefonano per la prenotazione avranno gratis una pomata contro le emorroidi).

Raffa e Joe si abbracciano e si baciano dappertutto. Poi vanno in Amazzonia, aprono un lebbrosario e adottano 14 bambine.

Published in: on aprile 9, 2014 at 10:35 am  Comments (4)  
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CALENDARIO ATTORI DEL TERZO MILLENNIO (ma il punto è: quali sono i requisiti richiesti per essere definito “attore”?)

Perché un calendario delle attrici e non degli attori?

Rimedio subito, prima che la Commissione per le Pari Opportunità mi accusi di maschilismo.

Premetto che non ci sarà Giuseppe Grillo (in arte, Beppe). Come attore è bravo (l’avete visto quando finge di litigare con Renzi?), ma qui si parla di cinema.

Non ci sarà neanche Rocco Siffredi. Direi che ha delle potenzialità, ma finora il suo repertorio è troppo limitato per poterlo definire attore. Recita solo con una parte di sé (come Anna Falchi recita solo con le ghiandole mammarie).

Magari se in futuro sarà Fedor Karamazov, Marco Antonio o Nino Bixio potrei cambiare idea.
leo
2013. LEONARDO (IL GRANDE GATSBY)
argo
2012. BEN (ARGO)
jude
2011. JUDE (SHERLOCK HOLMES – GIOCO DI OMBRE)
denzel
2010. DENZEL (CODICE GENESI)
waltz
2009. CHRISTOPH (BASTARDI SENZA GLORIA)
georg
2008. GEORGE (BURN AFTER READING)
john
2007. JONNHY (SWEENEY TODD: IL DIABOLICO BARBIERE DI FLEET STREET)
bale
2006. CHRISTIAN (THE PRESTIGE)
tom
2005. TOM (LA GUERRA DEI MONDI)
clint
2004. CLINT (MILLION DOLLAR BABY)
sean
2003. SEAN (MYSTIC RIVER)
daniel
2002. DANIEL (GANGS OF NEW YORK)
russell
2001. RUSSELL (A BEAUTIFUL MIND)

questo post parla di sesso; perciò chi è sessuofobica/o è avvisata/o: NON LEGGETELO

E’ uscito oggi LA NINFOMANE, film di Lars Eccetera.

Non l’ho ancora visto.

Commentando il post di Pensieri Cannibali ho chiarito che è una storia di SOFFERENZA, più che di sesso. E ho incautamente promesso un post sui film che hanno provocato più erezion hanno impressionato maggiormente le platee italiane, decennio dopo decennio.

Prima che Kannibal Kid mi rubi l’idea, elenco qui una storia del sesso cinematografico.

ANNI TRENTA marlene Io non c’ero, ovviamente. Mio padre sì. E mi raccontava che in tutta Italia si faceva la fila per vedere le gambe di Marlene Dietrich in DER BLAUE ENGEL (L’ANGELO AZZURRO, 1930)

ANNI QUARANTA

Ero appena nato. Rita “Gilda” Hayworth si sfilava lentamente due lunghi guanti neri… era uno striptease, ma allora la parola non era di uso correntegilda

ANNI CINQUANTA

Chi c’era in quegli anni (andavo alle elementari) non può fare a meno di pensare a LEI. Eccola in THE SEVEN YEARS HITCH (QUANDO LA MOGLIE E’ IN VACANZA, 1955)marilyn

ANNI SESSANTA

Di questo film tedesco si è perso ormai il ricordo. Ma le statistiche lo ricordano come il maggior incasso del 1967. HELGA chiariva che i bambini non nascono sotto i cavoli e mostrava una giovane donna a gambe aperte. Le apriva davanti a un ginecologo, per motivi sanitari; ma eravamo talmente affamati… (ricordo che L’UOMO DEL BANCO DEI PEGNI ebbe un pubblico enorme, perché si intravvedeva un seno nudo) helga

ANNI SETTANTA
Io cominciavo a insegnare. Parlavo ai miei alunni (erano classi maschili) dell’aoristo e dell’ablativo assoluto. Ma sapevo che loro pensavano solo a Laura Antonelli (MALIZIA, 1973)laura

ANNI OTTANTA – NOVANTA

Adesso è di moda parlar male di quegli anni. Ma ci siamo divertiti un sacc ci siamo impegnati in serie riflessioni sociologiche tra Stefania Sandrelli (LA CHIAVE è del 1983) e Kim Basinger (NOVE SETTIMANE E 1/2 è del 1986). Personalmente propongo come massimo del decennio LE ETA’ DI LULU’ (Bigas Luna, 1990).
neri
E adesso dovrei dedicarmi al Terzo Millennio. Ad esempio a Monica Bellucci…
malena
Facciamo così: rimandiamo sine die l’indagine? Oppure, per evitare la fama di erotomane, ci mettiamo a parlare di film di giardinaggio e non ne parliamo più?

Published in: on aprile 3, 2014 at 7:11 PM  Comments (6)  
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