(normalmente non parlo di politica, ma stavolta farò un’eccezione; ne riparliamo tra 7 anni)

Come eleggere un capo?

Nel corso della storia sono stati sperimentati vari metodi. Provo a riassumere.

  • Periodo Giurassico-Cretaceo, in cui il carnivoro più forte mangia gli altri maschi, si accoppia con le femmine e perpetua darwinianamente la specie
  • Periodo Mussolin-Salviniano, in cui un duce o aspirante tale entra nella caverna con una grossa clava dicendo “fate quello che dico o saranno botte!”
  • Periodo Mafioso, in cui un malavitoso diventato ricco assai riciclando i soldi dei suoi compari recita un discorsetto che comincia così “l’Italia è il paese che amo; qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti”
  • Periodo Mentanian-Vespiano, in cui tu prendi una matita e scrivi un nome su una scheda; l’elezione del capo dello stato può essere diretta (come usa negli USA, in Francia, in Argentina e tanti altri paesi) o indiretta (come in Italia, in Germania e in Grecia); in entrambi i casi si parla di metodo democratico.

Considerazione finale.

La DEMOCRAZIA non è perfetta. Non ha impedito l’ascesa di Hitler, né la condanna a morte di Socrate (il quale fu condannato democraticamente, da una giuria popolare, nella prima città al mondo ad usare quella parola)

Ma gli altri sistemi sono anche peggio! Se Mattarella non vi è simpatico pensate che al suo posto al Quirinale poteva esserci il malavitoso di cui sopra.
matt

Published in: on gennaio 31, 2022 at 11:46 am  Comments (3)  

balocchi e profumi

Ho perso il conto dei negozi, delle edicole e degli sportelli bancari che hanno chiuso nel mio quartiere.

In particolare sono tempi difficili per il settore cosmetici.
cosmet

Niente di strano, commenta mia moglie. Con questo clima di mascherine, burqa e simili chi ha più voglia di usare il rossetto, l’eyeliner, l’ombretto ecc?

Infatti. Perché da un po’ di tempo si respira un clima depresso che più depresso non si può.

Ve ne eravate accorti anche voi?

Published in: on gennaio 28, 2022 at 11:07 am  Comments (4)  

4 film per ricordare

Ci avviciniamo al 27 gennaio, GIORNATA DELLA MEMORIA.

Per me è una data molto importante. Come potete vedere qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui e qui

In diversi post mi sono chiesto (e ho chiesto) quale sia il film da vedere.

Se parliamo di qualità cinematografica SCHINDLER’S LIST è il migliore; ma dura più di 3 ore. Chi lo vuol vedere e non ha il dvd si può sintonizzare su IRIS alle 21 di giovedì.

In fatto di lunghezza non scherza neanche IL PIANISTA (2 ore e mezza). Bellissimo film (Oscar al regista Polanski e al protagonista Adrien Brody), ispirato a una storia vera (come era vera la storia raccontata da Spielberg) IL PIANISTA è stato trasmesso da RAI STORIA lunedì scorso.

TRAIN DE VIE è un brillante compromesso tra l’umorismo yiddish e l’ironia francese. La sorpresona finale impedisce di chiamarlo “commedia”. Trasmesso da Rai5 domenica scorsa.

Concludo con IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE che dura solo 91 minuti. Preparate i fazzoletti perché il finale è, più che commovente, straziante. Sarà trasmesso da SKY CINEMA (DUE) alle 10.35 di giovedì.
righevie
pianlist

Published in: on gennaio 25, 2022 at 3:08 PM  Comments (3)  

e se si svegliasse il Vesuvio?

Appartengo a quella categoria di settentrionali che ama Napoli.

Magari qualche battuta sull’inefficacia della polizia municipale e sulla raccolta differenziata qualche volta mi è sfuggita dalla tastiera. Nessuno è perfetto…

Ma ora, parlando di cose serie, mi spaventa il pensiero di cosa succederebbe nell’area vesuviana se il gigante scatenasse la sua furia.
vesev

La catastrofe sarebbe immensa.

E ve lo ricordate il romanzo LA NUBE PURPUREA di M.P. Shiel? Mi è tornato in mente leggendo dell’eruzione vulcanica di Tonga (che si trova esattamente nella zona dell’Oceano Pacifico dove, nel romanzo, comincia tutto).nube

Preferisco non pensarci troppo: perderei il sonno.

Meglio scherzarci sopra e chiedersi se l’eruzione avrebbe conseguenze importanti sull’elezione di Montecitorio.

