QUEEN LEAR or THE DISUNITED KINGDOM – Tragedia referendaria di Guglielmo Scuotilancia

Atto primo

La regina Lear (è il nickname di Elizabeth II?) ha tre figlie

  • Regana (che vota per i Conservatori)
  • Gonerilla (vota per il UKIP)
  • Cordelia (vota per i Laburisti)

Incerta se mantenere la Britannia nell’Unione Europea, la Regina chiede un parere alle figlie. Gonerilla vuole lasciare l’Europa (to leave), Regana è incerta (boh?), Cordelia dice che la Britannia deve restare europea (to remain) ma che il vero problema è la trasformazione della società in senso democratico. Elizab Lear, sdegnata, scaccia Cordelia dalla corte.
learliz

Atto secondo

Viene indetto un referendum. La maggior parte dei sudditi di Lear vota NO all’unione europea, ma la Scozia e l’Irlanda del Nord (in disaccordo con il voto inglese) si staccano dal Regno Unito. Lear vuole recarsi al castello di Balmoral, ma è respinta alla frontiera. Abbandonata ormai da tutti (tranne che da Mr. Bean, il Matto) capisce ora che Cordelia aveva ragione.
uk

Atto terzo

Lear e Cordelia fanno pace e si stabiliscono nella Città-stato di Londra.

Cordelia sposa Mr. Bean, il nuovo re (vedi foto). Intanto però il borgo di Camden, dopo un altro referendum, si dichiara indipendente da Londra e gli abitanti di Oppidans Road si preparano a separarsi da Camden…
king

Published in: on giugno 30, 2016 at 8:43 am  Comments (2)  

Ciao, Bud

Non eri nato per l’Oscar. Eri troppo napoletano.
bud
Non dico che sentiremo la tua mancanza. Sul piccolo schermo continueranno a passare i tuoi film (con e senza Terence) per tutti i secoli dei secoli.

Ma tu ora sei nel paradiso degli attori. E ti esibirai davanti a quella che continuano a chiamare Trinità.

Sarai sicuramente applaudito nel tuo cavallo di battaglia: la la la lalla la la la lalla la la la lalla la la la là, la la la lalla…
budsp

Published in: on giugno 28, 2016 at 12:05 PM  Lascia un commento  
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il capolavoro dei capolavori?

Questa sera parte la stagione dell’Arena Granreno. Se non pioverà vedremo sul grandissimo schermo LUCI DELLA CITTA’ (Charlie Chaplin, 1931)
charl
Perché mi piace tanto?

  • è una perfetta fusione di sentimento e di comicità (ve la ricordate l’inaugurazione della statua? e il match di boxe?)
  • è un esempio per tutti registi: CC impiegò quasi tre anni per girare, montare e sonorizzare; la scena in cui il Vagabondo scende dall’auto e viene scambiato per un milionario è stata ripetuta più di 300 volte!
  • è legato a momenti bellissimi della mia adolescenza

Può bastare, no?
city

Published in: on giugno 20, 2016 at 12:19 PM  Comments (1)  
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La prima volta che… mi accorsi che non c’era da fidarsi dei grandi

Andavo alle elementari, in quinta. C’era un concorso radiofonico: UN AMICO CHE VALE UN TESORO.

La Rai chiese a me e a millantamila miei coetanei di scrivere a Via Arsenale 21 (Torino) su quale fosse il nostro personaggio preferito.

Scelsi Paperino.
don
Avrei scritto Tiramolla sulla lettera. Era un personaggio che mi piaceva molto per la sua pigrizia (ma diventava riluttante alleato nelle imprese di Cucciolo e Beppe). Però Tiramolla nell’elenco (che comprendeva eroi come Sandokan e Nembo Kid) non c’era.
tir
Alla fine chi vinse?

Dopo il turno eliminatorio, gli ottavi di finale, i quarti ecc in finale arrivarono

  1. i Ragazzi del libro Cuore
  2. Procopio (che vinse), personaggio creato dal fumettista L. Landolfi per il settimanale Vittorioso

Mi sono sempre rifiutato di accettare quel risultato.

