a proposito di INTERSTELLAR, dell’anno che verrà e delle vite parallele di due attori con lo stesso nome…

Era facile prevedere a chi Stefanodisegni avrebbe riservato le sue ironie questo mese.

INTERSTELLAR ha tutte le caratteristiche per fungere da bersaglio:

  • è un blockbuster ammmericano, basato sulle immagini e non sulla recitazione
  • ha una sceneggiatura piena di buchi
  • è verboso (soprattutto nella seconda parte)
  • è lungo (a SD non piacciono i lunghi)

Quello che non ha detto lui… l’ho detto io, nell’altro blog

Giro pagina.

Nel prossimo postaccio paragonerò la brillante carriera di M. McConaughey a quella di un suo omonimo, più giovane di lui (è del 1975), che ha già dimostrato notevoli doti di commediante.
mat?

Altra pagina.

Si avvicina (alla velocità costante di 60 minuti all’ora) l’anno 2015. In RITORNO AL FUTURO – PARTE II i protagonisti (Marty, la sua fidanzata, “Doc” Brown) viaggiando nel tempo arrivano nel 2015 per salvare se stessi… ve lo ricordate?

Impiegherei un post intero a elencare tutte le cose che gli autori (nel 1985) immaginarono e NON si sono realizzate. Per non parlare delle vere novità che a loro non passarono neanche per l’anticamera del cervello.

Beh, le farò io le previsioni.

Elencherò, mese per mese, quello che succederà nell’anno che viene. Poi vederemo se ci azzekko.

Published in: on novembre 30, 2014 at 2:14 PM  Comments (2)  
Tags: , ,

è nata una star? ma non al cinema…

Tempo fa ho annoiato in modo imperdonabile sulle differenze tra il linguaggio delle fiction televisive e quello del grande schermo.

Oggi sfioro di nuovo il tema. Insieme a quello delle attrici giovanissime che, in Italia, trovano così poco spazio.

Premessa storico-sociologica. Ogni tanto mia moglie mi chiede una prova d’amore. Martedì mi ha chiesto di vedere con lei una fiction di raiuno, ambientata nel 1970. Fine della premessa.

Abbiamo visto insieme QUESTO NOSTRO AMORE.

Abbiamo apprezzato la recitazione (in un ruolo secondario) di una dodicenne.

Si chiama Karen Ciaurro (nella foto è a sinistra).
kare
Secondo me, ha della stoffa.

Potrebbe fare del cinema.

E lì dimostrare le sue capacità espressive, ora mortificate dal piccolo schermo.

Già, le piccole storie del piccolo schermo. Caratterizzate da:

  • intrecci convenzionali (il triangolo lui-lei-l’altra, oppure lei-lui-l’altro)
  • grande uso di primi piani (si risparmia con i primi piani) e di inquadrature della Mole Antonelliana (o della cupola del Brunelleschi) così gli spettatori si ricordano dove siamo
  • dialoghi un tanto al Kilo (“ti ho tradita, ma amo solo te! mi credi?” “anch’io ti amo…” “sposiamoci!” “sì…”)

Se qualcuno mi chiedesse di dare qualche consiglio alla giovane Karen (ma noto che nessuno me lo chiede) io direi:

“Stai lontana dalla Tv (è un buon veicolo per farsi conoscere; ma è troppo facile recitare in tv) e impara BENE l’inglese (nel mondo del cinema lo devi padroneggiare). Non pensare di essere troppo giovane: Hailee Steinfeld aveva la tua età quando si presentò ai provini per IL GRINTA; per non parlare di Abigail Breslin che aveva 6 anni nel suo primo incontro ravvicinato con un alieno (SIGNS, 2002)”

Published in: on novembre 26, 2014 at 3:52 PM  Comments (3)  
Tags:

DIPLOMACY (come Parigi non venne distrutta nella mattina del 25 agosto)

Prima riassumo la TRAMA, poi vi racconto come sarebbe stata interpretata questa storia da due grandi attori drammatici nati nel 1945, a pochi giorni di distanza.

PARIGI 1944. Gli Alleati stanno per entrare in città. Hitler ordina di distruggerla. Sono stati minati tutti i ponti sulla Senna, il Louvre, l’Arco di trionfo, le torri di Notre Dame, la torre Eiffel… il gen. Von Choltitz riceve la visita di un diplomatico svedese: “Si rende conto, Generale, che lei può passare alla storia in due modi?”

“E lei, signor console, ricorda quello che fecero i bombardieri inglesi ad Amburgo?”

