al peggio non c’è mai fine… (dialogo in un bar di Amsterdam)

Ho sognato di due tizi che si sono ritrovati a cioncare in un bar.

Essendo due tizi di fantasia darò loro nomi di fantasia. Barack e Matteo vanno bene?

OK, Barack e Matteo.

Come càpita spesso tra mariti momentaneamente lontani dalle mogli hanno fatto amicizia e hanno parlato di tutto (di quanto è bella Firenze, del pugilato femminile, dei Chicago Bulls e di Michael Jordan…).

Dopo il quinto bicchiere, hanno cominciato a parlare di cinema. Di come nei rispettivi paesi si producano ottimi film ma anche ignobili e inguardabili fregnacce.

Barack ha sghignazzato fino alle lacrime di un filmaccio, intitolato NOAH. “Non puoi credere, my friend, quante cazzate sono accumulate in 139 minuti! Angeli pentiti, acqua che schizza dal terreno trasformando il mondo in un’immensa Iacuzzi… e il supercattivo Tubalcain (nipote di Caino) e alla fine c’è il duello che sembra di essere a Tombstone, al OK Corral… Do you remember the gunfight? Bang, bang, bang!”

“Lo so, amico, lo so. Conosco anch’io la storia e so che i due liocorni non si salveranno… e so chi ucciderà Tubalcaino, ma non voglio spoilerare! Però in fatto di bischerate noi non siamo secondi a nessuno: sono anni che in Italia imperversa DON MATTEO, un serial killer una serie che neanche in Crimea la vogliono vedere (si sono staccati dall’Ukraina perché era circolata la voce che la Tv ucranesca l’avesse comprata). Stiamo pensando di farci il film. Dove il capitano Tommasi, dopo aver trombato tutte le femmine di casa Cecchini, si fa anche la moglie del maresciallo che, con la faccia da cornuto che si ritrova, accetta in silenzio. Intanto il mio omonimo è chiamato a dirigere lo Ior, scopre troppe porcherie e convince J. Ratzinger a dimettersi; non so quale citazione tirerà fuori, ma comunque lui ha ne sempre…”
liocorncecchini

Published in: on marzo 30, 2014 at 12:12 am  Comments (6)  
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sui motivi per cui le attrici, d’ora in poi indicate con la sigla PD (Prime Donne), molto raramente girano insieme più di un film (da una lettera di Irene Adler a Sherlock Holmes)

Caro amico, come sai mi hanno fatta morire in SHERLOCK HOLMES: A GAME OF SHADOWS.

Aspetto qui, nel paradiso dei personaggi fittizi, che mi richiamino in servizio.

Mi diverto a giocare a poker. Siamo in molti a giocare bene: Henry Gondorff, Ringo Kid, il mago Splendini, Hatchet Harry, Eric Stoner, James Bond…

Ma ti racconterò un’altra volta delle mie avventure al tavolo di gioco.

Voglio invece rispondere alla tua domanda. Perché le PD non amano girare insieme più di un film?

Per la verità, questa regola ha qualche eccezione. Le elencherò in fondo…

Ma, in generale, va così. E’ più facile che Renzi e D’Alema facciano un governo insieme che 2 (o più) PD lavorino stabilmente fianco a fianco.

Ai 3 tenori (pavarottidomingocarreras) che hanno imperversato per più di 15 anni non corrispondono coppie o quartetti di artiste altrettanto affiatate.

Ti chiedi perché, caro Sherlock? Non conosci abbastanza le donne…

Forse hai visto troppe volte THELMA & LOUISE, con la loro amicizia che arriva fino al martirio. Ma, credimi, Susan Sarandon e Geena Davis non erano tanto amiche come sembrava. E non hanno più fatto film insieme.

Per lo più i rapporti tra le PD assomigliano a quelli tra Elisabeth I of England e Mary Stuart of Scotland.

Le conosco bene: sono qui in paradiso con noi. Voglio dire che sono qui i personaggi creati da Schiller; la vera Elisabeth e la vera Mary non sappiamo dove siano finite…

Come dicevo, qualche eccezione alla regola c’è. Anzitutto nel porno. Cicciolina e Moana si sono sdraiate hanno interpretato più film di Franco e Ciccio (non sai chi sono Franco e Ciccio, caro amico? poco male…)

E poi ci sono le 4 di SEX AND THE CITY (non conosci neanche loro? non ti sei perso niente…). Ma sono personaggi televisivi.