  • anche se il Vittorioso aveva una discreta tiratura non era all’altezza di Topolino (che in quegli anni stampava più di un milione di copie); L’Intrepido vendeva circa 700.000 copie la settimana e neanche Il Monello scherzava… possibile che un poliziotto italo-americano col naso a patata piacesse tanto?
  • ancora meno convincente il successo di Garrone, Derossi etc; anche ammettendo che decine di migliaia di maestre lavassero il cervello dei loro alunni tanto da far loro votare in tal senso, quanti voti potevano ottenere?
  • non venne comunicato il numero dei voti, ma io e tanti miei coetanei eravamo convinti che si trattasse di una bufala enorme; e continuo a pensarla così

pro

Published in: on giugno 17, 2016 at 11:09 PM  Comments (3)  
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Come ho fatto a vivere per 4 giorni senza computer? Beh, si può sopravvivere…

Venerdì scorso un malefico virus ha impedito al mio ferrovecchio di fare il suo lavoro.

Sabato mi sono affidato alle sapienti cure di GLOBAL STUDIO (che si sta attrezzando per i miracoli, ma ancora non li può fare) e martedì mattina era tutto a posto.

Ora, dopo la foto, citerò qualcosa di Essepuntato King a proposito della computerdipendenza.
studio
Visto dov’è GLOBAL STUDIO? Quello è l’angolo tra via Milazzo e via Fratelli Rosselli a Bologna.

E leggiamo cosa scrive S. King.

Premessa: il protagonista di 22.11.63 ha trovato una “buca del coniglio” che lo fa vivere per mesi nel 1958… e tutto sommato scopre che non era malaccio…

“avevo acquistato abbastanza distacco da rendermi conto di quant’ero diventato dipendente dal fottuto arnese: passavo ore a leggere stupidi allegati alle mail e visitare questo o quel sito web…”

Si può essere d’accordo o meno con la nostalgia del mio coetaneo del Maine per quegli anni lontani  (ricordo che King aveva 11 anni nel 1958 e questo spiega molte cose); ma per quello che mi riguarda io ho molto sentito la mancanza della connessione nel passato weekend.

Soprattutto perché ho perso giorni preziosi nel rispondere al quiz cinefilo di Trebalene, che ogni sabato pomeriggio dà alcuni indizi ai suoi lettori. Solo martedì, quindi, ho potuto esaminare il fotogramma di questa settimana e ho riconosciuto ONCE WERE WARRIORS (film neozelandese del 1994).

Mi fermo qui… ah, ve l’ho detto che l’equipe di GLOBAL STUDIO mi ha riparato il computer? Sì, l’avevo detto…
warriors

Published in: on giugno 16, 2016 at 9:33 am  Lascia un commento  
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premesso che le voci su PASOLINI come tema per l’Esame si fanno insistenti, racconto in questo postaccio di come la ballotta andò al cinema a vedere L’UOMO CHE VIDE L’INFINITO e di quali giudizi vennero espressi

Sabato pomeriggio al cinema Roma (via Fondazza). Siamo solo in 5 e la parte femminile della ballotta è in maggioranza.
uomo
Ne consegue che 3 sono stati i giudizi assolutamente positivi: “Com’è distinto Jeremy Irons!!! Com’è cariiino Dev Patel!!!” 

(un altro commento proveniente dall’altra metà del cielo era “che stronza la madre di lui!!!”, ma non lo pubblico perché questo è un postaccio non incline al turpiloquio)

Io e Mario eravamo in minoranza e non abbiamo insistito più di tanto nel sostenere che

  1. è senz’altro superiore alla media dei filmuzzi di questa fine di stagione… ma non esageriamo!
  2. più che un film per il grande schermo sembra girato per la tv: tanti primi piani e poche scene di massa (costano un casino… mostrare anche solo 5 minuti di guerra avrebbe gonfiato le spese più di tutto il resto)

Concludo con un emozionante primo piano dei sandali del protagonista e con la TRAMA ESSENZIALE (per questa volta niente spoiler!)
san
Madras 1900erotti. Ramanujan dimostra un genio matematico incredibile. Non ha mai preso un diploma, ma sono gli Dei dell’India (compreso quello con la faccia d’elefante) a suggerirgli tutto. Va a Cambridge (UK) e sbalordisce tutti. La giovanissima moglie crede di averlo perso, ma chissà… Intanto c’è la WW1 e Bertrand Russell (pacifista a oltranza) riesce a farsi cacciare dal Trinity College. Ma oggi, se volete entrare nella chiesa del College, passate davanti a una targa di lucente ottone dedicata a Russell. E se proseguite la visita fino alla Wren Library troverete, accanto alle Lettere di S. Paolo (non autografe) e agli scritti di I. Newton (autografi), i quaderni di Ramacomesiscrive.

