E’ venuto a trovarmi il presidente Mattarella
“Professore, mi è stato riferito della sua vincita al Superenalotto: una cifra veramente notevole! Tale da creare seri problemi al bilancio statale! La invito perciò a dimostrare il suo patriottismo rinunciando a riscuotere la vincita. In cambio le offro l’usufrutto perpetuo (anche a favore di suo figlio che mi risulta vivere in Sudamerica) del palazzo del Quirinale. Io ne faccio volentieri a meno: si gode un bel panorama, ma tutti quei saloni mi sono venuti a noia”
-Grazie, signor Presidente. Ma mi annoierei anch’io a vivere sempre nello stesso posto. Credo che impiegherò il gruzzolo viaggiando. Se proprio mi vuol fare un favore firmi un DPR per sostituire l’Inno di Mameli con questo…-
(mi metto a cantare)
La storia del passato
ormai ce l’ha insegnato
che un popolo affamato
fa la Rivoluzion!
Ragion per cui, affamati,
abbiamo combattuto!
Perciò “buon appetito”
facciamo colazion!
Viva la pa-pa-pappa
col po-po-po-po-po-pomodoro!
Viva la pa-pa-pappa
che è un capo-po-po-po-po-polavoro!
Viva la pa-pa-pa-pappà
col po-po-pomodor!
Ho aggiunto che questo nuovo inno è più rivoluzionario di quello di Mameli. Anzi tutto contiene la parola RIVOLUZIONE e poi il pomodoro è notoriamente rosso.
Inoltre la parola MORTE (che compare così spesso nel vecchio inno) male si concilia coi sentimenti più autentici del nostro popolo. L’italiano medio tocca ferro tutte le volte che se ne parla.
Non ho sentito le obiezioni del Presidente alla mia proposta. Mi sono rigirato nel letto riprendendo subito sonno.