Sono andato poche volte al cinema in questo mese. Sono molto preso dal gioco di BOOKLAND e da altre iniziative (ne riferirò la prossima volta).
Alcuni film mi sono piaciuti talmente poco che non voglio sprecare tempo a recensirli.
Altri mi hanno lasciato perplesso (tipo Agorà): ci penserò su e poi scriverò.
Oggi voglio dedicare qualche riga a DEPARTURES e a MATRIMONI E ALTRI DISASTRI.
OKURIBITO (Departures) è un bel film giapponese, molto poetico, premiato dall’Academy Award nel 2009 (miglior film straniero).
C’è l’omaggio (molto orientale) alla sacralità della morte, ma c’è anche il dramma della disoccupazione.
Suonava il violoncello in un’orchestra sinfonica il giovane Daigo. L’orchestra è sciolta (la crisi c’è anche là) e lui accetta con molta riluttanza il lavoro (molto ben remunerato, e si capisce perché) di “tanatoesteta”, addetto alla ripulitura, rasatura e abbellimento dei cadaveri. Dopo ogni “trattamento” si lava con minuziosa, quasi rabbiosa, precisione ogni parte del corpo.
La dolce sposina lo lascia (poi tornerà) e gli “amici” lo evitano. Non è un mestiere “onorevole”, gli dicono. Ma lui va dritto per la sua strada. Preparate i fazzoletti per l’ultima scena.
Torniamo in Italia con una commedia ambientata a Firenze.
Vigilia di nozze per Beatrice, che però deve recarsi a Los Angeles per lavoro (scopriremo, da alcuni particolari legati al calcolo dei fusi orari, che c’è un inghippo) e la sorella single (interpretata da Margherita Buy, 48 portati molto bene) deve pensare (malvolentieri) a tutto: ricevimento, lista di nozze, incontro con il parroco…
Scoprirà molte cose:
- che il suo futuro cognato (Fabio Volo) è un cafone (cellulare acceso durante la Tosca!), ma non è tanto carogna come sembrava
- che c’è un imbarazzante segreto nella vita di sua madre (Marisa Berenson) e di suo padre (Beatrice è veramente sua sorella?)
- che lei si riteneva ERRONEAMENTE priva di fascino, visto che a turno si innamorano tutti di lei
Una commedia garbata, bene interpretata dalla Buy. C’è anche Luciana Littizzetto (sempre brava) in un ruolo di contorno.