LA RAGAZZA FANTASMA (Twenties girl)

Non male. Scritto da Madeleine Wickham (nota con lo pseudonimo di Sophie Kinsella) questo romanzo è divertente e avvincente.

C’è naturalmente qualche difetto, ma ve ne parlerò alla fine. In cauda venenum.

Lara (27enne londinese piena di guai) è allergica alle riunioni di famiglia e in particolare ai funerali. “A volte penso che staremmo meglio se fossimo semi di soffione: niente famiglia, niente storia, liberi di volare nel mondo, ciascuno nel proprio batuffolo di lanugine…”

Ma al funerale della prozia Sadie avviene la svolta della sua vita. Le appare (e appare solo a lei) il fantasma di Sadie; non una ultracentenaria,  ma una 24enne piuttosto disinibita. Sadie insegna molte cose a Lara: come si aprono le ostriche con la forchetta, come vestirsi sexy, come diventare il centro dell’attenzione in una cena mondana… E (last but not least) le fa conoscere Mister Cipiglio Americano, l’equivalente moderno di Mr. Darcy (se avete presente Orgoglio e Pregiudizio avete già capito come va a finire).

In sostanza, LA RAGAZZA FANTASMA è un misto di

  • mistery story (Sadie è stata assassinata? Perchè lo zio Billy le ha rubato una collana di perle di vetro?)
  • romanzo “harmony” (“non so se sono io a baciare lui o lui me, ma d’un tratto siamo stretti l’uno all’altra e ci divoriamo a vicenda”)
  • romanzo alla P. G. Woodehouse, dove c’è sempre una vecchietta terribile e un maggiordomo più furbo del demonio.

E i difetti?

1. Un’insistenza eccessiva nella descrizione degli abiti. Sadie (pur essendo un fantasma) cambia look a ogni apparizione e l’autrice vuole farcelo sapere. Di conseguenza il romanzo sfiora le 400 pagine. Mi chiedo come avrebbe sfruttato il tema “fantasma di famiglia” Amelie Nothomb, generalmente concisissima.

2. Un uso massiccio di aggettivi (sempre secondo me): la limousine è lussuosa, la scalinata è bianchissima, lo champagne è delizioso ecc. Ma è una caratteristica della narrativa femminile: anche Jane Austen scialava in aggettivi, anzi (adesso che ci penso) anche la Nothomb ogni tanto…

In definitiva, tanto di cappello alla signora Wickham (alias Kinsella); magari fossi capace io di scrivere così….

E se la prossima estate andrò in Inghilterra (come spero) spero proprio di trovare la tomba di SADIE LANCASTER (1904-2009). Le porterò dei fiori.