“Sì, Generale: è stato orribile. Ma i nomi degli aviatori non li ricorderà nessuno! Vuole che il suo sia ricordato per secoli per l’infamia di aver trasformato questa città in un mare di rovine?”brennt
Mi sembra superfluo dire che Parigi non bruciò.

Invece vi racconto cosa abbiamo fatto, aspettando le crescentine e le tigelle alla Casona (località San Juan in Persiceto) la sera di sabato.

Avevamo visto DIPLOMACY nel cinemino di via Pietralata e, ispirati dal primo sorso di lambrusco, abbiamo provato a immaginare il dialogo tra il diplomatico Steve Martin e il generale Cipollino Von Boldi.
steveboldi
Atto primo, scena prima.

Diplomatico: -Generale Von Bolden, lei sa che, distruggendo i ponti, la Senna strariperà e annegheranno tutte le ballerine del Moulin Rouge?-

Generale: -Bestia, che dilemma!!! Devo obbedire agli ordini o salvare le ballerine?-

Diplomatico: -Pensi, Generale, che ci sono due gemelle svedesi di incredibile bellezza… e questa sera noi potremmo invitarle da Maxim’s…-

Generale: -Bestia, che roba! Che tentazione pazzesca! Ma non posso: se a Berlino sapranno che ho disobbedito, subito mia moglie sarà portata in un lager…-

Diplomatico: -Abbiamo già pensato a tutto, Generale! Sua moglie è già partita per la Svizzera! Al massimo la Gestapo arresterà suo cognato…-

Generale: -Quel pirla del mio cognato? Quasi quasi disobbedisco agli ordini!-

Atto secondo, scena prima. Arrivano le crescentine e il tagliere dei salumi. La discussione è rinviata sinedie.
trupp

 

Published in: on novembre 24, 2014 at 11:01 am  Comments (1)  
Tags: , ,

VNAV 2014 (Vorrei Non Aver Visto i seguenti film…)

Avvicinandosi la fine dell’anno, elenco le delusioni più cocenti del 2014.

Naturalmente questo non è il peggio del peggio. Ci sono film che neanche mi sogno di vedere (da Cretin De Sica a Cameron Diarreaz) e altri di cui nemmeno sospetto l’esistenza. Questi li ho visti e li voglio sputacchiare.

  • Grace di Monaco (Olivier Dahan) – Una fiction televisiva finita malauguratamente sul grande schermo. Può piacere a qualche americano (di quelli che adorano il cinema anni ’50, con A. Hitchcock guest star).
  • La Bella e la Bestia (Christoph Gans) – Inutilmente pomposo. L’idea di raccontare come il Principe era stato bestificato era buona, ma è stata sprecata.
  • Lucy (Luc Besson) – Mi sono già divertito a sfrugugliare questo fumetto. Non infierisco (non sparo sulla Crocerossa).
  • Noah (Darren Aronofsky) – Forse la delusione maggiore. Sprecare così un regista di talento (per non parlare di attori/attrici di ottimo livello) è un delitto che merita la vendetta del cielo. Sarà per questo che piove così tanto?
  • Tutta colpa di Freud (Paolo Genovese) – Freud, perdonali perché non sanno quello che fanno!!!!
  • Un fidanzato per mia moglie (Davide Marengo) – Dispiace dirlo. Geppi mi è simpatica. Luca&Paolo in passato sono stati bravi. Ma su questa commediola deve passare lo schiacciasassi.
  • Un ragazzo d’oro (Pupi Avati) – Un fiasco colossale; me l’avevano detto e io (testardo che non sono altro) l’ho voluto vedere lo stesso.

schiaccia
Candido ufficialmente queste 7 perle al premio CHIAVICA.

E l’anno non è ancora finito. Spero che Aldo, Giovanni e Giacomo non mi deludano…

Published in: on novembre 22, 2014 at 10:47 am  Comments (3)  
Tags: ,

a proposito della FIBRA OTTICA; prima, però, un’anticipazione…

Perché non parlo subito della fibra ottica e inizio il post con le solite menate cinematografiche?

Perché sì.

Nel 1955 nacquero 2 attori (uno il 19 marzo, l’altro il 20 maggio) di cui, nel prossimo postaccio, riassumerò le vite parallele (nel senso che non si incontrarono mai; ma io li farò lavorare insieme in una storia che sto elaborando)

brucediego

Ma ora parliamo di cose serie.

In Italia siamo bravissimi a complicarci la vita, con liti e scontri spesso feroci. Ci siamo divisi tra ghibellini e guelfi, bartaliani e coppiani, juventini e antijuventini, renziani e antirenziani.

Adesso si combatte per la fibra ottica.
fibra
In passato mi capitava di incontrare (anche sulle scale di casa) qualche scocciatore, geoviano o no, che mi annunciava l’imminente Finedelmondo.