Published in: on gennaio 21, 2022 at 12:09 am  Comments (8)  

Nuove norme per l’elezione del Presidente della Repubblica delle Banane

Dopo lunghe e delicate trattative, complicate dalla presenza di Chicco Mentana e di Bruno Vespa, la Conferenza dei Gruppi Parlamentari ha deciso di ritenere nulle le schede che

  • conterranno elementi che permettano di identificare l’elettore; ad esempio la scheda con il nome del candidato (un nome a caso, Berlusconi) seguito dall’IBAN dell’elettore
  • è altresì nulla la scritta OIVLIS INOCSULREB
  • anche la scritta NIPOTE DI MUBARAK invalida la scheda
  • idem la scritta “la sapete quella della mela che sa di figa?”
  • idem la scritta “Silvio rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale quando Craxi splendea negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi?”

(nessun candidato alla Presidenza è stato maltrattato nella stesura di questo post)

elezion

Published in: on gennaio 19, 2022 at 12:41 am  Comments (3)  

3 attori per Poirot

Ricordate il finale di ASSASSINIO SULL’ORIENT EXPRESS?

Un intirizzito Hercule Poirot (fa un freddo cane tra le montagne dei Balcani) presenta a Bouc, il capotreno, 2 soluzioni alternative

  1. l’assassinio è opera di un sicario della mafia americana che ha fatto tutto da solo e poi è scappato sotto una fittissima nevicata
  2. è stato un delitto molto più complicato e la mafia non c’entra nulla

Apro parentesi. Mi accorgo che do per scontato il nome della vittima e di quale orrendo crimine fosse macchiato. Davvero non lo sapete? Facciamo così: dopo le immagini finali riassumerò l’antefatto per i pochi che non conoscono il romanzo. Chiusa parentesi.

Ho già fatto un confronto tra le 3 versioni cinematografiche (1974, 2010, 2017), sulla bravura dei registi, sulla colonna sonora e sul cast
agat

Stavolta non darò voti. Voglio confrontare solo in che modo i 3 diversi Poirot valutano il diritto di privati cittadini a farsi giustizia con le proprie mani.

  • Nel 1974 un bonario Poirot (Albert Finney) smaschera i colpevoli in poche ore (ha capito subito che non c’è stato nessun sicario mafioso); c’è una gran tensione nel vagone ristorante, ma poi tutto si aggiusta; è chiaro che il capotreno non vuole la verità (sarebbe uno scandalo terribile!) e quando Poirot si congeda “il mio compito è terminato!” sa che tutto finirà a tarallucci e Champagne.
  • Nel 2010 l’attore è David Suchet. Non c’è più tanta indulgenza per gli assassini: “vi siete costituiti come tribunale, ma non ne avete alcun diritto!” Dopo aver sgranato a lungo il suo rosario e dopo un colloquio con Miss Debenham (che qui è Jessica Chastain, mentre 36 anni prima era Vanessa Redgrave) gli assassini, tremanti per il freddo e per la paura, capiscono che l’hanno sfangata
  • Nel 2017 il protagonista è Kenneth Branagh (anche regista). Poirot non è il solito vanesio ghiottone: è pieno di nevrosi (la gag delle cravatte raddrizzate!) e di dubbi. “Ho sempre creduto che l’uomo fosse razionale e civilizzato… ma la natura umana è perversa!”. Questa volta nelle mani di Branagh-Poirot non c’è un rosario, ma una pistola. Che uso ne verrà fatto? Ve lo dirò alla fine.

albertpoir chasti

TRAMA ESSENZIALE – Long Island 1930. Daisy Armstrong è rapita e uccisa da un fetentone italo-americano che si fa chiamare Ratchett.
nulldepp

Cinque anni dopo Ratchett viene ucciso da 12 coltellate in una cuccetta del treno internazionale Istanbul-Calais.

Un vero squadrone della morte lo aveva inseguito per tre continenti (America, Asia ed Europa) aspettando l’occasione perfetta.

Nello squadrone ci sono la nonna di Daisy, la zia di Daisy, il marito della zia, l’istitutrice, l’autista, un poliziotto, una cuoca, una cameriera, il padre della cameriera ecc; il loro motto è la miglior vendetta è la vendetta e (come compare Alfio) vendetta avranno.

Post scriptum. Che uso è stato fatto della pistola di 12 righe fa? (se non volete saperlo girate pagina!)
gun
Poirot porge l’arma a Linda Arden: “Testimonierò contro di voi, perciò sparatemi!” Lei, sopraffatta dal rimorso, gira la pistola contro di sé…

Clic. L’arma era scarica. Poirot, da quel son of mignott che è, voleva solo sperimentare la natura umana.

Published in: on gennaio 15, 2022 at 9:38 am  Comments (4)  

Con la FFP2 non ti conosco più…

Al supermercato incontro molti ex colleghi e molte ex colleghe.

Stamattina dalle parti della gastronomia ho incrociato Anna che insegnava inglese a Zola Predosa. Qui la vedo spesso.

Ciao! la saluto

Risponde con un cenno distratto. Credo che non mi abbia riconosciuto.