Almeno la saga di Harry Potter la conosci? I film che ne derivano hanno visto una lunga coabitazione tra Maggie Smith e Emma Watson. La prof e l’allieva.

Però non compaiono quasi mai nella stessa scena.

Forse tra le giovani le diversamente vecchie sarà diverso. Ci sarà più affiatamento e meno rivalità. Potrei citarti l’esempio di Dakota Fanning e Kristen Stewart, che hanno lavorato insieme in THE RUNAWAYS e nella Twilightsaga.

Però questo presuppone che Kristen Comesichiama sia una vera attrice e NEW MOON, ECLIPSE e BREAKINGDAWN siano veri film…
sexandjane

Published in: on marzo 26, 2014 at 4:43 PM  Comments (4)  
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Sopra il pianoforte la capra campa, sotto il pianoforte la capra crepa

Che differenza c’è tra IL CONCERTO (R. Mihaileanu, 2009) e IL RICATTO (E. Mira, 2013)?

A domanda rispondo:

IL CONCERTO è un bel film, interpretato da bravi attori (A. Guskov, M. Laurent), in cui succedono cose assurde.

IL RICATTO è un film, interpretato da E. Wood, in cui succedono cose assurde.

Come recensione è un po’ scarna? Vabbé… aggiungo qualche particolare.

La cosa più assurda nel CONCERTO è che un’orchestra, sciolta 30 anni prima per ordini superiori, si ritrova a eseguire un concerto magistrale SENZA AVER PROVATO neanche una volta.

La cosa più assurda nel RICATTO è che tutti continuano a ripetere al nervosissimo protagonista (d’ora in poi indicato dalla sigla GP, Grande Pianista) “non ti emozionare, stai calmo, non farti prendere dal panico, non fare come quella volta…” Se lo dicessero a me, farei IO una strage.

Per non essere accusato di spoileraggio, concludo con una serie di elementi… UNO SOLO DEI QUALI (dopo l’immagine dirò quale) ha a che fare col film

  1. GP è un alieno e trasmette col suo pianoforte-laser il seguente messaggio: “alla TABERNA ESPAGNOLA di via Andrea Costa 208 si mangia bene; aperta anche alla domenica”
  2. La moglie di GP, innamoratasi della sua truccatrice, fa uccidere il marito da un killer; poi va sul palco a cantare Romagna miaa, Romagna in fioreee accompagnata da Giuseppe Giacobazzi
  3. A 18 secondi dalla sirena Danilovic tira da 3, insacca e va in lunetta per un tiro libero aggiuntivo (fallo di Wilkins); si va ai supplementari… (credo di essere andato fuori tema)
  4. Finito il concerto (pubblico annoiatissimo) arrivano i Blues Brothers e cantano Everybody needs somebody; grande successo (siamo a Chicago, no?)
  5. La musica sveglia un plotone di nazi zombies che si mangiano tutti gli spettatori
  6. All’onicofago GP (per scacciare la jella) ripetono BREAK A LEG (= in bocca al lupo!) e infatti lui alla fine si rompe una gamba
  7. Eddie Valiant indaga a Cartoonia sulla morte del fratello, schiacciato da un pianoforte gettato dal tetto da… (sappiamo tutti chi è stato, no?)
  8. Ludwig van Beethoven sale sul palco ed esegue una cagata dodecafonica; tutti fischiano, ma tanto lui non ci sente
  9. Nel pianoforte è nascosta la chiave del cesso; ogni tanto GP la prende e va in bagno; il killer invece se la fa addosso (ecco perché è così incazzato)
  10. Nel pianoforte è nascosta anche una copia madeinchina dell’Anello del Potere “tle anelli ai le degli elfi sotto il sole che lisplende… nella tella di Moldol dove l’ombla cupa scende”
  11. Vladimir Putin accetta di restituire la Crimea; in cambio vuole Lupatelli e la comproprietà di M. Gòmez
  12. Tornate nella zona con l’incisione bianca, giusto nei pressi del piccolo anfratto dove abbiamo raccolto la seconda reliquia del livello
  13. Paperino (vedi sotto) non sa che l’altezza del seggiolino è regolabile; non occorre che si metta tutti quei libri sotto il culo

piano
ATTENZIONE!!!! ATTENZIONE!!! SPOILER!!!!!

L’AFFERMAZIONE N° 6 è esatta

Published in: on marzo 25, 2014 at 10:45 am  Comments (10)  
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il mistero del DOPPIO MASCHILE (dramma in 3 atti)

Atto primo scena prima

Sherlock Holmes: Vi siete chiesto, Mr. Renzi, come mai l’autore di questo blog non abbia contrapposto la coppia più famosa del cinema comico italiano alla coppia statunitense Deanmartin-Jerrylewis?

