… mi presenterei alla tv, o comunque mi rivolgerei all’opinione pubblica in questi termini:
“A tutti piace vincere. Ma non c’è solo il successo sportivo, c’è anche lo stile. C’è una cosa chiamata ONORE. E noi siamo francesi, sappiamo che l’onore viene prima di tutto. Non è giusto andare ai campionati in Sudafrica in questo modo. L’autorità sportiva è certamente autonoma, ma io invito ufficialmente i dirigenti della FFF (Federation Francaise de Football, nota del traduttore) a RINUNCIARE alla partecipazione ai Mondiali. Al nostro posto vadano gli amici irlandesi, con augurio di buona fortuna. E il mondo intero sappia (e sappiano soprattutto i nostri giovani) che la Francia ha stile. Viva lo sport, viva la Francia!”
A questo punto gli eventuali lettori si metteranno a ridere.
“In che mondo vivi? Pierre De Coubertin è morto nel 1937 e il suo spirito è ormai tradito a tutti i livelli! Lo sai quanti sono gli sponsor della nazionale francese? Hai un’idea del giro di miliardi che implica la partecipazione della Francia ai Mondiali? Sai quanti alberghi e casinò sudafricani si arricchiranno per via delle migliaia di ricconi francesi che arriveranno laggiù? E le agenzie di viaggio, l’AIRFRANCE, il merchandising? Mentre gli irlandesi sono pochi e non hanno tanto da spendere?”
D’accordo, d’accordo. Come non detto.
Era solo un’esercitazione retorica.
Viva lo sport!