Kevin Kline, un attore con i baffi (e anche senza) – post dell’ottobre 2014

Trascuro da troppo tempo la gallery degli attori (l’ultima volta è stata il 10 febbraio, ricordate?).

Rimedio oggi con un mio coetaneo, a cui darò subito la parola (se dice delle cazzate, la responsabilità è sua).

Tra pochi giorni toccherà a un’attrice che mi ha sempre attizzat che ha sempre attirato la mia attenzione.ricc

E ora, Kevin, tocca a te.

-Sono onorato di essere qui, cari italiani. Io amo l’Italia. Sono stato un italoamericano in un film, dove non ho vinto l’Oscar.

A proposito di Oscar, ricordate in quale, tra i tanti film che mi hanno visto protagonista o comprimario, sono stato premiato?

Vi rinfresco la memoria:

UN PESCE DI NOME WANDA (Charles Crichton, 1988) Sono un criminale spietato, serial killer di pesci. L’Oscar che mi hanno dato era più che meritato, non vi pare?

TI AMERO’… FINO AD AMMAZZARTI (Lawrence Kasdan, 1990) Sono un marito infedele. Sopravvivo alla vendetta della moglie, pur imbottito di veleno e di pallottole. E la perdono: che bello l’amore!!! Non ricordo se vi ho detto che ho vinto un oscar…

BOLLE DI SAPONE (Michael Hoffman, 1991) – Sono un attore rotolato molto in basso. Ma il destino mi riserva una clamorosa occasione (televisiva) di rifarmi. Meritavo l’Oscar, credetemi.

DAVE – PRESIDENTE PER UN GIORNO (Ivan Reitman, 1993) – Sono il sosia di un Presidente puttaniere (erano gli anni di Clinton). Riesco a ingannare molti, ma non la first lady: “Sei troppo buono e gentile… non sei lui”. La modestia mi impedisce di indicare quale premio meritavo di vincere…

FRENCH KISS (Lawrence Kasdan, 1995) – Sono un furfante francese. Simpatico, ma furfante. Non voglio dirvi come finisce tra Meg Ryan e me. Vi dico solo che sono bravissimo e meritavo il premio… come si chiama quel premio?

IN & OUT (Frank Oz, 1997) – Sto per sposarmi. Tom Selleck mi bacia sulla bocca. Al momento di dire sì, mi volto verso la promessa sposa e le dico “Sono gay”. In Italia sarebbe finita a colpi di lupara, ma negli USA non si usa. Ancora oggi mi chiedo: non mi hanno l’Oscar per omofobia? gay

IL CLUB DEGLI IMPERATORI (Michael Hoffman, 2002) – Sono un prof di storia antica e faccio una grande scoperta: se uno stronzo diventa senatore degli Stati Uniti la sua stronzaggine si esalta. A parte ciò, meritavo un premio… ma qualche senatore si è messo in mezzo…

RADIO AMERICA (Robert Altman, 2006) – Lavoro in una radio del Minnesota e ci provo con tutte, anche con l’Angelo della Morte (ma lei non ci sta). La mia caricatura di Bogart non è piaciuta a tutti, tanto è vero che non mi hanno dato l’Oscar altman

UN PERFETTO GENTILUOMO (Shari Springer Berman, 2011) – Sono un intellettuale pieno di tic e conosco molte tecniche per vivere senza lavorare. Ad esempio so intrattenere facoltose matrone (John Turturro mi fa una pippa).
kine
Forse questo non è il mio miglior film.

Non è abbastanza crudele come UN PESCE DI NOME WANDA.

Film per il quale (forse l’ho già detto) ho vinto l’Oscar.

Published in: on agosto 6, 2021 at 1:09 PM  Comments (1)  
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Happy Birthday, Scarlett!!!! (sei ancora giovane, prima o poi l’Oscar lo danno anche a te)

Finora nemmeno un oscar!!! 

Eppure non sei una bella oca. Hai talento! (almeno io la penso così)

Comunque sei in buona compagnia. Marilyn Monroe, Greta Garbo, Rita Hayworth, Marlene Dietrich, Catherine Deneuve, Ava Gardner e Sigourney Weaver messe insieme totalizzano ZERO OSCAR.

