Bill Turcotte, uomo dalle molte vite… (dopo aver visto la terzera puntata di 22.11.63)

Comincio dal romanzo.

Jake Epping (il protagonista) si allena a cambiare il passato.

Ma prima si impara a camminare poi a correre.

La grande missione per cui si prepara è salvare la vita di John Kennedy nel 1963; il test di allenamento è impedire a F. Dunning di compiere una orribile strage nella notte di Halloween 1958 a Derry (Maine)
derr
E qui compare Bill “senzabretelle” Turcotte. E’ un veterano della guerra di Corea. Odia Dunning, che probabilmente ha ucciso la sua prima moglie (sorella di Bill). In quella sanguinosa notte di Halloween Jake e Bill si contendono l’onore di uccidere Dunning (vince Bill, che però muore d’infarto).

Jake ritorna nel presente e, così facendo, cancella quanto avvenuto nel primo viaggio. Non chiedetemi perché: è complicato… diciamo che lo richiede l’economia del romanzo.

Secondo viaggio. Jake sfiora appena l’esistenza di Bill. Gli manda (dopo aver fatto secco Dunning in un agguato al cimitero) una lettera, firmata “un amico”: Caro Bill, vai da un bravo medico e fatti curare il cuore

Se Bill sia andato a curarsi non lo sapremo mai.

E ora passiamo alla serie tv
dallas
Nella quale serie (che continua a deludermi) Bill ha ventanni (e l’attore che lo interpreta ne dimostra anche meno), vive in un paesotto del Kentucky e non uccide nessuno. Scopre però che Jake viene dal futuro e si unisce a lui nella strada che porta a Dallas.

Mi dicono che Bill morirà presto… Ma io sto pensando che, se mi infilo nella Buca del Coniglio nascosta nel mio frigorifero, potrei tornare nel passato e convincere S. King (co-autore della sceneggiatura) a cambiare il finale.

 

Published in: on aprile 28, 2016 at 2:51 PM  Lascia un commento  
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La lettura di questo post potrebbe urtare la vostra sensibilità SE VOLETE LEGGERLO LO FARETE A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO (dopo non dite che non vi avevo avvertito). In particolare parlerò degli stereotipi del linguaggio giornalistico, dell’ultimo romanzo di Stefano Benni, del ritorno all’ora solare, delle attrici italiane, delle primarie del PD e di altri disastri

benniPerché mi sono occupato finora solo di attrici straniere?

  • esterofilia?
  • scarsa considerazione delle attrici italiane?

Mah… La verità è che le prime che mi vengono in mente sono GRANDIOSE ma appartengono al passato: Sophia Loren, Claudia Cardinale, Monica Vitti…

Al loro confronto non riesco a chiamare DEE le contemporanee Sandrelli, Guerritore, Rocca, Morante, Impacciatore, Buy, Isabella Ferrari eccetera

E poi c’è da dire che molte nostre attrici preferiscono la tivvù al cinema. Si guadagna di più e si lavora di meno.

Barbara De Rossi, Elena Sofia Ricci, Caterina Sylos Labini, Veronica Pivetti… Tutte brave, per carità. Ma preferirei vederle sul grande schermo piuttosto che nello sbrodolamento televisivo.

PROMETTO di dedicare un post alle attrici italiane. Ma adesso cambio discorso.

Cosa dire di DI TUTTE LE RICCHEZZE, romanzo breve di Stefano Benni?

Stefano, ti ho sempre apprezzato come narratore fin da quando andavamo a scuola insieme (Scuola Media GUINIZELLI; allora si entrava da via S’Isaia). Ho lodato in questo blog molti tuoi RACCONTI… ma devo confessare che questa volta sono molto imbarazzato.

Devo proprio recensirlo?

Forse sì. La descrizione di alcuni personaggi (tipo Vudstok, quello che “pensa di assomigliare a Keith Richards… a me ricorda una mia bisnonna”) merita un approfondimento.

Facciamo così. Me lo rileggo con calma la sera di Halloween e poi se avrò gli INCUBI saprò chi accusare.

Già che parliamo di incubi, due parole sulle PRIMARIE del PD. 

In America le primarie funzionano. Avvicinano gli elettori ai candidati e viceversa.

Ma qui no.

Là sono competizioni sportive, come i trials per andare alle Olimpiadi. Chi vince va, chi perde no.

In Italia le primarie sono una guerra feroce. Sgambetti, colpi bassi, coltellate.

Anzi, una GUERRA DI RELIGIONE. Non si sceglie il candidato al posto di presdelcons. Si deve scegliere tra il MESSIA e l’ANTICRISTO. So di gente che sta facendo novene a Santa Rita perché Vendola non arrivi al ballottaggio e di altri che piuttosto che vinca Bersani eleggebbero il pulcino Pio.

pioSopravviverà il PD o bisognerà rifarlo da capo?

Concludo con l’imminente ritorno dell’Orasolare. Ligio agli ordini come sono attenderò le 3 di notte di domenica 28 e RIMETTERO’ INDIETRO LE LANCETTE.

Essendo affetto da insonnia non mi costerà molto. Se mi vien sonno SCRIVERO’ QUALCOSA (come negli anni scorsi): forse sugli stereotipi e le espressioni enfatiche di cui abusano i giornalisti.

  • Duro scontro in Parlamento (qualcuno ha votato sì qualcuno no; che c’è di strano? sarebbe strano se tutti fossero sempre d’accordo)
  • Le indagini proseguono a 360° (siamo in alto mare; non abbiamo la più pallida idea di cosa e dove cercare)
  • Le località di villeggiatura sono state PRESE D’ASSALTO dai turisti (espressione militaresca; dà l’idea di una sanguinosa battaglia, combattuta casa per casa, tra gli invasori delle CAMPERDIVISIONEN e gli eroici paesani)
  • Crollo in borsa (le solite manovre al ribasso, i soliti speculatori che vendono per ricomprare il giorno dopo guadagnandoci qualche milioncino… se volete sapere cos’è un vero CROLLO digitate Parmalat)