pOST sCRIPTUM – Lo so, il post scriptum andrebbe scritto alla fine e non all’inizio; ma in questo film tutto va letto in senso inverso… dunque volevo dirvi che R. Pattinson e Clemence Poesy si erano già incontrati in un labirinto (un labirinto pieno di insidie dove Pattinson era stato ucciso per ordine di Voldemort e Poesy era stata schiantata da Krum)
Fine del pOST sCRIPTUM
Ciò premesso è un film veramente notevole. A patto di NON cercare di capire tutto (viene il mal di testa) e di non pretendere che R. Pattinson abbia una faccia espressiva. Colpa degli incantesimi di Voldemort che gli hanno impedito per sempre di muovere i muscoli della faccia.
E’, in sintesi, una trama bondiana. C’è il supercattivo che fa prevedibilmente una brutta fine e c’è la bella misteriosa (Elizabeth Debicki: in IL GRANDE GATSBY era l’amica di Daisy). E ci sono tante scene d’azione sui set più gettonati dai turisti. Bellissime le riprese tra Ravello e Amalfi (girate l’estate scorsa).
Ho giurato di non spoilerare mai più. Per cui racconto qui una trama totalmente fasulla (però la potrebbero inserire nel film e non si noterebbe l’incongruenza).
Dunque c’è questo SATOR, che guarda caso è la prima parola del Quadrato Magico.
Sator ha deciso di estinguere il popolo italiano (motivazioni poco chiare, si sospetta una storia di corna) e viaggia nel tempo fino al 1932. Qui diffonde una trentina di virus pericolosissimi e convince Mussolini a tenere aperte le scuole, il campionato di calcio e le adunate oceaniche “perché l’Italia Fascista se ne frega dei virus!!!!”
Sfortunatamente l’estinzione dell’italica stirpe non si completò perché alcuni non andarono né a scuola, né allo stadio, né alle adunate.