Come in passato, commemoro le star, attori/attrici che ci hanno lasciati dal 2 novembre scorso.
Un poker di indimenticabili.
Come in passato, commemoro le star, attori/attrici che ci hanno lasciati dal 2 novembre scorso.
Un poker di indimenticabili.
I minisondaggi del 2014 hanno già dato un esito condivisibile.
E adesso vogliamo dare un’occhiata al RESTO DEL MONDO?
Qui si fa dura…
Per evitare impari tenzoni tra chi lavora da quasi un secolo e chi da pochi anni dividerò il mio personalissimo elenco in 3 categorie
Ecco l’elenco della Vecchia guardia… ah, dimenticavo di dire che nell’elenco non è compreso chi ha smesso di interpretare film (ecco perché, ad es, non ci sono Jack Nicholson, Sean Connery, Woody Allen ecc)
Arduo decidere chi sia il migliore tra queste cariatid tra questi pilastri della storia del cinema.
Volete aiutarmi?
Chi passa di qua sia così gentile da indicarne tre e/o aggiungere qualche altro nome.
Vi ringrazio in anticipo. In cambio scenderà su di voi un incantesimo particolarmente benigno: troverete facilmente un parcheggio all’aeroporto, vi troveranno tutti ringiovanite/i e non vi telefonerà più nessuno per chiedervi di cambiare compagnia telefonica.
…vuol dire avere lo stesso nome (devo chiarire il concetto, alle volte tra i miei lettori ci fosse Maurizio Gasparri).
Nel prossimo post metterò a confronto 2 celebri attori OMONIMI.
Ehilà gente!
Sono un attore. Potete chiamarmi Johnny.
Sono quello che una volta si chiamava un BEL TENEBROSO. Sicuramente ricorderete molti miei ruoli, quasi sempre di genere drammatico.
Ma sono capace anche di far ridere.
Sono stato anche John Dillinger e l’ispettore capo F. G. Abberline, il Cappellaio Matto e John Wilmot, Conte di Rochester, Sweeney Todd, Ichabod Crane e il vampiro Barnabas... ma questo rompicoglioni di blogger ha da dirvi “due cose importantissime”.
Gli cedo, malvolentieri, la parola.
PRIMA COSA IMPORTANTE: è arrivato alle salite finali il Giro d’Italia!!! Forse a voi questa informazione non dirà molto. Ma io non posso dimenticare che, nella mia vita precedente, i tapponi alpini erano il segnale che LA SCUOLA STAVA PER FINIRE!!! Sommo gaudio!
Fine della prima cosa importante.
SECONDA COSA IMPORTANTE: ho visto IL GRANDE GATSBY. Qualche perplessità. Troppo lungo. Però vale la pena pagare il biglietto. Ne riparlerò. Per oggi ho rotto abbastanza la scatole. Hasta la vista.
Aprile dolce dormire.
E io, invece di passare i miei pomeriggi dormendo beatamente, vado al cinema (depravato che non sono altro).
ALLEGATO. Forse vi sembrerò fuori moda, ma a me le donne piacciono più degli uomini.
Sono fatto così. Incontrare Debora Serracchiani mi darebbe maggior piacere che incontrare Matteo Renzi. Non solo per motivi politici.
Due trilogie. Due classici. Entrambi classici nel loro genere.
MEGLIO FRODO NELLA TERRA DI MEZZO O MARTY A HILL VALLEY?
Ogni tolkieniano che si rispetti insorgerà: “Non c’è partita! E’ come contrapporre el clàsico Barcelona-Real a una partitella scapoli-ammogliati! E’ più bastardo Saruman o Biff Tannen? Ha più carisma Cate Blanchett o Wendie Sperber? Come bellezza di immagini, perfezione tecnica e bravura di attori…”
Occhei, occhei… Ma il punto è: NELLO SCAFFALE DEI DVD MI CONVIENE TENERE UNA STORIA ALLEGRA E SENZA PRETESE DI OSCAR O UN POEMA SINFONICO CHE PER REGGERE IL CONFRONTO CI VOGLIONO OMERO, ESCHILO E SOFOCLE MESSI INSIEME?
E poi c’è un aspetto tecnico da considerare. SUL PICCOLO SCHERMO la grandiosità di certe scene viene mortificata. Vengono bene invece le gag di RITORNO AL FUTURO
Pensateci bene. Vedere Frodo e Sam arrampicarsi sul Monte Fato o assistere allo scontro tra Gandalf e il Balrog sullo schermo tv è come seguire la finale olimpica dei 100 metri alla radio. Ci perdi qualcosa…
Per certi spettacoli ci vuole il grande schermo. Persone informate dei fatti mi dicono che, per lanciare meglio LO HOBBIT, la Trilogia tornerà nelle sale nel 2012. Pregusto.
Per cui penso proprio che il cofanetto TLOTR verrà custodito meglio nell’armadio (che poi dista solo 2 metri dallo scaffale di cui sopra, mica è nelle miniere di Moria…)
In America si chiama THE VILLAIN ROLE. In italiano, il ruolo del cattivo, della carogna, di quello “che quando muore il pubblico è contento”.
Gli attori (per lo più) non lo amano. Alcuni GRANDI ATTORI lo hanno fatto molto bene: Orson Welles, Eli Wallach, Christopher Lee, Al Pacino, ecc.
Lo faceva BENISSIMO Gian Maria Volontè. Ve lo ricordate in “Indagine su un cittadino ecc?”
E a Hollywood spesso hanno pensato di affidare questo ruolo ad attori italiani.
Dopo farò alcuni esempi. Ma la domanda è: perché hanno pensato agli italiani?
Credo che nell’immaginario collettivo degli americani (non gli intellettuali, voglio dire gli americani “medi” dei paesotti e delle periferie, tutti TV birra e Reader’s Digest) l’italiano sia visto istintivamente come quello che ti pugnala alle spalle, BUGIARDO, DOPPIOGIOCHISTA E (naturalmente) MAFIOSO.
C’è una lunga, secolare tradizione di stereotipi che risale al teatro elisabettiano, alle leggende anticattoliche: noi siamo i MACHIAVELLI, le LUCREZIE BORGIE, i CAGLIOSTRO, i GESUITI ecc.
Ho in mente un post sulla saga del PADRINO. Mi servirà per approfondire il concetto. Per oggi mi limito a citare tre grandi attori italiani che hanno “fatto i cattivi” oltreoceano.
Vittorio Gassman – Andò in America alla fine degli anni ’70 e interpretò (benissimo) alcuni villain roles: ve li ricordate Quintet (Robert Altman), La Tempesta (Paul Mazursky) e Pelle di sbirro (Burt Reynolds)?
Adolfo Celi – Un grande attore, per lo più noto per ruoli brillanti, ma capace di mettersi la maschera del Supercattivo contro James Bond in Thunderball Operazione tuono (1965).
Sergio Castellitto – Lo abbiamo visto di recente nella parte del malvagio re Miraz (e accanto a lui c’era Pierfrancesco Favino, un’altra bella “faccia da cattivo”) in un film mediocre. Ne ho parlato nel post https://ilbibliofilo.wordpress.com/2008/11/30/il-principe-caspian-contro-i-conquistadores/trackback/ e penso che l’interpretazione di Sergio basti da sola a giustificare il prezzo del biglietto.