Ma davvero volete le Olimpiadi a Roma?

Io ne ho viste cose… che voi umani non potreste immaginare… pinete in fiamme a Fiumicino, capaci di paralizzare l’aeroporto… e ho visto immensi ammassi di spazzatura davanti alle porte di Roma (e anche dentro)… e in mezzo a ‘sto casino voi pensate ai Giochi Olimpici?

Comunque, dopo l’immagine, vi suggerisco un posto più adatto per le Olimpiadi del ’24.
cose
Che ne dite della Val di Susa?

Tra 9 anni la TAV sarà completata e permetterà ai turisti di arrivare comodamente. Almeno servirà a qualcosa.

Certo la valle sarà totalmente cementificata: perché fare le cose a metà? E comunque oggi (come sempre) i soldi sono tutto…

E si potrà introdurre nel programma una nuova forma di Triathlon. Lancio di molotov, Inseguimento e Manganellamento (individuale o a squadre)
roma

Published in: on luglio 31, 2015 at 10:52 am  Lascia un commento  
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NUMERO ZERO, by Umberto Eco

Non so se daranno mai il Nobel a Eco (non si può mai dire: chi avrebbe scommesso su Fo?); certamente non glielo daranno per questo breve, esilissimo romanzo.

Dopo l’immagine vi riassumo la TRAMA (questa volta senza spoilerare) e, se proprio ci tenete, concluderò con inquietanti, strampalatissime ipotesi.
eco
Primavera 1992, Milano. Un ricchissimo affarista, il comm Vimercate (ogni riferimento a Berlusconi è puramente voluto) strapaga un gruppo di mezze calzette, specializzate in giornalismo trash, per far uscire (a tiratura limitatissima) dodici numeri zero di un quotidiano, chiamato Domani.

Scopo dell’operazione: spaventare gli alti papaveri (politici, industriali, editori…) e permettere a Vimercate di salire in alto, molto in alto…

Si preparano, in un’atmosfera surreale, i primi articoli. Si trovano scandali dappertutto: massoneria, terrorismo, serial killers, Gladio, Valerio Borghese… Uno dei “redattori” (dal nome, preso dalla letteratura elisabettiana, di Braggandocio) ha un dettagliato dossier: Mussolini non è morto nel 1945 (hanno fatto fuori un sosia), ma si è rifugiato in Vaticano e poi è sparito, forse in Argentina.

Subito dopo Braggandocio ci lascia le penne. Chi è stato? Perché?

Anche il protagonista, sentendosi minacciato (chi ha chiuso la manopola dell’acqua sotto il suo lavello?) scappa con una sua collega. Si salverà?

COMMENTO. E’ un saggio di amaro sarcasmo sui giornalisti (solo italiani?), ma anche sui lettori, ormai disinteressati a distinguere il vero dal falso.

“Potresti andare in giro a dire che è stata Madre Teresa di Calcutta a mettere la bomba sull’Italicus e la gente dirà Ah, si? Curioso! si girerà dall’altra parte e continuerà a farsi i fatti suoi… L’unico problema serio del buon cittadino è non pagare le tasse. Amen”

Comunque (come ho già detto) non è un gran romanzo. I personaggi sono appena delineati, tranne il Braggandocio di cui sopra, con la sua fissa per le automobili di gran turismo (dev’essere un lettore accanito di Quattroruote) e il suo passato tra fascistoni (il nonno) e maoisti. “Alle nostre spalle c’è sempre qualcuno che ci inganna…”

Ipotesi. Non è il vero Eco ad aver scritto questo romanzo, ma un suo sosia (il vero Eco è nascosto in Vaticano e scrive i discorsi di papa Francesco).

Anzi no. Umberto Eco non esiste. Più esattamente non è una creatura umana (qualcuno di voi lo ha mai toccato? qualcuno lo ha sezionato?); è un androide costruito nell’Area 51 (Nevada) e inviato dalla CIA in Italia per sorvegliare Aldo Moro e la DC.

Anzi no. Umberto Eco è un extraterrestre: un Predicator 900, inviato a dispensare la Saggezza (dentro un involucro umanoide) da un’astronave distante 40 miliardi di km dal nostro pianeta.

Quando morirà (come un suo predecessore) l’Involucro riceverà un segnale dall’astronave, uscirà dalla tomba il terzo giorno e salirà al cielo, lasciando i discepoli a bocca aperta.

Published in: on luglio 21, 2015 at 11:13 am  Lascia un commento  
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IL GIRO DI VITE by Henry James (ovvero, perché in GB sono così appassionati dalle storie di fantasmi?)

THE TURN OF THE SCREW è un classico. Scritto nel 1898, tradotto in decine di lingue (dal tagalog all’esperanto), ne hanno fatto film, adattamenti teatrali e persino un’opera lirica (di B. Britten).

Chi non ne conosce la trama può leggerla nell’altro blog.

Qui, presumendo che l’abbiate letto, pongo alcuni quesiti e possibili risposte

PRIMO QUESITO: perché la letteratura anglosassone è piena di spettri (Shakespeare, Dickens, Wilde…)? Perché i Britanni sono così interessati all’argomento?

