La lettura di questo post potrebbe urtare la vostra sensibilità SE VOLETE LEGGERLO LO FARETE A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO (dopo non dite che non vi avevo avvertito). In particolare parlerò degli stereotipi del linguaggio giornalistico, dell’ultimo romanzo di Stefano Benni, del ritorno all’ora solare, delle attrici italiane, delle primarie del PD e di altri disastri

benniPerché mi sono occupato finora solo di attrici straniere?

  • esterofilia?
  • scarsa considerazione delle attrici italiane?

Mah… La verità è che le prime che mi vengono in mente sono GRANDIOSE ma appartengono al passato: Sophia Loren, Claudia Cardinale, Monica Vitti…

Al loro confronto non riesco a chiamare DEE le contemporanee Sandrelli, Guerritore, Rocca, Morante, Impacciatore, Buy, Isabella Ferrari eccetera

E poi c’è da dire che molte nostre attrici preferiscono la tivvù al cinema. Si guadagna di più e si lavora di meno.

Barbara De Rossi, Elena Sofia Ricci, Caterina Sylos Labini, Veronica Pivetti… Tutte brave, per carità. Ma preferirei vederle sul grande schermo piuttosto che nello sbrodolamento televisivo.

PROMETTO di dedicare un post alle attrici italiane. Ma adesso cambio discorso.

Cosa dire di DI TUTTE LE RICCHEZZE, romanzo breve di Stefano Benni?

Stefano, ti ho sempre apprezzato come narratore fin da quando andavamo a scuola insieme (Scuola Media GUINIZELLI; allora si entrava da via S’Isaia). Ho lodato in questo blog molti tuoi RACCONTI… ma devo confessare che questa volta sono molto imbarazzato.

Devo proprio recensirlo?

Forse sì. La descrizione di alcuni personaggi (tipo Vudstok, quello che “pensa di assomigliare a Keith Richards… a me ricorda una mia bisnonna”) merita un approfondimento.

Facciamo così. Me lo rileggo con calma la sera di Halloween e poi se avrò gli INCUBI saprò chi accusare.

Già che parliamo di incubi, due parole sulle PRIMARIE del PD. 

In America le primarie funzionano. Avvicinano gli elettori ai candidati e viceversa.

Ma qui no.

Là sono competizioni sportive, come i trials per andare alle Olimpiadi. Chi vince va, chi perde no.

In Italia le primarie sono una guerra feroce. Sgambetti, colpi bassi, coltellate.

Anzi, una GUERRA DI RELIGIONE. Non si sceglie il candidato al posto di presdelcons. Si deve scegliere tra il MESSIA e l’ANTICRISTO. So di gente che sta facendo novene a Santa Rita perché Vendola non arrivi al ballottaggio e di altri che piuttosto che vinca Bersani eleggebbero il pulcino Pio.

pioSopravviverà il PD o bisognerà rifarlo da capo?

Concludo con l’imminente ritorno dell’Orasolare. Ligio agli ordini come sono attenderò le 3 di notte di domenica 28 e RIMETTERO’ INDIETRO LE LANCETTE.

Essendo affetto da insonnia non mi costerà molto. Se mi vien sonno SCRIVERO’ QUALCOSA (come negli anni scorsi): forse sugli stereotipi e le espressioni enfatiche di cui abusano i giornalisti.

  • Duro scontro in Parlamento (qualcuno ha votato sì qualcuno no; che c’è di strano? sarebbe strano se tutti fossero sempre d’accordo)
  • Le indagini proseguono a 360° (siamo in alto mare; non abbiamo la più pallida idea di cosa e dove cercare)
  • Le località di villeggiatura sono state PRESE D’ASSALTO dai turisti (espressione militaresca; dà l’idea di una sanguinosa battaglia, combattuta casa per casa, tra gli invasori delle CAMPERDIVISIONEN e gli eroici paesani)
  • Crollo in borsa (le solite manovre al ribasso, i soliti speculatori che vendono per ricomprare il giorno dopo guadagnandoci qualche milioncino… se volete sapere cos’è un vero CROLLO digitate Parmalat)

i Simpson

Nessuno può far finta di non conoscerli, a meno che non sia vissuto 20 anni nella giungla del Borneo o non sia un Testimone di Geova.

Perciò non vi ripeterò quello che sanno tutti, cioè che

  • è una satira della società e della cultura americana (cosa che rende molto difficile a chi ammmericano non è afferrare al volo certi riferimenti)
  • il SARCASMO è la chiave permanente di lettura: non si salva nessuno, nè religioni, nè istituzioni, nè leaders politici (i più spernacchiati sono i repubblicani, ma anche Bill e Hillary Clinton hanno avuto la loro parte)
  • i personaggi FEMMINILI sono visti con più simpatia di quelli maschili (pur non essendoci donne tra gli autori): Lisa Simpson è la più saggia e politically correct, sua madre Marge tiene in piedi la famiglia con la sua dolcezza e tolleranza (ha perdonato al marito più di una scappatella) ecc
  • uno dei “cattivi” (noto come TELESPALLA BOB), ricercato dalla polizia si è rifugiato in Italia, dove è stato eletto sindaco di una cittadina dalle caratteristiche vagamente mafiose (questo per ribadire cosa pensino dell’Italia negli USA)

Essendo queste cose note a tutti, non ne parlerò. Invece mi permetto di aggiungere qualcosa di mio.

Nei primi anni il più importante (almeno qui in Italia) era Bart: il suo grido di battaglia “CIUCCIATI IL CALZINO!” era popolarissimo; sulle magliette e negli infiniti gadget era il più citato.

