La NASA ha scoperto un pianeta simile alla Terra nella costellazione del Cigno.
C’è acqua e la temperatura della superficie permetterebbe all’uomo di farci un picnic (anzi, è deliziosamente più fresca di questa afosa estate).
Cosa aspettano a mandarci la Discovery One, magari pilotata da Matthew McComesiscrive?
C’è un piccolo problema. Kepler 452ecc dista circa 1400 anni luce… un po’ lontanuccio.
Io però (vi spiegherò poi come) so di un incontro ravvicinato del 3° tipo tra i Kepleriani e i Terrestri.
Successe 4501 anni fa. Era sabato.
Un Kepleriano si presentò al Faraone e gli disse Sgueppa sgueppa gna pons (traduco: Eravamo curiosi di conoscere questo pianeta gemello e di sapere se c’erano abitanti simili a noi; sono contento di trovare qui tante varietà di mosche, scorpioni e coccodrilli e mi piacciono anche queste graziose piramidi che avete costruito: le costruiamo anche noi e le usiamo come pisciatoi pubblici. Comunque io ho vinto una scommessa di 5 soldi contro il mio capufficio che sosteneva che non avremmo trovato un cazzo qui)
Ramsete, il grande Faraone, rispose Le stelle sono tante milioni di milioni la stella di Negroni vuol dire qualità! (traduco: Ma và?)
Insomma si misero d’accordo su uno scambio di ambasciatori: un kepleriano sarebbe rimasto sulla Terra e un cugino del Faraone sarebbe partito con i visitatori.
Chi era il kepleriano? Ero io. Ecco perché conosco tutti i dettagli dell’accordo.
Con un camper spaziale partì il cugino del faraone, Ramsettebello (di cui Ramsete voleva disfarsi: se la tirava troppo perché aveva inventato le regole dello scopone scientifico).
Ma, per via del paradosso spaziotemporale, il viaggio del camper sarebbe durato solo due giorni, mentre qui sarebbero passati 10mila anni.
Infatti ho ricevuto un sms “siamo a metà strada, arriviamo domani” mentre assistevo alla vittoria di Napoleone sui Mamelucchi di Murad Bey (21 luglio 1798)
Per cui mi toccherà aspettare ancora.
Nell’attesa trombo tutte le mosche che mi capitano a tiro. Avrò diritto a un po’ di svago anch’io, no?