La notizia dell’insulto ricevuto da questo cittadino italiano non ha bisogno di commenti.
Quiz storico di mezza estate
Chi ha pronunciato le seguenti parole?
Potevo fare di quest’aula sorda e grigia un bivacco di manipoli…
- Mussolini, davanti alla Camera dei Deputati, il 16 novembre 1922
- Grillo, rivolgendosi a un giornalista americano, il 27 luglio 2018

Che fai tu, luna, in ciel? Dimmi, che fai, silenziosa luna?
Dal Pleistocene in poi continui a suscitare le nostre emozioni, casta diva.
Abbiamo fatto di te una Dea, chiamandoti Artemide, Trivia, Diana e con tanti altri nomi.
Una Dea gentile e bizzarra, a volte piena altre nuova altre (come stanotte) rossa.
Mentre il dio Sole è maschile (Belenos, Aton, Apollo, Inti ecc): sempre uguale a se stesso, imperioso e qualche volta veramente stronzo.
Non ci provo neanche a elencare le poetesse e i poeti che si sono ispirati a te e ai tuoi misteri: Saffo, Catullo, Francesco d’Assisi, Leopardi, Ungaretti…
Scuotilancia ti chiama incostante (ROMEO AND JULIET, atto II, scena seconda) sempre per via delle fasi lunari che suscitano la curiosità del 1° personaggio di 2001 ODISSEA NELLO SPAZIO…
E anche S. Kubrick l’abbiamo omaggiato.

come qualmente ho scelto il film #1 della stagione 2017/18
Ci ho pensato bene.
In ballottaggio c’erano TSOW (di G. Del Toro) e TBOE,M (di M. McDonagh)
Tutti e due molto belli.
Ma il primo rientra troppo nello schema classico ISSO, ISSA e ‘O MALAMENTE.
Dove ISSO è l’eroe buono che sembra che non ce la fa, ma poi trionfa, ISSA è la donna intelligente e sfortunata che alla fine, dopo ripetute umiliazioni, trova l’Amore con la A maiuscolissima. ‘O MALAMENTE (in questo caso, il colonnello Strickland) è potentissimo, apparentemente invincibile, ma poi finisce col culo per aria.
Questo schema, il più usato al cinema dai tempi del muto, non funziona a Ebbing, Missouri. Che (detto tra noi) è un postaccio con notevoli analogie con Derry (Maine), la “città del male” creata da S. King.
Cominciamo da ISSA. Mildred è esasperata dalle sventure. Quando la povera Angela, nell’ultimo giorno della sua vita, le gridò “Vado a piedi alla festa! E magari mi violentano!!!” lei replicò “Spero proprio che lo facciano!”
Per non parlare del marito che la picchia di continuo e poi si mette con una 19enne…
Troverà l’amore Mildred? Ho paura di no. La possibilità che si metta con Dixon mi sembrano molto scarse (del tipo “Parma vincerà lo scudetto”): è vero che partono insieme per l’Idaho, ma lo fanno per uccidere un presunto stupratore (il quale concorre al titolo di ‘O MALAMENTE, ma sono in tanti a concorrere).
Eroi buoni ne vedo pochi, invece.
Lo sceriffo Willoughby (o come si scrive) non è un santo, ma almeno ha la forza morale di scrivere le 3 ultime lettere prima di spararsi.
Forse il personaggio più positivo è James, diversamente alto amico di Mildred, che le fornisce un alibi quando qualcuno vuol sapere chi ha incendiato la sede della polizia (quando Mildred si incazza, si incazza).
Infine, parliamo di Jason Dixon. All’inizio della storia è uno STRONZO con tutte maiuscole. Talmente stronzo (scusate il linguaggio stilnovistico) che lo buttano fuori dalla polizia.
Qualcosa cambia in lui quando legge la lettera inviatagli dallo sceriffo suicida. Decide, adesso che non è più poliziotto, di indagare in proprio e raccoglie sotto le unghie un campione del DNA di un sospetto, rischiando di morire (il sospetto è uno che mena di brutto, è più alto di Jason e Jason è appena uscito dal reparto ustionati).
Insomma, tutti possono migliorare: questo è il messaggio di un film che non dimenticherò.
Ripeto: non racconta favole edificanti. Ma a me ha fatto bene.