Adesso (correggetemi se sbaglio) il numero uno è suo padre Homer, il grassone.

“Pigro, ottuso, inetto, ingordo e irresponsabile” responsabile della sicurezza di una centrale nucleare (nella puntata di Halloween 1999 si predice che la sua incapacità di aggiornare la data del computer provocherà l’Apocalisse). Un anti-eroe, il più anti-eroe di tutti gli anti-eroi. Un misto di Fantozzi (con più fortuna) e Pecuchet.

Sulle magliette di tutto il mondo Homer ha sorpassato Bart. Un motivo ci sarà.

Forse è talmente goffo e cialtrone che “fa tenerezza”, nel senso che anche il più goffo e cialtrone di noi si accorge di non sfigurare al confronto.

Oppure (ipotesi più maliziosa) facciamo il tifo per lui, osservando i disastri e le atrocità causate da “quelli bravi”, dai furboni e dagli intelligenti, dai leader e dai maestri del pensiero.

Hurrah per Homer!

mafia

il Gabibbo

Perché quella faccia schifata? E’ cultura anche il Gabibbo, eccome se è cultura!

E’ un personaggio televisivo conosciutissimo: non fate finta di non conoscerlo, se non siete vissuti sulla Luna negli ultimi 18 anni (sarebbe come fingere di non aver mai sentito dei Simpson, di cui mi occuperò tra breve) o non vi hanno praticato la lobotomia.

Ha una sua storia e un suo significato simbolico, entrambi importanti.

Riguardo alla storia, mi limito a citare Wikipedia. La voce “il Gabibbo” è impeccabile, sia per l’origine del nome (dal genovese “gabibbu”, meridionale) sia per le controversie legali con la Western Kentucky University.

Voglio ricordare che, all’inizio, il Gabibbo non era il pacioccone buonista che è oggi, più o meno seriamente impegnato a segnalare sprechi e malefatte.

ERA UN VIOLENTO: la sua frase abituale (nei primi anni ’90) era “TI SPACCO LA FACCIA” e in una occasione si mangiò topo Gigio.

In sintesi era una proiezione del carattere anarchico di ANTONIO RICCI, il Ricci di Lupo Solitario, Matrioska e L’araba fenice.

Poi (si sa com’è la vita…) Ricci si è rassegnato a un ruolo impiegatizio.

Le sue trasmissioni come Striscialanotizia sono diventate conformiste e perfettamente omologate allo stile Mediaset: un perpetuo carnevale dove si finge di contestare goliardicamente il sistema.

In conclusione, caro Gabibbo, ti sei imborghesito anche tu: non spacchi più la faccia a nessuno.

Mi piacevi più all’inizio; ma ti capisco. Anche tu devi mangiare.

 

Published in: on Maggio 2, 2009 at 4:04 PM  Comments (6)  
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Cos’è mai la vita? Da G. Carducci a R. Arbore

Ve la ricordate la romantica Ballata di Jaufrè Rudel?

Amore e morte: il giovane e sfortunato poeta traversa il mare per morire tra le braccia della contessa Melisenda; le prime (e ultime) parole di Jaufrè alla bella “occhi stellanti” sono queste.

“Contessa, che è mai la vita?

E’ l’ombra di un sogno fuggente.

La favola breve è finita,

il vero immortale è l’amor…”

Questo scriveva Giosuè Carducci intorno al 1889. Cento anni dopo Renzo Arbore dava alla stessa domanda la seguente risposta:
quizz
I tempi sono cambiati.

NON E’ L’AMORE il “vero immortale” (è un’emozione instabilissima, si sa), MA SONO I SOLDI, soprattutto se bene investiti (si consigliano i diamanti o l’oro in lingotti) e LA VITA non è più l’ombra di un sogno, ma è un QUIZ TELEVISIVO.

Apro parentesi. La soluzione del quiz letterario era PINOCCHIO e il merito di aver trovato la soluzione per prima va alla bravissima Allemanda da Bolzano. Chiudo parentesi.

Quanto a Jaufrè Rudel, se la (s)fortuna lo facesse nascere oggi, diventerebbe una rockstar internazionale. O (alla peggio) presenterebbe un programma tipo i pacchi di Raiuno.

Published in: on aprile 2, 2009 at 9:02 am  Comments (4)  
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SPECCHIO DELLE MIE BRAME

Specchio, specchio delle mie brame, qual è il meglio del reame?
E il peggio?
Scriverò qui, secondo il mio personalissimo gusto, del meglio e del peggio in letteratura, cinema, televisione, musica, ecc.
Ad esempio, c’è qualcosa di peggio del Grande Fratello di Canale 5? Forse sì, ma non riesco a concepirlo…
Vabbè, ci sono i mafiosi, i pedofili, i terroristi. Ma io parlavo di cultura.
E adesso non chiedetemi una definizione esatta di “cultura”, per favore.
Diciamo che i batteri che vivono nel nostro intestino sono importanti, ma non sono un fatto culturale.
Canale 5, tanto per dire, è cultura. Cattiva, a volte pessima, cultura. E me ne occuperò.
Scriverò di Blade Runner e di Italo Calvino, di Vasco Rossi e di Tolkien, di supermercati e di Constantin Brancusi, di Tilda Swinton e di Giuliano Ferrara…
Insomma, metterò molta carne al fuoco.

Published in: on settembre 2, 2008 at 12:08 PM  Comments (1)  
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