Dopo l’immagine elencherò i film in cui mi sei piaciuta di più. Agli eventuali commentatori di questo postaccio il compito di aggiungere altri titoli.
perl

  • LOST IN TRANSLATION (2003; Charlotte è a Tokyo, dove incontra un attore sul viale del tramonto; lei è sposata con un coglione… chi si contenta gode? no, credo proprio di no!)
  • LA RAGAZZA CON L’ORECCHINO DI PERLA (2003; Griet è una servetta in casa Vermeer, che la ritrae in un quadro giustamente famoso; la signora Vermeer non apprezza, chissà perché…)
  • LE SEDUTTRICI (2004; Meg è ad Amalfi, in vacanza col ricchissimo marito; sospetta che detto marito faccia il cretino con una fatalona, ma alla fine scopre che… lo sapete già, vero?)
  • IN GOOD COMPANY (2004; Alex è la figlia del protagonista, un dirigente di alto livello che dall’oggi al domani viene scavalcato nella gerarchia aziendale per decisione del Megadirettoregalattico -interpretato da Malcolm McDowell, che dai tempi di Arancia Meccanica ha fatto molta carriera-)
  • THE ISLAND (2005; Jordan Due Delta è un clone -ma nessuno glielo dice- di una top model che si chiama Sarah Jordan; ne ho parlato giovedì scorso)
  • MATCH POINT (2005; Nola è un’attrice americana, al cui fascino è difficile resistere; rimasta incinta dell’ex tennista Chris, gli chiede di divorziare dalla moglie; non aspettatevi il lieto fine)
  • SCOOP (2006; Sondra vuol diventare una grande reporter e le capita un caso incredibile; alla fine le sarà utilissimo essere una brava nuotatrice)
  • THE PRESTIGE (2006; Olivia lavora per il Magoricco e cerca di scoprire i segreti del Magopovero; con chi andrà a letto? 1 con il Magoricco, 2 col Magopovero, x con tutti e due)
  • L’ALTRA DONNA DEL RE (2008; Maria Bolena, sorella di Anna, diventa l’amante di Enrico lo Sporcaccione; alla fine ha ancora la testa sul collo; come nei 3 film precedenti, l’azione si svolge a Londra)
  • VICKY CRISTINA BARCELONA (2008; questa volta non siamo a Londra; Cristina è una turista americana perennemente insoddisfatta; se non le bastano Bardem e il vino tinto temo che non abbia molte speranze)
  • LA VERITA’ E’ CHE NON GLI PIACI ABBASTANZA (2009; Anna è un’insegnante di yoga alquanto disinibita; perché non ti danno mai l’Oscar, Scarlett? è che non gli piaci abbastanza…)
  • THE AVENGERS (2012; interpreta Natasha, la Vedova Nera; non è la miglior interpretazione della tua vita, Scarlett, ma è la meglio pagata; è il mercato, bellezza…)
  • HITCHCOCK (2013; Janet Leigh è scelta dal Maestro della Suspence come protagonista di PSYCHO, quella che viene pugnalata nella doccia; lo scherzo che Hitch fa a Janet al termine delle riprese è davvero pesante)
  • AVE, CESARE! (2016; DeeAnna è una star nella Hollywood degli anni 50; a quell’epoca una gravidanza -senza sapere esattamente chi fosse il padre- era scandalosa; ma si trova sempre il rimedio)
  • JOJO RABBIT (2019; Rosie, berlinese, è antinazista per molti motivi e nasconde un’adolescente ebrea in casa; nel 1945 finirà impiccata in piazza davanti agli occhi del figlio)

charlottscoopsorrentojojo

my name is Zellweger, Renée Zellweger

Se non l’avete già visto vi segnalo JUDY che andrà in onda domenica sera. Canale SKY CINEMA 2.

Non è un capolavoro assoluto, secondo me, ma l’interpretazione della Zellweger basta da sola a scatenare l’applauso. Anche i giurati dell’Academy decisero così.

