Ho già toccato l’argomento.
In sintesi noi chiamiamo commedia all’italiana una famosa serie di film degli anni ’50 ’60 e ’70. Diretti da grandi registi (De Sica, Fellini, Monicelli, Lattuada, Steno, Scola, Dino Risi ecc) e interpretati da “assi” come Gassman, Mastroianni, Manfredi, Sordi, Tognazzi e Monica Vitti erano apprezzati anche all’estero.
Esemplifico. UN AMERICANO A ROMA (1954), I SOLITI IGNOTI (1958), IL SORPASSO (1962), IL BOOM (1963), PER GRAZIA RICEVUTA (1971) e AMICI MIEI (1975).
Testi scritti con grande accuratezza. Trame realistiche (fa eccezione L’ARMATA BRANCALEONE, che infatti alcuni critici non considerano “commedia”) e molta cura nel casting.
Per definire le farse all’italiana dovrei scrivere un saggio sociologico intitolato la sciatteria al potere. Ma non ho lo sbattimento per farlo.
Per oggi mi limito a un’altra esemplificazione.


Riconoscete Sordi, presidente e allenatore del Borgorosso Fooball Club?
E, accanto a lui, riconoscete l’allenatore Oronzo Canà?
L’ambientazione è la stessa. I misteri misteriosi del calcio professionistico. Ma la panchina del Borgorosso rientra nel genere commedia, mentre Canà sciaborda nella farsa.
Sordi era già nella fase discendente della sua carriera, ma ancora sapeva recitare. La sua parodia di Mussolini al balcone davanti alla folla pallonara è notevole. E poi nel cast compaiono dei veri attori. Ottima, per dirne una, Margarita Lozano: degna di lavorare con Bunuel, Sergio Leone, Nanni Moretti, Virzì ecc.
Nei 2 episodi dell’ALLENATORE NEL PALLONE abbondano personaggi televisivi di cui non so proprio cosa dire. Posso nominare Andrea Roncato e Gigi Sammarchi, Anna Falchi e, in un ruolo cameo, Little Tony. Stop.