Ipotesi n° 1. Anch’io ho la faccia coperta dalla FFeccetera, perciò sono irriconoscibile
mask

Ipotesi n° 2. Ha la testa presa da chissà quali pensieri e non riesce a concentrarsi. Diciamolo sottovoce: ha qualche annetto più di me è meno giovane di me

Ipotesi n° 3. NON E’ ANNA e si può dedurre che l’Alzheimer riguardi me!

Comunque non ho insistito. Non avremmo niente da dirci. In questi tempi pandemici gli argomenti di conversazione sono ridotti a

  • le lettere dell’alfabeto greco (già non le sopportavo a scuola, figurati adesso)
  • il rincaro dei prezzi
  • speriamo che l’innominabile non sia eletto Presidente
  • chi è questa Drusilla Foer che andrà a Sanremo? ah, sì? Ciao core!
Published in: on gennaio 13, 2022 at 9:49 am  Comments (11)  

THE KING’S MAN – LE ORIGINI

Non sono il solo ad aver notato le molte analogie tra i film di J. Bond e i 3 di questa serie.

Ci sono da una parte i “buoni” contrapposti ai “cattivi” e destinati molto prevedibilmente a sconfiggerli.

Ma ora vi elenco le differenze:

  • LE DONNE – Nelle storie bondesche appaiono (per lo più in posizione orizzontale) giovani donne soggiogate da J. Bond (ve la ricordate Ursula Andress? e Hale Berry?) per non parlare di Judi Dench, grintosissima capa dei servizi segreti di Sua Maestà. Niente donne tra i King’s Men, tranne Valerie Pachner, che interpreta un personaggio secondario
  • I GIOVANI – Nel bondismo non c’è spazio per i giovani: solo dai 30 in su si può combattere il male. Infatti ricordo che nelle sale c’erano molti 30-40enni e pochissimi adolescenti. Tra i King’s Men c’è Conrad, interpretato da Harris Dickinson, che aveva 22 anni quando fu scelto per il ruolo e vi posso assicurare che è un ruolo importantissimo
  • LE LOCATIONS – Bond si muove tra grandi alberghi, casinò di lusso, ristoranti sovraccarichi di stelle Michelin. Molto diverso lo scenario dei Kingeccetera: i fangosi campi di battaglia della Grande Guerra, i campi di prigionia, le navi colate a picco dagli u-boot… Unica concessione al lusso: la sartoria di Savile Row
  • LA NAZIONALITA’ DEI CATTIVI – Mentre i nemici di Bond vengono dai quattro angoli del mondo (Goldfinger viene dalla Lettonia, Scaramanga da Cuba, e non mancano coreani, svedesi e il napoletano Largo) l’organizzazione che i King’s Men devono affrontare è prevalentemente russo-serba: Rasputin, Lenin, Gavrilo Princip e chi più ne ha più ne metta. C’è pero’ un’eccezione: il loro capo è inglese… ma non ditelo in giro, è un segreto!

bondagking

Published in: on gennaio 9, 2022 at 2:30 PM  Comments (5)  

Gavrilo, chi era costui?

Questa sera andremo a vedere THE KING’S MAN.

Potrebbe essere una piacevole sorpresa. Oppure una gran delusione.
man
Nell’attesa anticipo la TRAMA (niente spoiler, stavolta)

Anno 1914. La tensione tra le potenze (Russia, Germania, Regno Unito, USA…) è altissima. Può bastare un nulla per scatenare la guerra mondiale.

Nell’ombra agiscono 2 gruppi contrapposti

  • un’organizzazione segreta, guidata dal Pastore, farà di tutto perché la Guerra divampi e divampi presto
  • al contrario un’altra organizzazione (i King’s man) farà di tutto per evitarla

Per il momento non aggiungo altro.

Solo voglio dedicare qualche riga a un personaggio che nel film ha un ruolo importantissimo.
gavril

Gavrilo Princip è considerato un eroe dai nazionalisti serbi. Ma se ci spostiamo di qualche chilometro nel calderone balcanico e chiediamo un parere a un bosniaco o a un croato ci diranno che Gavrilo era un terrorista che col suo gesto omicida ha provocato un secolo di instabilità e di sofferenze.

Io sinceramente non so cosa pensare. Mi chiedo come verrà descritto nel film.

Published in: on gennaio 5, 2022 at 5:11 PM  Comments (11)  

Vorrei non averlo visto

Pensavo proprio di premiare TITANE come film peggiore del 2021.

Ma poi ho visto insieme a mia moglie HOUSE OF GUCCI
gucc

Forse il mio giudizio sarebbe più benevolo se lo classificassi come telenovela, invece di film drammatico. Ve lo ricordate ANCHE I RICCHI PIANGONO?
ricchi

Ville stratosferiche, limousine, gioielli enormi… e come riempitivo i dialoghi.

(aggiungo, tra i precedenti storici, DALLAS e DYNASTY)

Dispiace vedere Al Pacino tra gli interpreti. Cosa non si fa per un pugno di dollari…
gcci

Published in: on gennaio 5, 2022 at 8:46 am  Comments (5)