Intanto ripubblico, con doverose aggiunte, il post del 2012 in cui chiedevo ai miei followers di scegliere quale interpretazione di RZ fosse piaciuta di più.

(rileggendola mi accorgo di essere stato un po’ frettoloso; ma, sapete, aspettavamo la fine del mondo…)

Artista molto versatile. Renée sa cantare e ballare (è stata un’eccellente ginnasta da giovane) e si impegna sia nella commedia che nel dramma. Da un po’ di tempo non le affidano ruoli veramente importanti.

Ma ho sentito dire che è in cantiere un Bridgetgions 3 (Renée sarà contesa ancora una volta tra i quasisessantenni Colin e Hugh?) E adesso vediamo chi la vota in

  • JERRY MAGUIRE (1996; Dorothy è la giovane segretaria di Jerry, procuratore sportivo che rischia di fallire perché troppo idealista; happy end)
  • BETTY LOVE (2000; Betty si ritrova vedova dopo meno di un quarto d’ora e alla fine la troviamo in un bar di Trastevere dove si diverte un mondo ad ascoltare se stessa doppiata in italiano)
  • IL DIARIO DI BRIDGET JONES (2001; Bridget si sente insicura e poco ammirata, ma poi arriva mr. Darcy; nomination all’oscar)
  • CHICAGO (2002; Roxie uccide l’amante, viene difesa in un processo grottesco da un cinico avvocato e conclude come stella dello showbiz; nomination all’oscar)
  • COLD MOUNTAIN (2003; Rubynon nipote di Mubarak– si tira su le maniche per aiutare un’amica in difficoltà; premio OSCAR)
  • CHE PASTICCIO, BRIDGET JONES (2004; Bridget impara a sue spese che se vai in Thailandia e qualche “amico” ti affida un souvenir da mettere nella TUA valigia è difficile che dentro ci sia il borotalco)
  • MISS POTTER (2006; Beatrix Potternon parente di Harry– litiga con la famiglia, diventa scrittrice e soprattutto illustratrice di successo, si impegna per la salvaguardia dell’ambiente del Lake Discrict e sposa il suo avvocato)
  • IN AMORE NIENTE REGOLE (2008; Lexieniente a che fare con un cane scozzese dal pelo lungo– è una giornalista che indaga negli anni Venti su un famoso campione del football americano; alla fine se ne va in motocicletta con G. Clooney)
  • CASE 39 (2009; Emily, assistente sociale, è nei guai fino al collo; ha ottenuto dal tribunale l’affidamento di Lilith, bambina di 10 anni, che sembra un angioletto…)
  • BRIDGET JONES’S BABY (2016; Bridget, a 43 anni, aspetta un bimbo! solo nell’ultimissima scena saprà chi è il papà)

E adesso è arrivata Judy.

Credete a me. E’ un Oscar strameritato. La sua interpretazione migliore, direi.

zellcoldchicago

Published in: on agosto 8, 2020 at 8:27 am  Comments (14)  
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SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ETA’ (che fa rima con BAH!)

Questo mese il film parodiato da Stefano Disegni è… sì, quello scritto sopra.

L’avevo visto a fine ottobre, ma l’avevo rimosso (mi capita spesso quando il film vale poco; e poi in questa stagione sono più pigro del solito)

Vederlo spernacchiato sul paginone di CIAK me lo ha fatto tornare in mente.

Dopo l’immagine lo riassumo, prometto. Ma d’ora in poi recensirò solo i film al di sopra del Bah (ce ne sono e ne usciranno presto altri)
juliet

Vi presento i 4 protagonisti, partendo da sinistra.

  • Daniel Auteuil (anche regista; anni 68) – come attore se la cava bene, tutto sommato; come regista no
  • Sandrine Kiberlain (non si dice l’età delle signore… diciamo che i 50 li ha passati) – brava nella parte non facile della moglie un po’ sfiorita
  • Adriana Ugarte (33 anni; si può dire?) – il protagonista sogna di compiere l’adulterio perfetto; nelle sequenze oniriche fa a meno dei vestiti, nelle sequenze “reali” è vestita; complessivamente non è una grande attrice
  • Gerard Depardieu (69 anni) – è sempre più spento, dispiace dirlo; aveva davvero bisogno di girare un filmetto come questo? sarà che il prezzo della benzina è aumentato e il buon Gerard deve fare il pieno?

