Non capita spesso di applaudire alla fine della proiezione. L’ultima volta era stato a settembre.
Sabato sera è successo di nuovo.
Gli spettatori applaudivano il grande attore Servillo o il geniale drammaturgo Luigi Pirandello? e io che ne so? mica li ho intervistati all’uscita. E merita l’applauso anche il truccatore che ha trasformato brillantemente l’interprete nel personaggio.
Come dice il titolo il film si può dividere nettamente in due:
- parte prima. Luigi Pirandello osserva il caos funerario che regna in una cittadina siciliana; le bare non trovano spazio e spesso restano accatastate nei magazzini comunali; qualche volta la bara di un poveraccio viene scambiata con quella di un notabile; succede poi che i due addetti ai servizi funebri siano i titolari di una scalcagnata filodrammatica e mettano in scena proprio una grottesca parodia del malaffare cittadino
- parte seconda. Pirandello, dopo aver assistito alla prima di cui sopra torna a Roma; era da tempo in crisi creativa (anche a causa della inguaribile follia della moglie) e ora ha trovato l’ispirazione proprio dalla parodia siciliana; qualche mese dopo (maggio 1921) mette in scena sei personaggi in cerca d’autore, un dramma giustamente famoso in cui la distinzione tra realtà e finzione è volutamente confusa. Sapete come andò la prima di Sei personaggi ecc? No? Beh, io non ve l’anticipo… ho promesso di non spoilerare più.
Conclusione. Non vedo l’ora di comprare il DVD. Ci vorrà qualche mese; ma io so aspettare.