Come distruggere un capolavoro
Nel post precedente ho brontolato su come la political correctness porti a cancellare (per ora solo dai murales) i classici della letteratura.
Mi fa molto piacere che Pierluigi Battista la pensi come me.
Ma adesso lasciatemi divertire, immaginando di essere anch’io politically correct e di arricciare il naso davanti a OMBRE ROSSE (1939)
“Vergogna! gli apaches sono descritti come sanguinari selvaggi brutti sporchi e cattivi. Talmente cattivi che Lucy Mallory preferisce la pallottola di Hatfield alla prospettiva di essere violentata da quelle belve!”
“Questo è razzismo! Peggio ancora: gli Apaches vivevano sul confine messicano!”
“Questa storia dunque è sfruttabile da Trump per connotare negativamente tutti quelli che traversano quel confine!”
“Quanto al protagonista, Ringo Kid, che diritto ha di farsi giustizia da solo? Dovrebbe far arrestare i fratelli Plummer dallo sceriffo di Lordsburg e testimoniare contro di loro in tribunale!”
“E invece no! Tira fuori le sue colt e li fa secchi! Non vuole giustizia, vuole vendetta!”
“D’altra parte quasi tutti i western, da Ford a Leone e a Tarantino, sono una glorificazione delle armi da fuoco! E’ evidente l’influenza della lobby delle fabbriche di armi…”
Mi fermo qui, perché se dovessi analizzare in questa ottica PANE, AMORE E… (dove Tina Pica istiga Lea Padovani a trasformarsi da austera pianista a profumatissima seduttrice) non finirei più.
Conclusione: il mondo del cinema è più libero e tollerante di quello della letteratura; se all’università di Manchester ci sono corsi di cinema sicuramente lì sono meno rigidi…

IF censurato
IF non è la migliore tra le poesie di Kipling
Per me la migliore è Gunga Din, in cui il protagonista (indiano) muore eroicamente (non era tanto razzista, dunque, il vecchio Kipling).
Premesso ciò, la scelta di alcuni studenti di Manchester di cancellare IF dal muro su cui era stata trascritta mi sembra superficiale e pericolosa.
Pensiamoci bene. Chi ha il diritto di censurare i poeti? Se volessimo valutare l’eticità di Shakespeare con i criteri contemporanei molte pagine verrebbero sforbiciate.
- Amleto, tanto per citarne uno, non si comporta bene. Nevroticamente misogino, provoca la pazzia di Ofelia, impedisce alla regina Gertrude di vivere serenamente la sua sessualità; ma soprattutto, invece di ripetere la massima moderna “non voglio vendetta, voglio giustizia”, scatena un’interminabile catena di omicidi (e non ha neanche prove certissime dell’assassinio di suo padre…)
- e di Calibano vogliamo parlare? Se Prospero, il demiurgo della TEMPESTA, è così potente perché non educa il povero selvaggio e lo fa diventare un gentleman? e magari gli procura una Calibana?
Cari studenti di Manchester, datemi retta: ogni pensiero e ogni scritto va contestualizzato.
In caso contrario non si salva nessuno.
Non si salva Milton: intollerante (celebra la strage dei Filistei compiuta da quel bruto di Sansone), omofobo, collabora con il regime autoritario di Cromwell…
Non si salva De Foe: perché Robinson insiste nell’insegnare l’inglese a Venerdì, invece di imparare lui la lingua locale? Questo è colonialismo!
Non si salvano Walter Scott, Dickens, Bernard Shaw ecc.
Mi fermo qui. Mi è venuto in mente che, in base ai criteri manchesteriani, anche i capolavori del cinema potrebbero essere censurati.
Potrei lavorarci sopra.
Buon luglio a tutte/i.

Che il CAMPO sia con te! (ovvero, quali Dei sono invocati nel Paese dei Cachi?)
Anche i filmetti più scemi possono far riflettere.
Esempio.
IO C’E vale poco e non fa neanche ridere (a meno che una suora che grida CORNUTO!!!!!! al protagonista sia il vostro ideale di comicità).
Tuttavia induce a chiedersi quale sia la religione più praticata tra noi.
In Italia alcuni (non tantissimi) prendono sul serio Gesù Cristo e le sue parole “Avevo fame e mi avete dato da mangiare. Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo dei miei fratelli, l’avete fatto a me!”
Per il resto possiamo dirci politeisti.
Nel nostro olimpo convivono Dei maggiori e minori. Ne elenco 3, attualmente in vetta alla hit-parade.
- il WI-FI, religione recente ma in rapida ascesa; i suoi devoti anelano al dono mistico della CONNESSIONE mediante oggetti sacri di forma rettangolare e, quando si incontrano, si scambiano le formule rituali “il Campo sia con te!” o “scarica l’app!”
- la TELEVISIONE è una dea potentissima; come la Circe omerica trasforma chi l’avvicina troppo in animale: pecora, maiale, bradipo, pollo…; il suo culto venne diffuso dai santi apostoli Baudo, Bongiorno, Carrà, Fazio, Maurizio Costanzo, Cristina D’Avena, Topogigio…
- il più amato tra gli Dei (in my opinion) ha molti nomi: SUPERENAL8, GRATTA&VINCI, SLOTMACHINE, BINGO ecc, ma principalmente viene invocato come BEATO CULO, dal nome della parte anatomica che simboleggia la Fortuna

A proposito della saga potteresca… (vi avviso: il postaccio che state per leggere contiene informazioni imbarazzanti su di me)
Ho già raccontato cosa ho capito del successo mondiale dei romanzi di J.K.Rowling (e conseguentemente dei film che ne sono derivati).

