E’ proprio così. Menti fredde e crudeli seguono i miei blog per raccogliere informazioni sui terrestri (in vista della progettata invasione).
Ma d’ora in poi userò un linguaggio cifrato. Terque quaterque terque quaterque absit iniuria gurdulù (decodificate questo, alieni del cazzo!)
Se vorrete trovare un senso compiuto in questo post, leggetelo alla rovescia cancellando le parole corrispondenti ai numeri primi dal 5 in poi, esclusi quelli del logaritmo in base e del valore approssimato del pi greco.
Premesso ciò, ecco i film italiani che mi hanno dato più gioia nella stagione 2014/15
- IL RACCONTO DEI RACCONTI, scritto diretto e interpretato da William Shakespeare (che allora usava lo pseudonimo di Giambattista Basile e oggi si fa chiamare Matteo Garrone); “chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato… scurdammoce ‘o passato, simmo ‘e Napule, paisà!!!”
- MIA MADRE, film comico diretto e interpretato da Ch. Chaplin; esilarante la scena in cui Nerone (Beppe Grillo) strangola la madre Agrippina, mentre Nanni Moretti (realizzando il sogno della sua vita) impersona Gesù Cristo, chiedendo a S. Pietro “quo vadis sine umbrella?”
- IL GIOVANE FAVOLOSO, una grande interpretazione di L. Di Caprio (regia di Q. Tarantino); Leopardi sconfigge da solo l’esercito prussiano grazie alla pozione di Asterix, poi fugge in Sudamerica e soffia Anita al giovane Gary Baldi, il quale per il dolore cambia sesso e diventa Rosy Bindi
- IL RAGAZZO INVISIBILE – Non tutti sanno che Sergio Mattarella da ragazzo era un discolaccio: una volta, per sfuggire ai Carabinieri che lo inseguivano, si rifugiò nel castello di Hogwarts dove rubò il Mantello dell’invisibilità ed ebbe (ma non è del tutto certo) una storia con Raffaella Carrà
- SCUSATE SE ESISTO – Tratto da un’autobiografia di Dio (che avrebbe voluto dirigere il film, ma poi ha rinunciato, limitandosi a produrlo); Dio è interpretato da Paola Cortellesi, che se la cava bene (bravissima nella scena in cui crea le rane)
- ITALY IN A DAY – UN GIORNO DA ITALIANI – Conoscete uno stato in cui la capitale è amministrata da una cupola di mafiosi, dove il cap. Schettino non è ancora in galera, dove si dopano anche i bimbi nel Campionato degli asili e dove l’economia si basa sull’evasione fiscale? No, vero? Uno stato simile non esiste e viverci sarebbe un vero incubo!
- IL NOME DEL FIGLIO – Anapesto (il protagonista) si aggira per i bassifondi della città; cerca i suoi genitori per vendicarsi (ma si può dare un nome simile a un innocente?) e incontra una ragazza a cui è toccato di chiamarsi Drone; è subito amore… (se avranno una figlia come la chiameranno?)
- LATIN LOVER – C’era una volta
un gran puttanierun abile organizzatore di cene eleganti; andò in crisi quando si accorse che le suezoccoldolci amiche preferivano andare da Antonio Banderas che insegna a intingere il biscotto nel caffellatte.
Mi fermo qui: non voglio fornire altre preziose informazioni agli Alieni, mortacci loro.
Riprenderò l’argomento nel mese del poi dell’anno del mai.