Forse, anzi senza forse, il miglior romanzo poliziesco che abbia mai letto.
Quando cominciammo a proporre testi per BOOKLAND, nel 1993, si pensò di inserirlo nel Torneo Gold (per le classi terze); ma il gradimento era inferiore al 6 e (dopo i primi 2 anni) IL MISTERO ecc venne tolto dalla lista.
Motivi dello sgradimento:
- Le lettrici non avevano un personaggio in cui identificarsi
- Lettrici&lettori rimanevano sconcertati dal finale: un assassino taglia la corda impunito! (gli adolescenti sono abituati a vedere i “buoni” trionfare e i “cattivi” finire in galera o sottoterra)
Mi è tornato in mente quel finale l’altra sera vedendo in tv la più recente versione cinematografica.
Ben realizzato da Bruno Podalydès nel 2003 il film segue fedelmente la trama del romanzo, aggiungendo qualche elemento comico. Che non guasta mai.
Adesso dovrei raccontarvi qualcosa. Dovrei precisare che il colore della stanza è del tutto ininfluente (poteva essere verde, azzurra o celeste chiaro) e che la storia poteva essere ambientata in un albergo o in un rifugio alpino anziché in un castello nella verde Normandia.
Ma mi accorgo che se comincio a dare troppi particolari vi viene voglia di comprare subito il libro.
Mi fermo qui.
A meno che la curiosità di sapere qualcosa di più vi induca in tentazione.
Facciamo così. Dopo l’immagine descrivo i tre personaggi principali, seguendo il classico schema della sceneggiata napoletana.
Ma (datemi retta) è meglio non sapere troppe cose…

ISSA si chiama Mathilde Stangerson, figlia (non giovanissima) di uno stravagante scienziato americano. Le è successo qualcosa durante la notte nella sua stanza (dipinta di giallo). Gridava e stragridava “Aiuto! Aiuto! Assassino! Assassino! Aiuto” e quando sono riusciti (il padre e i suoi collaboratori) a sfondare la porta Mathilde era più morta che viva, c’era sangue sul tappeto e sul muro e due proiettili di pistola erano conficcati sul soffitto. Chi ha aggredito Mathilde? e dove si è nascosto?
N.B. la porta era chiusa a doppia mandata dall’interno ed era assolutamente impossibile entrare o uscire da finestre, camini ecc
ISSO si chiama Joseph Rouletabille, giovanissimo giornalista parigino. L’hanno mandato a ficcare il naso nel castello perché l’opinione pubblica è affascinata dal caso della “stanza chiusa”. Fin dall’inizio sembra avere buone carte in mano, ma solo alla fine (dopo un lungo viaggio negli Stati Uniti) è in grado di lasciare tutti a bocca aperta con un colpo di scena incredibile. L’assassino è sparito, ma almeno un innocente si salva dalla ghigliottina.
O’ MALAMENTE ha molti nomi. Da giovane era conosciuto come Ballmeyer ed era sfuggito per un soffio all’arresto. Qui è presente con un altro nome (naturalmente non vi dico quale) e, stranamente, è sempre vicino a ISSO: ad esempio, quando ISSO si arrampica su un albero per spiare attraverso una finestra aperta il colloquio tra Stangerson e la figlia, scopre con sua grande sorpresa che O’MALAMENTE è seduto sul ramo accanto.
Ci sono naturalmente personaggi minori (giudici, poliziotti, guardiacaccia, mogli infedeli…) ma la chiave del mistero è in questo triangolo.
Se vi serve un indizio prezioso, cercatelo tra i tags.
Alla prossima!