Published in: on giugno 14, 2016 at 4:27 PM  Comments (2)  
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Un consiglio spassionato: non andate in vacanza a COLONIA DIGNIDAD

Ho classificato il film COLONIA (F. Gallenberger, 2015) nella categoria BAH (qualche lode, qualche infamia).

Non ho lo sbattimento di recensirlo. Dopo l’immagine, se proprio ci tenete, ne riassumo la trama.

Ma, più che valutare il film in sé, voglio divertirmi a immaginare cosa sarebbe venuto fuori se il regista fosse stato un altro, invece di questo Gallenhamburger.

  • il regista è Ch. Chaplin – C’è questo barbiere, perfetto sosia di Pinochet; evade dalla colonia e prende il posto del dittatore (caduto nello stagno mentre sparava alle anatre); in un veemente discorso alle sue truppe il barbiere convince tutti a credere nella democrazia e a ballare il tango (sì, lo so che il tango lo ballano in Argentina e che tra Cile e Argentina non corre buon sangue; ma al pubblico americanesco queste distinzioni non interessano)

colonia

    • il regista è M. Curtiz – Rick gestisce un locale notturno a Santiago e il suo cuore sanguina ancora da quando Hermione Granger (sua compagna di corso a Grifondoro) lo ha mollato per mettersi a fare la hostess; quando Hermione e il suo amichetto si mettono nei guai, lui li libera e li porta all’aereo; “devi fuggire subito, insieme a questo coglion a questo generoso combattente per la libertà! a rovesciare la dittatura basto io!!!” (il volo Santiago-Parabiago decolla mentre risuona la Marsigliese)

coln

  • il regista è G. Hamilton – James Bond viene informato che due sudditi di Sua Maestà sono rinchiusi nell’Isola dei Famosi (vabbé, Bruhl è tedesco ma non sottilizziamo); viene, spara e vince (l’ultimo a tirare le cuoia è il boss di fine livello, un certo Shaferstrudel che si stava innamorando anche lui della hostess); poi, tornando alla base, va a letto con Herm con Lena (o con Daniel? o con tutti e due? non ci sono più i Bond di una volta…)

colo

il regista è P. Jackson – Lei è un’elfa, Lui è un nano (piuttosto alto, rispetto alla media); sono catturati dal drago Smaug, che vuole mangiarli prima dello Spritz; corrono in loro soccorso Bilbo Baggins, Biancaneve e i 13 nani, Bard l’arciere, Galadriel di Lothorien, Elrond di Rivendell e Matteorenzi di Rignano; dopo una battaglia (che dura 3 ore e mezza) i buoni vincono e Lui regala l’Arkengemma a Lei (che la dimentica sul tram)
cos
E invece il film l’ha diretto Gallen-mit-Krauten; ne è venuto fuori un melodramma con un pizzico di erotismo (troppo soft, si lamenta Cannibal Kid).

TRAMA ESSENZIALE. ISSO è imprigionato da O’MALAMENTE in una nazicolonia. ISSA è disposta a qualsiasi cosa per salvare ISSO… e ci riesce. O’MALAMENTE fa la figura del nazipirla.

Tra famiglie alternative, sequestri di persona e violoncelliste in coma (ho detto COMA, non COMO!!!) si preparano novità nelle liste di BOOKLAND

Conclusi i tornei booklandeschi (con i risultati che potete leggere qui, qui e qui) tiro le somme e mollo le sottrazioni.