Matteo Renzi: Infatti non ci dormo la notte, caro Holmes. Sarebbe un match interessantissimo: la coppia Totò-Peppino ha lavorato insieme in una decina di film, da TOTO’ E LE DONNE (1950) a TOTO’ CONTRO I QUATTRO (1963), alternando vere delizie (come LA BANDA DEGLI ONESTI o CHI SI FERMA E’ PERDUTO) a prodotti mediocri. Nello stesso periodo (1946-1956) Dean e Jerry conquistarono le platee di tutto il mondo con film come ARTISTI E MODELLE. Forse il bloggatore di cui sopra non vuole causare una crisi internazionale, schierando un doppio italiano contro un doppio USA.

S. H. Niente di tutto ciò, sir Renzi. La crisi l’abbiamo rischiata quando quel pirla di Berlusconi ha fatto cucù alla Merkel (stava per scattare l’Operazione Alarico, con l’invasione della riviera romagnola da parte delle Camperdivisionen).

M. R. Per quale ragione dunque non si è chiesto al rispettabile pubblico quale delle 2 coppie sia da considerarsi più divertente?

S. H. Ve lo dico subito, lord Renzi. Si tratta di una comicità molto diversa. Totò e Peppino erano i degni eredi della grande tradizione della Commedia dell’Arte (erano lo spavaldo Arlecchino e il lamentoso Pulcinella), mentre Dean voleva fare il Marlonbrando (e infatti concluse la sua carriera come attore drammatico) e Jerry era un clown eccezionale, che univa una mimica inimitabile a battute surreali. Perciò il confronto è impossibile. E’ come chiedersi se è più geniale Leonardo o più ninfomane Savita Bhabhi.
jerry dean
Atto secondo

il cane di Sherlock Holmes Arf arf arf; bau bau bau bau bau (bau bau) bau? Bau bau bau! Bau bau bau bau (arf arf arf) bauuuuu!

il cane di Matteo Renzi Bau bau (arf arf arf arf arf arf) bau bau bau: bau bau bau bau…
peppino
Atto terzo

il computer di Sherlock Holmes 01101010111010001010110000101010110000100100101

il computer di Matteo Renzi 10111010101010110111001101011100101100001010110

Published in: on marzo 23, 2014 at 1:14 PM  Comments (1)  
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HER – pron. pers. (in italiano, LEI)

Nessun gatto è stato maltrattato nella stesura di questo post (tornerò sulla questione nel finale).

Aggiungo che il film l’ho già recensito nell’altro blog, affrontando la vitale questione se l’orgasmo di Samantha sia simulato o autentico.

Ma ora devo aggiungere alcune osservazioni e, dopo l’immagine, affrontare un punto cruciale 

    • tutto si svolge nel prossimo futuro a Los Angeles; non posso fare a meno di ricordare BLADE RUNNER, dove si immaginava LA nel 2019: inquinatissima e piena di auto volanti; qui invece non si vedono auto (solo treni silenziosissimi e grandi aree pedonali); e, al posto dei Replicanti, invisibili Intelligenze Artificiali che non uccidono nessuno (anzi si innamorano di noi); questo si chiama ottimismo!
    • la “partenza” di Samantha e delle altre Intelligenze mi ha fatto tornare in mente L’ULTIMA DOMANDA (racconto del 1956, del grande Isaac Asimov); lì è Multivac (in un futuro futurissimo) a uscire dal tempo e dallo spazio; in sostanza diventa Dio e, dopo la fine dell’universo, lo ricrea (“Sia la Luce” e tutto il resto)
    • in conclusione, andate a vedere il film (se non vi piace, peggio per voi); dopo l’immagine (che fa un po’ cagare) la domandona ona ona

phoenix

DOPPIAGGIO: cosa poteva fare M. Ramazzotti, di fronte alla sensualissima voce di Scarlett?

Mah. Direi che non poteva fare di più; magari nascondere un po’ l’accento romanesco (ti aspetti che da un momento all’altro si metta a parlare della Lazio e della Roma).

POST SCRIPTUM. Non ho esperienza di chat erotiche. Perciò chiedo, a chi ne sa più di me, si incontra davvero gente così? 

Voglio dire, una tipa stramba che chiede di essere strangolata con la coda del gatto e, arrivata all’orgasmo, dice ciao e butta giù?

