Nessuno può far finta di non conoscerli, a meno che non sia vissuto 20 anni nella giungla del Borneo o non sia un Testimone di Geova.
Perciò non vi ripeterò quello che sanno tutti, cioè che
- è una satira della società e della cultura americana (cosa che rende molto difficile a chi ammmericano non è afferrare al volo certi riferimenti)
- il SARCASMO è la chiave permanente di lettura: non si salva nessuno, nè religioni, nè istituzioni, nè leaders politici (i più spernacchiati sono i repubblicani, ma anche Bill e Hillary Clinton hanno avuto la loro parte)
- i personaggi FEMMINILI sono visti con più simpatia di quelli maschili (pur non essendoci donne tra gli autori): Lisa Simpson è la più saggia e politically correct, sua madre Marge tiene in piedi la famiglia con la sua dolcezza e tolleranza (ha perdonato al marito più di una scappatella) ecc
- uno dei “cattivi” (noto come TELESPALLA BOB), ricercato dalla polizia si è rifugiato in Italia, dove è stato eletto sindaco di una cittadina dalle caratteristiche vagamente mafiose (questo per ribadire cosa pensino dell’Italia negli USA)
Essendo queste cose note a tutti, non ne parlerò. Invece mi permetto di aggiungere qualcosa di mio.
Nei primi anni il più importante (almeno qui in Italia) era Bart: il suo grido di battaglia “CIUCCIATI IL CALZINO!” era popolarissimo; sulle magliette e negli infiniti gadget era il più citato.
Adesso (correggetemi se sbaglio) il numero uno è suo padre Homer, il grassone.
“Pigro, ottuso, inetto, ingordo e irresponsabile” responsabile della sicurezza di una centrale nucleare (nella puntata di Halloween 1999 si predice che la sua incapacità di aggiornare la data del computer provocherà l’Apocalisse). Un anti-eroe, il più anti-eroe di tutti gli anti-eroi. Un misto di Fantozzi (con più fortuna) e Pecuchet.
Sulle magliette di tutto il mondo Homer ha sorpassato Bart. Un motivo ci sarà.
Forse è talmente goffo e cialtrone che “fa tenerezza”, nel senso che anche il più goffo e cialtrone di noi si accorge di non sfigurare al confronto.
Oppure (ipotesi più maliziosa) facciamo il tifo per lui, osservando i disastri e le atrocità causate da “quelli bravi”, dai furboni e dagli intelligenti, dai leader e dai maestri del pensiero.
Hurrah per Homer!