Adesso l’Apocalisse è passata di moda. A rompermi le palle ci pensano gli scherani di Fastweb, Telecom, Vodafon ecc che vogliono impiantarmi la prodigiosa fibra.

Telefonano almeno 4 volte al giorno, mortacci loro…

Appaiono sui manifesti, in tv, sul grande schermo (prima dei film c’è sempre una carrettata di pubblicità) e mi aspetto a breve un loro agguato sul pianerottolo.

“firmi qui, firmi là, guardi che con noi è meglio, noi facciamo i miracoli, noi di più…”

Intendiamoci, non sono contro il progresso. Ho persino capito che il computer funziona su basi scientifiche e non per gli incantesimi del mago Gandalf.

Quello che mi secca è l’aggressività con cui si fanno sotto.

Finirà che fanno cadere il governo sulla fibra? Già ci manca così poco…

Published in: on novembre 14, 2014 at 10:28 am  Comments (2)  
Tags: ,

ciao, Francesco

Come insegna Ferruccio Gianola, bloggando è bene non parlare di cose private. Gli eventuali lettori potrebbero obiettare “ma perché ci vieni a raccontare ‘ste cose?”

Ma lasciatemi scrivere qualche riga su Francesco Lambertini, bolognese.
lambertini

Era un brav’uomo, simpatico e intelligente. Con una gran passione per le viti (intese come piante).

Ora lo immagino nel paradiso dei viticoltori, dove ogni annata è sempre ottima e il vino non sa mai di tappo.

Published in: on novembre 12, 2014 at 10:38 am  Lascia un commento  

questa è la vera storia di Alan e di Ivano, tutti e due nati nel febbraio del 1946

Di Alan Rickman (nato nel Borgo di Martello-del-Fabbro) ho già cantato le lodi qui. Posso aggiungere di averlo visto recentemente in UNA PROMESSA, nel ruolo (non esaltante) del cornuton marito di Lei.

severOggi compito in classe. Non sperate di usare il telefonino. Quando ci sono io non funziona!

Perciò mi concentro su Ivano Marescotti, nato a Bagnacavallo (in inglese, Horsewash). Riassumerò la sua carriera di attore e poi, se mi avanza spazio, proverò a immaginare una trama in cui i due potrebbero lavorare insieme.

PREMESSA. Ivano fin da piccolo era perseguitato dai coetanei che giocavano col suo nome: “Ivano, ma quanto sei strano!” (poteva andargli peggio: pensate se si chiamava Oronzo). Decise perciò di uccidere detti coetanei (così imparavano a vivere)

Non potendo realizzare subito il suo progetto (ma dategli tempo…) cominciò a recitare parti da “cattivo” o comunque da “duro”.

  • Ve lo ricordate in IL PORTABORSE? E in JONNHY STECCHINO? (entrambi del 1991)
  • Sta molto bene in uniforme: IL TALENTO DI MR. RIPLEY (1999) lo vede come colonnello dei Carabinieri; stesso grado in UNA BELLA GIORNATA, mentre in LA LEGGENDA DI AL, JOHN E JACK è soltanto capitano; è commissario di P.S. in UN DELITTO IMPOSSIBILE (2000) e in ALBAKIARA (2008), preside in I LICEALI, vescovo in KING ARTHUR (2004)
  • il suo ruolo più provinciale ha a che fare con Fabriano (AN), dove fa il ricco burbero (ispirandosi lontanamente al conte di Dorincourt)
  • il ruolo più internazionale è quello del bandito Carlo, in HANNIBAL (Ridley Scott, 2001); il suo antagonista è un certo Hannibal Lecter

Ora immaginate che i produttori di Ollivùd decidano di rilanciare il personaggio Hannibal: “mica possiamo rinunciare a un filone così redditizio! stiamo elaborando una ventina di soggetti…”

  • HANNIBAL IN PARIS: CUCINARE (AL)LA FRANCESE
  • INDOVINA CHI MANGIO A CENA
  • COLAZIONE CON TIFFANY
  • IL PRANZO CON BABETTE
  • LA CENA CON I CRETINI FRITTI
  • A QUALCUNO (L’OSPITE) PIACE CRUDO
  • I CINESI SONO SQUISITI, MA DOPO UN PO’ TI SEMBRA DI NON AVER MANGIATO NIENTE ecc

Ma Anthony Hopkins non è più disponibile.

Si costituisce perciò una commissione di esperti per selezionare un attore adatto al ruolo (commissione formata da Mr. Hyde, Jack lo squartatore, Bill Cutting, Capitan Uncino, Norman Bates e Bruno Vespa).