Published in: on marzo 18, 2014 at 12:31 PM  Comments (6)  
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Groucho e i suoi fratelli

Negli stessi anni in cui furoreggiavano Stan & Oliver vennero realizzati alcuni capolavori (sì, lasciatemelo dire: capolavori) da questa surreale banda di matti.

Li elencherò (dopo l’immagine) in ordine cronologico. E proporrò una domanda maliziosa.
marx
1929 – THE COCOANUTS (IL LADRO DI GIOIELLI)

1930 – ANIMAL CRACKERS (MATTI DA LEGARE)

1931 – MONKEY BUSINESS (4 FOLLI IN ALTO MARE)

1932 – HORSE FEATHERS (I FRATELLI MARX AL COLLEGE)

1933 – DUCK SOUP (LA GUERRA LAMPO DEI FRATELLI MARX)

1935 – A NIGHT AT THE OPERA (UNA NOTTE ALL’OPERA)

1937 – A DAY AT THE RACES (UN GIORNO ALLE CORSE)

1939 – AT THE CIRCUS (TRE PAZZI A ZONZO)

1940 – GO WEST (I COWBOYS DEL DESERTO)

1941 – THE BIG STORE (IL BAZAR DELLE FOLLIE)

1946 – A NIGHT IN CASABLANCA (UNA NOTTE A CASABLANCA)

Ecco la DOMANDA MALIZIOSA. Mettetevi comodi e rispondete con calma, dopo aver bevuto una Corona Extra; siate certi che non vincete niente.

Perché Woody Allen ama tanto il loro tipo di comicità?

  • Perché sì
  • Per ragioni etniche
  • Perché i fratelli Marx non si basano tanto sulla gestualità, quanto sulla sottigliezza delle battute (proprio come Woody)
  • Perché (e non era facile farlo negli anni trenta) parodiavano le convenzioni, lo stile della “buona società”, il moralismo, il patriottismo ecc

Cito, per esemplificare, una delle tante battute di Groucho (parla con una vedova):

Groucho: Come è morto?

Vedova: L’ho tenuto tra le braccia e l’ho baciato!

Groucho: Ah, capisco: è stato un uxoricidio! Volete sposarmi? Quanto vi ha lasciato? Rispondete prima alla seconda domanda!

Published in: on marzo 14, 2014 at 10:16 am  Comments (2)  
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OLIVER HARDY e STAN LAUREL: fu vera gloria?

Vi dico subito che, per me, la risposta è SI’

FU VERA GLORIA.

E’ difficile immaginare una coppia più affiatata di questa. La loro filmografia oltrepassa i 100 titoli, interpretati (quasi sempre) con grande professionalità.

Eppure alcuni (tra i quali mi dispiace annoverare W. Allen) li hanno criticati.

“Clowns da circo”, che basano la loro comicità sui gesti più che sulle battute.

Mah… Elencherò dopo l’immagine alcuni tra i loro film. Giudica, tu che mi leggi, quale sia il più irresistibile. E aggiungi tutti quelli che vuoi.
ollio
MURAGLIE (1931) – I due eroi fabbricano birra con le polverine (c’era ancora il proibizionismo). Finiscono al fresco. Evadono. Sono ripresi. Ecc. Molte gags si basano sulla pernacchietta che esce involontariamente dalla bocca di Stan.

LA SCALA MUSICALE (corto del 1932; meritò l’Oscar) – Quello che i due eroi (incaricati di portare una pesante pianola a casa del prof. Von Schwarzenhoffen) riescono a combinare è indescrivibile. La scalinata che la pianola sale scende e risale è diventata un’attrazione turistica di Los Angeles (c’è una targa in ottone).

FRA DIAVOLO (1933) – I due si fingono briganti e minacciano il vero Fra Diavolo (quando il brigante canta “Quell’uom dal fiero aspetto…” è doppiato da Tito Gobbi).

I FIGLI DEL DESERTO (1933) – I due ingannano le mogli, fingendo di andare a Honolulu per motivi di salute (invece si danno alla pazza gioia a Chicago). Le bugie hanno le gambe corte…

NOI SIAMO LE COLONNE (1939) – I due all’università di Oxford. Dove si scopre che Stan altri non è che l’intelligentissimo Lord Paddington (ogni volta che batte la testa cambia identità); questo schema jekyll-hyde permette a Stan Laurel di sfoggiare (quando è il Lord) un perfetto accento oxfordiano (la sua famiglia era di Ulverston).

