Ve la ricordate la romantica Ballata di Jaufrè Rudel?
Amore e morte: il giovane e sfortunato poeta traversa il mare per morire tra le braccia della contessa Melisenda; le prime (e ultime) parole di Jaufrè alla bella “occhi stellanti” sono queste.
“Contessa, che è mai la vita?
E’ l’ombra di un sogno fuggente.
La favola breve è finita,
il vero immortale è l’amor…”
Questo scriveva Giosuè Carducci intorno al 1889. Cento anni dopo Renzo Arbore dava alla stessa domanda la seguente risposta:
I tempi sono cambiati.
NON E’ L’AMORE il “vero immortale” (è un’emozione instabilissima, si sa), MA SONO I SOLDI, soprattutto se bene investiti (si consigliano i diamanti o l’oro in lingotti) e LA VITA non è più l’ombra di un sogno, ma è un QUIZ TELEVISIVO.
Apro parentesi. La soluzione del quiz letterario era PINOCCHIO e il merito di aver trovato la soluzione per prima va alla bravissima Allemanda da Bolzano. Chiudo parentesi.
Quanto a Jaufrè Rudel, se la (s)fortuna lo facesse nascere oggi, diventerebbe una rockstar internazionale. O (alla peggio) presenterebbe un programma tipo i pacchi di Raiuno.
Pensa che io pensavo a qualche personaggio della Bibbia… 😉
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il romanticismo è morto e sepolto, meno male che ci è rimasto arbore a divertirci con le sue goliardate
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Sono morti certi valori, in generale, non solo il romanticismo. Sì, per fortuna che ci sono i comici…
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E UNA POESIA VERAMENTE SENTIMENTALE, CHE TI TOCCA PROFONDAMENTE IL CUORE. SENTIMENTI GRANDI COSI OGGI NON SI PROVANO PIU…
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