Dopo aver scartato vari candidati restano in ballottaggio AlanIvano. 

I due sono rinchiusi nei sotterranei della Casa del Grandefratello. Niente cibo (potranno, nottetempo, mangiarsi qualcuno del piano di sopra?); uno solo sopravviverà.

ivanoSono un tipo tosto, Hannibal! Con me ti romperai i denti!

Published in: on novembre 8, 2014 at 7:01 PM  Comments (2)  
Tags: , , , ,

VITE PARALLELE di due under 18

Torno a chiedermi: perché il cinema americano (o comunque straniero) offre di continuo parti importanti a giovani e giovanissime attrici, mentre qui no? E’ solo colpa della televisione?

E che fine hanno fatto le nostre Alice Teghil (incantevole in CATERINA VA IN CITTA’) e Carla Marchese (così brava in I BACI MAI DATI)?

Tema da riprendere nelle prossime settimane.

Qui di seguito dirò qualcosa su due attrici, una di Atlanta e una di Los Angeles…

Ah, un momento! Lasciatemi anticipare che nel prossimo post i protagonisti saranno attori con la faccia da duro, specializzati in ruoli drammatici (ma se la cavano egregiamente anche nelle commedie), nati nello stesso anno (e stesso mese) in cui sono nato io. Potevo ignorarli?

Tornando alle attrici, da chi comincio?

grintDa Hailee Steinfeld (d’ora in poi denominata H), nata l’11 dicembre 1996?chloe
O da Chloe Grace Moretz (d’ora in poi, C), nata il 10 febbraio 1997?

Comincio da C.

  • ha appena 8 anni quando interpreta Chelsea Lutz in AMITYVILLE HORROR
  • tra un horror e una commedia (ve la ricordate in 500 GIORNI INSIEME?) la carriera di C arriva al top; in KICK-ASS (2010) è “Hit-Girl” Mindy, scatenata supereroina in lotta contro il crimine
  • nel frattempo sono diventati di moda i teen-vampiri e C non poteva mancare; in BLOOD STORY è Abby, che ha 12 anni, ma li ha da tanto tempo…
  • C non passa tutto il suo tempo a sterminare cattivi e a bere sangue; ha anche uno sguardo dolce e lo dimostra in HUGO CABRET (2011)
  • tornano parti dark nel 2012 (DARK SHADOWS) e nel 2013 (LO SGUARDO DI SATANA; troppo bella C per interpretare Carrie: ditemi voi, una sventola così… evitata e sbeffeggiata dai maschi?)
  • se Carrie muore nel 2013, Mia Hall ritorna in vita (dal coma profondo) in RESTA ANCHE DOMANI (2014)

H, invece, ha girato pochi film. Ma ha lasciato il segno.

  • Nomination all’Oscar per l’interpretazione di Mattie Ross in IL GRINTA (201o). Ve la ricordate con Jeff Bridges e Matt Damon nel Territorio indiano?
  • TUTTO PUO’ CAMBIARE è del 2013. Violet è la figlia del protagonista.
  • nello stesso anno H è Giulietta Capuleti, in un film girato completamente in Italia.
  • e di Petra Arkanian (una 16enne intelligentissima, ma tenera e comprensiva) non vogliamo parlare? se, come è stato detto, ENDER’S GAME è la risposta americana al ciclo di Hogwarts, Petra è l’Hermione della Scuola di guerra (Ender è Harry, Bean è Ron)

C comparirà presto sugli schermi italiani in SILS MARIA, dove interpreta Jo-Ann, una giovane attrice.

H, a sua volta, ritorna nel vecchio West; in THE HOMESMAN (che ha rischiato di vincere la Palmadoro a Cannes) Tabitha attraversa le pianure del Nebraska insieme a Tommy Lee Jones (anche regista), Hilary Swank, Miranda Otto e Meryl Streep.

Published in: on novembre 4, 2014 at 9:24 am  Lascia un commento  
Tags: ,

2 novembre: elenco quelli che ci hanno lasciati (e pensare che Lele Mora è ancora vivo…)

Dal 2 novembre scorso ci guardano dall’alto.

Ciao Nelson.

Ciao Peter.

Ciao Arnoldo.

Ciao Robin.

Ciao Lauren.

Ciao Philip Seymour.

Ciao Claudio.

Ciao Giorgio.

Ciao Gabriel.

Ciao Eli.
nelson
peterarnolrobinlaurenphilclaugiorgiogaboeli

Published in: on novembre 2, 2014 at 9:12 am  Comments (5)  
Tags: , , ,