  • sarà il clima? (con tutta quella nebbia e quelle giornate senza sole…)
  • c’entra il dibattuto tema dell’immortalità dell’anima? tra il credere e il non credere nell’Aldilà esiste una via di mezzo; come spiega il fantasma di sir Simon a Virginia le anime dei buoni “trovano pace” mentre quelle di chi l’ha fatta veramente grossa vagano tristemente per la terra

SECONDO QUESITO: la protagonista (miss Giddens) vede davvero gli spettri di Peter Quint e di miss Jessel o è soltanto matta? (lei parla ogni tanto della sua “infernale immaginazione”)

  • DOMANDA MAL POSTA. Siamo all’interno di una trama letteraria. Su 3 livelli:
  1. H. James scrive e noi leggiamo;
  2. all’interno del racconto di James, un certo Douglas racconta a una brillante congrega di dame e gentiluomini di possedere un intrigante manoscritto…
  3. Miss Giddens (autrice del manoscritto) racconta di quello che le successe tanti, tanti anni prima; in sintesi è una ghost story che dobbiamo solo leggere senza spaccare il capello in quattro

TERZO QUESITO: per quale motivo il piccolo Miles è stato espulso dal collegio?

Bah, forse c’entra il sesso…

Era il periodo della sessuofobia vittoriana. Le cosacce (in questo caso, la pedofilia) si facevano, ma in silenzio.

Si alludeva.

In questo caso, si allude a “cose” innominabili di cui Miles parlava con gli altri alunni (che venivano prontamente riferite ai direttori). Cose che hanno provocato la sua espulsione.
ghost

 

Published in: on luglio 14, 2015 at 11:52 am  Comments (2)  
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Goodbye, Omar

Avevo già tessuto le tue lodi nel post del 21/10 ultimo scorso. Salute a te: possa tu incontrare presto Peter, Anthony e Alec tra le dune del deserto.
omar
sherif

Published in: on luglio 10, 2015 at 7:57 PM  Lascia un commento  
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Parto per la montagna, con 4 libri nella valigia

L’Altipiano mi aspetta con il suo clima fresco e piovoso.

Benedetto sia il fresco, dopo quest’afa cittadina. Ma la pioggia ha i suoi inconvenienti, primo tra i quali il dover passare molte ore in albergo.

Nelle quali ore leggerò e rileggerò

  • STILL ALICE (di Lisa Genova) – Ho visto il film (oscar a J. Moore). Ora valuterò il romanzo della neuropsichiatra americana L. Genova. Lo so che bisognerebbe fare l’inverso, ma stavolta va così… Gli amici ridacchiano: “quanto interesse per l’Alzheimer!”
  • IL GIRO DI VITE (di Henry James) – L’avevo letto con una certa fretta al liceo Righi (anni, ahimè, lontanissimi) su suggerimento della prof. Marongiu. Allora formulai l’ipotesi che tutta la storia fosse un parto della mente di Miss Giddens (o no?). Adesso che dispongo di tanto tempo lo voglio centellinare.
  • LA RELAZIONE (di Andrea Camilleri) – Camilleri non è un mostro di simpatia, ma scrive veramente bene. Non mi ha mai deluso.
  • NUMERO ZERO (di Umberto Eco) – Non ne ho sentito parlar bene. Alcuni dicono che Umbertone ha perso la vena narrativa, altri sostengono che non l’ha mai avuta (essendo molto più abile come saggista). Io userò la mia testa: leggerò e recensirò.

alice
james
cameco

Published in: on luglio 8, 2015 at 9:08 am  Lascia un commento  
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Quesito: in quale film DIANE HALL (in arte KEATON) ha dato il meglio di sé?

Sabato sera abbiamo visto RUTH & ALEX, commediola leggerina ma gradevole. (se volete leggere la mia recensione, la trovate qui)

Rivedendo l’irresistibile, inossidabile, indistruttibile, incantevole Diane sul grande schermo mi sono chiesto se non sia il caso di riprendere con la Gallery delle grandi attrici.

E ricominciare con Lei mi sembra doveroso. Se ci siete (e volete dire la vostra) battete un colpo e date un voto alle sue migliori interpretazioni

  • IL PADRINO – PARTE I (1972) Lei dice a Lui (Al Pacino): “giurami che non sei un assassino come gli altri Corleone…”; Lui le assicura che non lo è; c’è da fidarsi?

padrino

    • IL PADRINO- PARTE SECONDA (1974) Cade ogni illusione; Lei lo lascia, ma i figli li tiene Lui; “sono il Padrino, io… mica un Berlusconi qualunque!”

kay

    • PROVACI ANCORA, SAM – Inizia il periodo alleniano; Lei è spiritosa e garbata (il suo duetto con Woody a proposito degli psicofarmaci è da antologia)

diane

  • IO E ANNIE (1977) – Diane interpreta se stessa e la sua storia d’amore con il nevrotico Alwy-Allen. Oscar al film e alla deliziosa protagonista

woody

  • MANHATTAN (1979) – Film stratosferico. Woody è sempre al centro della scena e Diane gli fa da spalla di lusso

man

  • MISTERIOSO OMICIDIO A MANHATTAN(1993)  Questa volta le due parti sono equilibrate: Lei sospetta, Lui nicchia… ma poi si impegna a fondo nelle indagini (schema che rivedremo in SCOOP)

al

  • TUTTO PUO’ SUCCEDERE (2003) Nel letto di Lei non c’è più Woody, ma J. Nicholson. Film non perfetto (per via del finale dolciastro) ma Lei è sempre perfetta.
    lei
Published in: on luglio 2, 2015 at 11:40 am  Comments (3)  
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