“L’anno che sta arrivando tra un anno se ne andrà… questa è la novità”
Lucio Dalla (come tutti i veri poeti) ci dice cose che sappiamo già, ma le dice molto bene.
Comunque ecco le mie previsioni. Tra un anno ci troveremo qui (a meno che una pioggia di meteoriti o un’invasione di criceti giganti ci estingua) e controlleremo.
- nella notte tra il 31 e il 1° gennaio una serie di botti artificiali farà sparire (interamente o parzialmente) una quantità di idioti
- i commercianti venderanno dolciumi per la ricorrenza del 6 gennaio; il giorno dopo venderanno dolci carnevaleschi, poi venderanno dolci pasquali, poi sarà la volta dei gelati e, alla fine, dei dolci natalizi: CHI HA DETTO CHE LA VITA E’ AMARA?
- l’Ufficio Studi della Confindustria annuncerà che la ripresa è imminente (nel 2° semestre dell’anno) purché il governo attui coraggiose riforme strutturali (ad es, fucilare sul posto i lavoratori che non si impegnano al massimo)
- Saranno assegnati gli Oscar; niente all’Italia (per cui si parlerà di crisi, senza pensare che negli anni 40 e 50 si gareggiava tra Italia, Francia e Giappone, mentre adesso concorrono tutti: Cambogia, Afganistan, Nepal, Vietnam, Palestina, ecc)
- e ci sarà il Festival di Sanremo; dopo una settimana il 99% di noi avrà dimenticato il nome dei vincitori
- ci saranno tre venerdì 13 (Febbraio, Marzo e Novembre) e, di conseguenza, tre martedì 17
- Raiuno trasmetterà decine di fiction di santi, papi, preti detective e suore spericolate; Canale 5 trasmetterà altre fiction con più pubblicità e meno preti
- io farò sogni angosciosi; ad esempio mi troverò in una galea romana, remando e sudando, mentre Matteo Renzi batte il tamburo gridando RITMO, RITMO
- l’Ufficio Studi della Confindustria annuncerà che la ripresa è imminente (nel 2016 o nel 2017) purché il governo attui coraggiose riforme strutturali (ad es, portare l’età della pensione a 140 anni).