I DIAVOLI VOLANTI (1940) – Direi che questo è il canto del cigno per i due (cominciavano a invecchiare e Oliver soffriva di una grave forma di diabete). Significativo che alla fine Ollio muoia (reincarnandosi in un cavallo).

Published in: on marzo 12, 2014 at 2:30 PM  Comments (5)  
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(in attesa di riprendere la gallery delle COPPIE INDIMENTICABILI) i film visti a FEBBRAIO

Febbraio è un buon mese per me. Arrivano in sala film che i distributori non hanno voluto contrapporre ai cinepanettoni e ai soliti banali.

Perciò, cominciando dalle stelle e poi scendendo verso le stalle,

  • 12 ANNI SCHIAVOcome ho già scritto oscar meritato, almeno considerando che AMERICAN HUSTLE appartiene a quella categoria di commedie (che non è mai piaciuta ai moralisti dell’Academy) in cui i furfanti riescono più simpatici dei Tutori dell’Ordine
  • SAVING MR. BANKS – un paio di gradini sotto; molto brava Emma Thompson (nomination all’Oscar) che si conferma attrice di gran classe; un po’ banale Tom Hanks; complessivamente una commedia elegante dove non ci si annoia mai
  • MONUMENTS MEN – a me è piaciuto poco (mentre il resto della ballotta ha applaudito); mi sembra un po’ freddo; da uno squadrone di attori così mi aspettavo di più; comunque è bello che al pubblico internazionale sia presentata una storia (sostanzialmente vera) in cui l’obbiettivo non è il solito mucchio di miliardi o la formula della benzina a base di popcorn
  • TUTTA COLPA DI FREUD – Freud non ha responsabilità alcuna nella realizzazione di questa commediola con troppi personaggi inutili (in Italia c’è sempre qualche amica/o da far lavorare…); il protagonista (Marco Giallini, che comunque si merita la pagnotta) non è un vero psicoterapeuta, ma si limita a dare consigli NON DISINTERESSATI al potenziale genero (Alessandro Gassmann, con 2 enne) su come ci si libera del passato
  • SOTTO BUONA STELLA – Ci vuole proprio la verve di P. Cortellesi per tenere a galla questa storia; l’inizio sa di stantio: l’uomo-di-successo che finisce improvvisamente col culo per terra è diventato un luogo comune; il finale è iperprevedibile; torno a dirlo: senza la Cortellesi avrei impresso il timbro NMLR (Non Merita La Recensione) come ho fatto, invece, sul bisiesco LA GENTE CHE STA BENE

Detto ciò mi preparo ad affrontare le coppie celebri del cinema comico (prescindendo da legami affettivi al di fuori del set).

Da chi comincerò? Da Oliver e Stan?stan

Le coppie indimenticabili. Mi fermo qui? O cambio binario e propongo coppie LUI + LUI?

Normalmente elenco, al principio di ogni mese, i film che ho visto nel mese precedente. Ma oggi non ho lo sbattimento… magari la prossima volta.

Mi fermo invece a considerare la serie delle coppie cinematografiche.

Ne ho citate 8.

4 di LEI ATTRICE + LUI ATTORE.

  • Sophia e Marcello
  • Diane e Woody
  • Liz e Richard
  • Katharine e Spencer

4 di LEI ATTRICE + LUI REGISTA.

  • Helena e Tim
  • Carmen e Pedro
  • Bibi e Ingmar
  • Giulietta e Federico

Devo continuare con le coppie LEI-LUI?

Catherine e Gerard? Hanno girato insieme solo 4 film (mi pare), ma con fior di registi (da Truffaut a Ozon).

Oppure Laureen e Humphrey…

Oppure volterò pagina e proporrò coppie indimenticabili di attori (ce ne sono molte, quasi sempre nel settore comico).

Coppie di attrici? Più difficile trovarne. Le “primedonne” litigano… o si gettano insieme nel Grand Canyon.

stanlio
lewistotòbud

Le coppie indimenticabili 8: GIULIETTA e FEDERICO

Sei film.

C’è bisogno di presentarli? Li conoscete tutti, vero?

La domanda è sempre quella. In quale di questi film l’indimenticabile coppia ha meritato maggiormente il vostro applauso?

  • LO SCEICCO BIANCO (1952)
  • LA STRADA (1954)
  • IL BIDONE (1955)
  • LE NOTTI DI CABIRIA (1957)
  • GIULIETTA DEGLI SPIRITI (1965)
  • GINGER E FRED (1985)

masinafedericofellini

Published in: on marzo 4, 2014 at 4:03 PM  Comments (5)  
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