I governi Austro-Ungarici ci hanno rimproverati. “Chiudete i porti! O sbarreremo il confine del Brennero!”
Ma noi abbiamo pronte le contromisure. Richiamato il servizio il maresciallo Diaz.
I governi Austro-Ungarici ci hanno rimproverati. “Chiudete i porti! O sbarreremo il confine del Brennero!”
Ma noi abbiamo pronte le contromisure. Richiamato il servizio il maresciallo Diaz.
Assistevo a una puntata di Genius (l’avevo registrata dal canale National Geographic) insieme a un vecchio amico. A un certo punto ho fermato la registrazione e gli ho chiesto: Karl, perché non dedicano una serie anche a te?
A domanda ha risposto: Sono nato nel secolo sbagliato. Contemporaneo di Lincoln, Darwin, Nietzsche, Oscar Wilde, Garibaldi e tanti altri più glamourous di me… Fossi nato nel 1900 probabilmente sarei stato ucciso dalle SS (o da Stalin)… e invece sono morto banalmente nel mio letto.
Poi mi ha chiesto perché mi piacciono così poco le serie tv.
Tu sei nato nell’Ottocento. Io nel 1946, nel secolo del Cinema. Nel grande cinema parla la spettacolarità delle immagini: pensa all’attacco degli elicotteri in APOCALYPSE NOW, alla battaglia di Waterloo descritta da Bondarchuk, a Meryl Streep e Robert Redford nella cornice della MIA AFRICA. Nelle serie tv ci sono quasi solo primi piani: ad es. in GENIUS veniamo a sapere che ad Einstein hanno dato il Nobèl, ma la cerimonia non la vediamo!
Mio giovane amico (ha spiegato lui) è sempre una questione economica. In tv si devono contenere i costi! E le comparse costano, siano vestite da Re di Svezia o da accademici. E serie di questo tipo viste una volta non le rivedi più (salvo rare eccezioni). Mentre un film, se ha successo, è visto da centinaia di milioni di spettatori e poi rimbalza da una rassegna per cinefili a infiniti passaggi in televisione e al mercato dell’homevideo. Quindi si investono enormi capitali, si ricorre a costosissimi effetti speciali, si affitta la scalinata della Reggia di Caserta ecc. Però adesso ti prego: premi il tasto e fai ripartire la storia di Einstein. Voglio vedere se Mileva Maric gli concede il divorzio o se si rimettono insieme.
Nessun premio Nobèl è stato maltrattato nella stesura di questo post.
La settimana scorsa citavo il lapidario giudizio del rag. Fantozzi su un noto film e lo estendevo ad alcune frasi, libri, film ecc
Mia moglie ha osservato “non hai messo l’astrologia”
Vero, me l’ero dimenticata. Provvedo subito.
Già i saggi dell’antichità se ne facevano beffe. Fu osservato che nella stessa ora e nello stesso minuto erano nati Caio, Sempronia e Tizio e naturalmente avevano avuto caratteri diversissimi e storie altrettanto diverse.
Quanto alla balla che i nati sotto il segno di… sono così e cosà, qualcuno mi può spiegare cosa hanno in comune i sotto elencati nati sotto il segno dell’ariete?
J. Sebastian Bach
Charlie Chaplin
Adolf Hitler
Luigi Tenco
Lilli Gruber
Eugenio Scalfari
Nino Manfredi
Dario Fo
Alcide De Gasperi
Giacomo Casanova
Leonardo da Vinci
Vincent Van Gogh
Marlon Brando
Ugo Tognazzi
Lady Gagà
Eppure non c’è settimanale (compresi i supplementi sabatini di REPUBBLICA e CORRIERE DELLA SERA) che non abbia la sua rubrichetta dove si parla di ascendenti, cuspidi e Giove in quadratura, Mercurio in sestile, Marte in trigono…
N. B. Nessun astrologo è stato maltrattato nella stesura di questo post.
E’ successo sulla costa romagnola. Auto parcheggiata sotto il solleone, all’entrata del supermercato.
Ai passanti non sfugge che nell’auto c’è una neonata (poco più di un mese) che piange. Avvisano una commessa che accorre. Fortunatamente le portiere sono aperte.
Chi ha lasciato l’auto senza chiudere a chiave è decisamente ottimista sulla sorveglianza nei parcheggi.
Meglio così, comunque: non c’è stato bisogno di rompere un vetro. Cosa che avrei fatto senza pensarci su troppo se fossi stato lì.
Ma non è finita.
La commessa di cui sopra forse non ha una laurea, ma ha certamente buon senso. Porta subito la bimba al fresco (non nel senso del carcere, ma del supermarket). Quando lo Sconsiderato vede la pargoletta tra le braccia della commessa esplode in una serie di contumelie, pronunciando il nome di Troia invano.
Arriva la Polizia (RRI, reparto repressione idioti), denuncia per Abbandono di Minore lo Sconsiderato ed elogia la commessa.
Lo Sconsiderato per discolparsi afferma che contava di tornare al parcheggio entro pochi minuti.
Se fossi il suo avvocato (fortunatamente non lo sono) invocherei l’infermità mentale. Solo un Coglione con la C maiuscola può entrare in un supermarket in questa afosissima stagione quando si va nei supermercati a comprare una confezione di fazzolettini di carta (l’importante è rinfrescarsi) e pensare di uscirne in pochi minuti.