In sintesi, non è un film da Oscar. Noi italieschi che ci lamentiamo giustamente della crisi della commedia all’italiana possiamo consolarci. “Mal comune mezzo fiasco” (no, non era così…)

Nessun francese di mezza età è stato maltrattato durante la stesura di questo post

Published in: on dicembre 5, 2018 at 9:55 am  Comments (2)  
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Uncle Scrooge in Little Boston (Ca)

IL PETROLIERE (There will be blood)

Non riesco a rivedere il protagonista del film (interpretato dal segaligno Daniel Day-Lewis, che ha beccato un Oscar per questa performance) senza pensare al personaggio dei fumetti, in eterna competizione con la Banda Bassotti e con Rockerduck.

Al posto dell’oro del Klondike c’è il petrolio di Little Boston (California). Al posto di Rockerduck c’è la Standard Oil (la “Esso”).

Ma questo ” petroliere” è un Paperone VERAMENTE cattivo: è un BASTARDO AL CUBO dalle mani insanguinate, ipocrita e vendicativo, che sfrutta cinicamente la faccia pulita del figlio adottivo (sintesi di Paperino, Qui, Quo e Qua) per fregare i contadini e il pastore Eli.

E il sangue che scorre nel titolo originale è appunto quello di Eli, rovinato dalla crisi del 1929 e ucciso nel tremendo finale dal Petroliere, ormai stramiliardario.

Sangue che nei fumetti non c’è. Ma c’è nella realtà del capitalismo.

Eccome se c’è.

P.S. Se qualcuno vi chiede da dove viene il tema del film, la parola d’ordine è Brahms…

Published in: on aprile 14, 2018 at 10:42 PM  Comments (6)  
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un film che tutti i bloggers dovrebbero vedere…

…soprattutto i principianti come me.

Adesso vi trascrivo la TRAMA ESSENZIALE e poi vi motivo la mia affermazione.

Negli anni ’50 a Parigi un’americana (Meryl Streep, da Oscar) imparò così bene a cucinare alla francese che scrisse un librone di ricette. Grande successo. Cinquanta anni dopo una sposina un po’ frustrata a New York sfida se stessa a realizzare tutte quelle ricette (oltre 500) nell’arco di un anno, descrivendo quotidianamente in un blog i combattimenti (a volte disastrosi) ingaggiati nella sua piccola cucina con padelle, aragoste e panetti di burro. GRANDE SUCCESSO ANCHE PER LEI.

A prescindere dal contenuto culinario, viene descritto molto bene il debutto di una blogger.

  • E’ il marito a consigliarla: “sei stata una promettente scrittrice, riuscirai certamente a descrivere quello che provi…”
  • All’inizio Julie (interpretata da Amy Adams) è scettica: “non mi leggerà nessuno”
  • Infatti passano molti giorni prima che arrivi il primo commento; è sua madre e non è affatto incoraggiante “ma chi te lo fa fare…”
  • ma col tempo arrivano i commenti veri; numerosi, sempre più numerosi; il blog è citato dalla stampa, persino dal NYT
  • concluso l’anno di lavoro, Julie è assediata da editori grandi e piccoli; rielaborando i suoi post pubblicherà un libro
  • non manca un litigio tra Julie e suo marito (ma faranno pace) per l’assiduità con cui lei aggiorna il blog OGNI SERA PRIMA DI ANDARE A LETTO (bisogna capirlo, poareto)

Commento personale: proprio così, qualche volta bisogna lasciar riposare la tastiera pro bono pacis.

Published in: on aprile 10, 2018 at 12:22 am  Comments (10)  
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A Los Angeles il 4 marzo si assegneranno le statuette dorate. Qui cosa faremo?

Ognuno fa quello che sa fare. In America fanno i filmoni, noi facciamo le elezioni.

Infatti in Italia non si voterà solo il 4 marzo: grazie alla legge elettorale roseum porcellum nessuna maggioranza stabile uscirà dalle urne.