  • dalla lista RED (classi terze) tolgo IL SEGNO DEI QUATTRO di A. C. Doyle (è piaciuto poco ai lettori e niente alle lettrici)
  • al suo posto penso di scrivere IO NON HO PAURA di C. Ammaniti; ma sto considerando RESTA ANCHE DOMANI di G. Forman (proposta da alcune alunne delle scuole Zappa)
  • dalla lista GREEN (classi seconde) tolgo a malincuore IL BARONE RAMPANTE di I. Calvino; non piace ai lettori; ho già spiegato perché (7 anni fa)
  • al suo posto cosa metterò? alcune prof vogliono un ritorno ai classici: BAMBINI DI FARINA, ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE, IL PICCOLO PRINCIPE, IL LIBRO DELLA GIUNGLA ecc (bah.. timeo professores et classica proponentes)
  • dovessi decidere io, sceglierei STORIE DELL’ANNO MILLE di Guerra&Malerba; ma non lo stampano più… Invoco gli dei sùperi e ìnferi che governano il mondo dell’editoria perché quel piccolo capolavoro venga ristampato

ammaresta

Published in: on giugno 6, 2016 at 1:22 PM  Comments (2)  

Ciao, campione… (non so se preferisci essere chiamato Muhammad o Cassius; comunque sia, ti saluto come grandissimo campione)

Non so se nel paradiso islamico si organizzino incontri di boxe
alì
Nel caso contrario, Joe Louis ti inviterà certamente nel suo paradiso per un match molto amichevole.

Published in: on giugno 4, 2016 at 11:33 am  Lascia un commento  
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Finita la serie (22.11.63) tiro le somme (vi avverto che, nel comparare il linguaggio televisivo con la pagina scritta, SARO’ MOLTO NOIOSO)

Lunedì scorso mia moglie mi ha dato una grande prova d’amore.

C’era da scegliere tra la puntata finale della sua fiction preferita e la puntata finale di 22.11.63.

Abbiamo visto 22ecc e abbiamo registrato NON DIRLO AL MIO CAPO.
stp
Beh, la serie è finita. Che devo dire?

La storia (scritta da S. King) l‘ho già riassunta qui e non ho lo sbattimento di rifarlo. Non ho neanche lo sbattimento di elencare gli episodi che lasciano perplessi. Mi limito a citare un episodio cruciale.

LUI e LEI (coi tacchi alti) corrono come fondisti ben allenati attraverso il centro di Dallas…
dalla
…e gli spettatori si chiedono “perché Lui, che si è preso una cotta omerica per Lei, se la trascina dietro verso il Cattivo (Lee H. Oswald, armato del fucile più famoso della storia americana) esponendola a un rischio mortale?”

A domanda rispondo. Gli eroi nelle fiction televisive devono essere fighi, ben vestiti e ben pettinati.

E non possono avere difetti fisici.

Nel romanzo (capitolo 28) la situazione è molto diversa: Lui è stato pestato a sangue, zoppica e ansima; Lei gli procura una stampella; nello scontro finale col Cattivo, al quinto piano del Deposito libri, Lui riesce soltanto a distrarre Oswald, che sbaglia il colpo e viene riempito di piombo dai cecchini dell’FBI.

Guardate la foto. Lei è sempre ben vestita (nel romanzo è in jeans e senza tacchi) e perfettamente truccata. Anche quando (dopo lo scontro) si ritrova una macchia di sangue grande così nel torace è ancora bellissima, con i capelli in ordine e il rossetto senza una sbavatura. Perché?

Per la ragione sopra accennata.

Ai telespettatori interessa poco che le star sappiano recitare. Vogliono però che le auto siano pulite e senza un’ammaccatura e i vestiti siano appena usciti dal lavasecco. In tv l’estetica “Mulino Bianco” è essenziale.

Mentre nelle pagine di S. King il mondo, sia negli anni ’60 che oggi, è sporco, polveroso e puzzolente.
steph
E i suoi eroi non lo cambiano, questo mondo.

Al di sopra di noi, piccoli personaggi passeggeri, agiscono potentissimi dei. Di loro non sappiamo nulla, tranne che non somigliano a noi.

Published in: on giugno 2, 2016 at 10:49 PM  Lascia un commento  
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