Ieri sera dopo cena abbiamo rivisto VICTORIA E ABDUL
Questo mese la ballotta cinefila non frequenta più la Rotonda sul Pane (di cui si acclude la foto) a favore del centro commerciale Gran Reno.
Motivo di tale strategia è la vicinanza (poche decine di metri) tra il ristorante e le sedie del cinema all’aperto.
Ieri il film era VICTORIA E ABDUL, un delizioso film inglese del 2017.
L’avevo citato (scherzosamente) qui
Ma vale la pena riassumerne la TRAMA
Tristi sono gli ultimi anni di Vittoria, regina e imperatrice. Malandata di salute (càpita, se hai passato gli 80) e circondata da persone sgradevoli, primo dei quali il primogenito che non vede l’ora di sotterrarla.
Ma il giovane Abdul Karim (proveniente dall’Uttar Pradesh) le dà conforto con la sua gentilezza e le sue massime morali.
La corte britannica si schiera contro Abdul (è musulmano!!!) e la Regina deve usare tutto il suo potere per difenderlo. Morta lei, naturalmente, l’intruso è scaraventato in India senza tanti complimenti.
COMMENTO
Ispirato (con qualche libertà) a fatti reali, il film parla del passato ma guarda il presente.
Al posto della regina Vittoria oggi c’è Elisabetta II, al posto del carismatico consigliere musulmano ci sono milioni di pakistani, bengalesi, nigeriani ecc che studiano e lavorano nel Regno Unito (e in Canadà e Australia).
Sadiq Khan, tanto per dirne uno, è il sindaco di Londra.

Come previsto da Vincenzo i dinosauri hanno sorpassato il gatto in tangenziale (alla ferale notizia seguono alcune considerazioni sui sequels e su Checco Zalone)
Gli incassi del uikend confermano quanto scrivevo qui e qui
Nessun film italiesco compare tra i top ten.
Scivolato il gatto in undicesima posizione mi chiedo
- perché i sequels (storie che riciclano più o meno stancamente i personaggi dei film precedenti) piacciano tanto sia a livello mondiale sia qui da noi
- perché i nostri produttori non ne facciano più; bisogna tornare indietro di 40 anni (AMICI MIEI, AMICI MIEI-ATTO II ecc) per ricordarne qualcuno ben fatto; venga steso un pietoso velo sui muccineschi L’ULTIMO BACIO e BACIAMI ANCORA
- perché Checco Zalone non sequeli mai
Punto primo: la pigrizia mentale degli spettatori
Ci sarà un altro film con J. Bond: sempre le stesse trame, gli stessi schemi… Non so quale attore sarà Bond nel 2050, ma prevedo che sarà sempre maschio, bianco, magro ed elegante; le possibilità di vedere un bond donna o un bond trippone sono molto esigue.
La fila davanti alla cassa, quindi, sarà lunga. Molto più lunga di quella per TRE MANIFESTI A EBBING, così poco convenzionale (non c’è una netta distinzione tra “buoni” e “cattivi” e non sapremo mai chi ha ucciso Angela Hayes)
Ogni tanto c’è l’eccezione che conferma la regola. Chi ha realizzato TITANIC (1997) forse non sperava di incassare tanto e anche FROZEN (2013) è stato un successo inaspettato.
Ma in genere il pubblico (di qua e di là dell’Oceano) corre a vedere le zuppe tradizionali: supereroi, pirati, dinosauri, guerre stellari, fastfuriosi, scimmieguerriere, indianagions eccetera
Punto secondo: il cinema italiano è pieno di gente litigiosa
Non ricordo più chi ha detto che girare un film è come guidare in battaglia un esercito di mercenari. Occorre un condottiero di polso (il produttore) capace di mantenere la disciplina e di rischiare il tutto per tutto.
Ai produttori italieschi, quando non si chiamano Angelo Rizzoli (realizzare la serie di DON CAMILLO non fu uno scherzo) o Dino De Laurentiis (che coraggiosamente puntò su Sordi “tragico”: LA GRANDE GUERRA, TUTTI A CASA, LO SCOPONE SCIENTIFICO) manca quel polso.
Anche perché da noi attrici e attori sono difficili da gestire. Gelosie, bizze, liti, “io con quella lì non voglio più lavorare!” ecc.
Naturalmente anche qui ci sono eccezioni. Vittorio Gassman, pur dotato di una personalità fortissima, era talmente professionale da accettare qualsiasi regista e qualsiasi cast (ha girato con tutti, da Mastroianni a Sandra Milo). Ma di Gassman non ne fabbricano più.
Quale produttore, premesso ciò, proseguirebbe la guerra dopo i continui ammutinamenti della truppa? Magari girando due episodi contemporaneamente come capitò nella Terra di Mezzo nel 2002 o come si sta facendo ora sul pianeta Pandora?
Punto terzo: Zalone è un alieno?
Probabilmente sì (è comunque dotato di eccezionali superpoteri)
Perché non sequela?
Gli piace cambiare. In CADO DALLE NUBI viaggiava dalla Puglia a Milano e viceversa; in SOLE A CATINELLE il tragitto era Veneto-Molise-Portofino-Veneto; in QUO VADO? ci si spostava dalle Svalbard al centro dell’Africa.
Prevedo che il prossimo film (IL DIVINO CURRICULUM) sarà ambientato nei gironi dell’Inferno.