Si tornerà a votare, tipo Spagna. Vedrete in autunno che bello votare tra i filari delle viti!!!!
elez
Quale sarà la miglior coalizione (Best Coalition)?

  1. Centro-destra? (gode dei favori del pronostico; ma non si sa mai…)
  2. Centro-sinistra?
  3. Liberi-e-uguali? (potrebbe essere la sorpresa)

A chi andrà il premio per le Bugie più spudorate?

E il premio alla Trombatura più solenne? (qui Renzi parte favorito)

Clamorosa anticipazione: già assegnato il premio al Miglior Non Protagonista!

Ammirate qui l’immagine di uno che non è MAI stato protagonista, né come ministro degli esteri né come presidente del consiglio!
gent

Published in: on febbraio 22, 2018 at 12:12 am  Lascia un commento  
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And the winner is…

Tutto cominciò la notte degli Oscar, quando W. Beatty fece un casino inaudito sbagliando busta.

Poi fu la volta del testamento di Nathaniel Rothschild: il notaio sbagliò busta e annunciò che la totalità dei beni mobili e immobili andava alla Palestine Jewish Association… ma si corresse subito “l’erede universale è in realtà Barry Jenkins, regista di MOONLIGHT”

Quando il Re di Svezia annunciò il nome del Nobel per la letteratura successe ancora. “Vince il Premio il signor Philip Roth… scusatemi, ho sbagliato; il Premio va a Barry Jenkins…”

Piazza San Pietro era fremente di curiosità, quando il Camerlengo cominciò a parlare: Nuntio vobis gaudium! Habemus Papam! Excellentissimum Angelum…”

Un fulmine lo incenerì e una voce profonda (udita da tutti, in tutte le lingue del mondo) proclamò: “Neanche per idea! Il nuovo papa è Barry Jenkins!”
bar

Published in: on febbraio 27, 2017 at 11:30 am  Comments (2)  
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Un anno fa vinceva SPOTLIGHT (e chi se lo aspettava?) – Ci sarà una sorpresa anche quest’anno?

Alzi la mano chi si aspettava la statuetta a SPOTLIGHT.

Non vedo molte mani alzate.
mani
Fu, effettivamente, una sorpresa. Quasi tutti si aspettavano REVENANT (qualcuno puntò su LA GRANDE SCOMMESSA, qualcuno su THE MARTIAN).

E se anche la notte di domenica 26 ci lasciasse a bocca aperta? Tutti i bookmakers danno LA LA LAND come sicuramente vincente… e se vincesse ARRIVAL?

Ripeto quanto già detto. Ora tutta Hollywood è schierata contro Trump, la sua xenofobia e la grande muraglia al confine messicano. E la storia di ARRIVAL può essere letta come “accogliamo gli stranieri e non spariamo… almeno prima cerchiamo di capirli!”

Published in: on febbraio 24, 2017 at 11:09 am  Comments (4)  
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Quando Hollywood parla di Hollywood

Premessa. Qui non ci sono TUTTI i film ambientati a Bosco degli Agrifogli (l’elenco comprenderebbe centinaia di titoli), ma solo quelli in cui al centro c’è quel mondo litigioso e nevrotico di produttori, registi, attrici ecc che produttori, registi, attrici conoscono benissimo.

Sono stati realizzati dei film veramente ben fatti. E adeguatamente premiati: ci vuole un Tir per trasportare tutte le statuette vinte.

Naturalmente cito solo quelli che ho visto. Mi hanno detto che E’ NATA UNA STELLA è bellissimo. Quando l’avrò visto lo recensirò.