Risposta ovvia. Sono tutti in BN (e sono dei veri capolavori)
Con questo non voglio dire che non ci siano film a colori bellissimi.
Lungi da me sminuire i meriti di AVATAR, BINGO BONGO, I PIRATI DEI CARAIBI, QUEL GRAN PEZZO DELL’UBALDA, SCUSA MA TI CHIAMO AMORE, WONDER WOMAN, ZOOLANDER…
(io no parlo vostra bella lingua e accussì ho fatto tradurre mio mensaje da mio traduttore specializato)
Io piace italiani. Quando fate come we say you are OK.
Io piace molto Amanda story. The girl si è lasciata andare un po’ (siamo stati giovani anche io, ok?); voi fate finta di condanare, poi asolvete girl.
Not Guilty!
I liked it very much!
And now listen a me, italian friends! Mia daughter viene in holiday in Puglia con Jader, suo husband. Si lei perde patience and kill him… voi asolve her, ok?
So, lei happy e io mi tolgo dai coglions un genero figl ‘e ‘ntrocchia. Se po’ ffa?
X sta a 1 come A sta a B
X = ?
dove A è il compenso promesso al portiere del Milan (quasi 6.000.000 euro all’anno) e B l’ammontare del premio NOBEL (8.000.000 di korone svedesi, cioè meno di 1 milione di euro, spesso diviso tre 2 o più vincitori)
“Pierino, vieni qui che papà deve farti un discorso serio! Butta via quei libri che non servono a niente e impara a parare i rigori…”
Nel 1986, quando Rita Levi Montalcini venne premiata, i portieri erano pagati meno.
Ogni tanto Fantozzi si ribella e sbotta.
Perciò, e così rendo omaggio al caro Villaggio, sbotto anch’io ed elenco alcuni esempi di film, opere e frasi celebri, a mio modesto avviso sopravalutate/i
Tempo fa avevo celebrato le vite parallele di Omar Sharif e Paolo Villaggio, nati nello stesso anno alle due estremità del Mediterraneo.
E mi chiedevo se a Paolo spettasse la qualifica di grande attore (come spetta al suo coetaneo).
Ai posteri l’ardua sentenza. Sei stato un grande o un APEG, un Avresti Potuto Essere un Grande?
Direi che quando ti hanno diretto Fellini, Olmi, Lina Wertmuller ecc hai dato buona prova d’attore. Non altrettanto quando i registi erano Neri Parenti, Sergio Corbucci, Castellano&Pipolo ecc
E ora, asciugando una lacrima di commozione, ripubblico quel post.
Michael Chalhoub (che prese il nome arabo Omar Sharif dopo essersi convertito all’Islam) è nato ad Alessandria d’Egitto il 10 aprile 1932.
Paolo Villaggio non si è mai convertito a niente, ragion per cui non ha cambiato nome. E’ nato a Genova il 30 dicembre dello stesso anno.
Non cito tutte le interpretazioni di Omar. Ricordo solo i ruoli di
Tra i personaggi interpretati da Villaggio non si può ignorare Ugo rag. Fantozzi.
A Fantozzi, nell’arco di 10 film, è successo di tutto: si è fatto di cocaina per vincere una corsa ciclistica, è morto ed è tornato sulla terra, ha copulato (una sola volta) con la sig.na Silvani, è stato usato come parafulmine e ha fatto carriera (la Proprietà lo ha scelto come “uomo di paglia” per scaricare i propri misfatti) e (chi non lo ricorda?) ha dato un giudizio non favorevole sulla CORAZZATA KOTIOMKIN.
Ma non è stato solo Fantozzi, né Fracchia, né Paolo Coniglio (il disegnatore di SOGNI MOSTRUOSAMENTE PROIBITI) né altri ruoli comici.
Villaggio ha interpretato anche
Ve lo ricordate I SOLITI IGNOTI?
E ricordate Totò, nei panni del “maestro” specialista in casseforti agli arresti domiciliari?
Ecco, immaginate un remake intitolato IL CRIMINE NON VA IN PENSIONE, in cui il ruolo dell’esperto in casseforti è affidato a Mattioli.
Basta questo accostamento a illustrare la differenza tra i film di Monicelli&Co e il cinema italiesco di oggi.
Se poi volete approfondire il concetto e sapere come va a finire la storia oltrepassate le foto.
Per impersonare “la banda della terza età” sono stati scritturati Ivano Marescotti, Orso Maria Guerrini, Stefania Sandrelli, Gisella Sofio, Franco Nero ecc. Sono bravi, ma non basta mettere insieme un buon cast.
Allo stesso modo nel 1976 fu girato un film che riuniva alcune delle star più in vista dell’epoca. Ci vorrebbe un camion per trasportare le statuette dorate (oscar, golden globes ecc) vinti da Alec Guinness, Maggie Smith, David Niven, Peter Sellers, Peter Falk ecc; ma il risultato fu mediocre.
Comunque questo IL CRIMINE NON VA IN PENSIONE lo potete anche vedere, soprattutto se la sala è ben refrigerata.
TRAMA. Rubare ai ladri non è peccato. In base a questo antico principio una combriccola di ultra 70enni progetta di svuotare la cassaforte di una sala Bingo. A un certo punto devono desistere… eppure noi sappiamo da una scena iniziale che tutti i giornali parlano del Colpo al Bingo. Chi si è preso il malloppo? Beh, stavolta non ve lo voglio dire. Aspettatevi una bella sorpresa nell’ultima scena.