Inoltre nell’elenco non troverete ARGO, un film bellissimo, dove parte dell’intreccio riguarda il mondo del cinema, ma il nocciolo è altrove. Fine della premessa.

argo

SUNSET BOULEVARD (Viale del tramonto, 1950; regia di B. Wilder) – La grande ex-Diva (Gloria Swanson) si innamora  si aggrappa a uno sceneggiatore spiantato e molto più giovane (William Holden); lo uccide e impazzisce del tutto. Nel film appaiono nel ruolo di se stessi C. B. DeMille e Buster Keaton. 3 statuette + un baule di nominations

SINGIN’ IN THE RAIN (Cantando sotto la pioggia, 1951; regia di S. Donen e G. Kelly) – Addio al cinema muto, evviva il sonoro! Un grande divo (Gene Kelly), racconta dei suoi inizi (ha fatto la controfigura per anni) impara a scandire bene le battute e trova l’amore. 2 nominations, ma nessuna statuetta

THE BAD AND THE BEAUTIFUL (Il bruto e la bella, 1952; regia di V. Minnelli) – Un produttore particolarmente son-of-mignott (Kirk Douglas, che ha costruito il personaggio ispirandosi a D.O. Selznick) si arrampica sulle scivolose scale del successo e poi ruzzola giù. La “bella” del titolo è Lana Turner. 5 statuette + una nomination per Kirk

THE LAST TYCOON (Gli ultimi fuochi, 1976; regia di E. Kazan) – Robert De Niro è un produttore geniale (personaggio ispirato da I. Thalberg), ma va in crisi e gli tolgono subito la poltrona da sotto il culo. Un sindacalista (Jack Nicholson) lo prende a sberle. una sola nomination

S.O.B. (Son of bitch, 1981; regia di B. Edwards) – Dopo un clamoroso flop un celebre regista (R. Mulligan) medita il suicidio; decide di trasformare il suo musical in un pornosoft e induce la moglie (Julie Andrews) a recitare a seno nudo; alla fine viene ucciso dagli agenti della security e muore felice: una tragedia simile è una manna per gli incassi!

THE PLAYER (I protagonisti, 1992; regia di R. Altman) – Non credo esistano film come questo, che riunisce decine di camei (Julia Roberts, Jack Lemmon, Susan Sarandon, Rod Steiger, Peter Falk, James Coburn, Bruce Willis, ecc) mentre si progettano film e il Produttore (Tim Robbins) uccide uno sceneggiatore, ma la fa franca e ne sposa la vedova (Greta Scacchi) 3 nominations

THE AVIATOR (2004; regia di M. Scorsese) – Howard Hughes (L. Di Caprio) ha due passioni: gli aeroplani e le attrici. Nella sua camera da letto vita sono passate Jean Harlow (G. Stefani), Katherine Hepburn (C. Blanchett), Ava Gardner (K. Beckinsale) eccetera eccetera. 5 statuette + una carrettata di nominations

THE ARTIST (2011; regia di M. Hazanavicius) – Omaggio pluripremiato al cinema muto americano da parte dei francesi. Il Grande Divo (J. Dujardin, che si è ispirato a Douglas Fairbanks) si oppone al sonoro: produrrà un film muto con la sua pecunia. Disastro. Ma l’amore lo salverà! 5 statuette + un fagottone di nominations

MY WEEK WITH MARILYN (Marilyn, 2011; regia di S. Curtis) – Nel 1956 LEI (M. Williams) sbarcò in Inghilterra per girare IL PRINCIPE E LA BALLERINA con Laurence Olivier (K. Branagh). Tra gli altri personaggi Vivien Leigh (J. Ormond), Sybil Thorndike (J. Dench) e una guardarobiera (E. Watson). 2 nominations

HITCHCOCK (2012; regia di S. Gervasi) – Come il mago della suspence ideò e realizzò PSYCHO. A. Hopkins è perfetto; ma anche H. Mirren (Alma Reville), J. Biel (Vera Miles) e S. Johansson (Janet Leigh) non scherzano! una nomination

HAIL, CAESAR (Ave Cesare, 2016; regia di E&J Coen) – Riuscirà il Grande Divo (G. Clooney) a scoprire la verità sul comunismo? Si troverà un padre per il baby che la Grande Diva (S. Johansson) nasconde con sempre maggior difficoltà? Su questi e altri drammi del cinema anni ’50 si farà presto luce! una nomination

LA LA LAND 14 nominations… ma ne parliamo domenica sera.

Published in: on febbraio 22, 2017 at 7:12 PM  Comments (1)  
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