Voglio raccontarvi di un tale che a un certo punto si mette una corona sulla testa dicendo “Dio me l’ha data e guai a chi me la tocca!”; poi ripudia la moglie che non era nobile e sposa una principessa e alla fine si trova a Portoferraio…

Avete pensato a Napoleone? Siete bravi in storia.

Avete pensato a Cetto La Qualunque? Avete visto l’ultimo film di Antonio Albanese.
napcet

Film che ascrivo alla categoria BAH (pensavo peggio, devo dirlo)

Qualche battuta efficace. “Perché il popolo non dovrebbe applaudirmi? Hanno applaudito di peggio!” (allude a Berlusconi, a Grillo o a Salvini? Beh, giudicate voi…)

Sento ridere in sala anche quando Cetto, autoproclamato Re delle Due Calabrie, inveisce contro il Papa. “Gli farò pagare l’IMU anche sull’acqua santa!!!”

Ma per lo più sono gag viste e riviste. L’uso maldestro delle stoviglie, le parole storpiate, il “pilu” ecc non fanno più ridere. Almeno non fanno ridere me.

Meno male che giovedì apparirà nelle sale UN GIORNO DI PIOGGIA A NEW YORK di W. Allen (a Bologna lo proiettano al cinema Rialto) e mi rifarò la bocca.
rainy

Published in: on novembre 28, 2019 at 12:29 am  Lascia un commento  
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il derby del BAH (in appendice, saggio linguistico su “l’école buissonnière”)

Perché li ho visti?

  • per puro masochismo?
  • perché è quaresima?

Insomma è andata così: ho messo sui 2 piatti della bilancia due commediole italiesche.
mmmbeata
“Signore e signori, ladies and gentlemen, damen und herren! Alla vostra sinistra, in rappresentanza della Medusa Distribution, potete ammirare MAMMA O PAPA’, durata 90 minuti, con Paola Cortellesi e Antonio Albanese! LEI (ingegnere di alto livello) e LUI (brillante ginecologo) divorziano e si accorgono di avere 3 figli. Litigano per averli con sé? Al contrario, litigano per non averli!”

“Alla vostra destra, per i colori della 01 Distribution, BEATA IGNORANZA, durata 102 minuti, con Marco Giallini e Alessandro Gassmann. Due ex-amici, in passato innamorati della stessa donna, si ritrovano a insegnare nello stesso liceo; il prof di italiano (che detesta i computer e le chat) sfida quello di matematica a “staccare”  drasticamente, uscendo dal mondo digitale per un mese; ma vale anche il reciproco…”

Per entrambi il giudizio è BAH.

Nel calcio sarebbe uno ZERO A ZERO. Ma se è una partita di basket (dove non si può pareggiare) diciamo che dopo 4 tempi supplementari prevale la Raicinemesca lode dell’ignoranza. A far pendere la bilancia in suo favore, per me, è la tirata contro il registro elettronico del prof di italiano (che viene considerato un “cattocomunista” dal suo avversario, ma in realtà è un anarchico).

Per chi non lo sapesse, il registro elettronico permette ai genitori di conoscere (oltre ai voti) quante assenze ha collezionato l’amata progenie. Questo pare all’anarchico prof Giallini una gravissima violazione della privacy: “bigiare la scuola (*) è un diritto sacrosanto, arricchisce la personalità, fa crescere… io passavo ore sulle panchine di Villa Borghese a leggere IL GIOVANE HOLDEN…”

(*) bigiare, ovvero

  • fare fuga
  • fare fughino
  • fare forca
  • fare sega
  • far berna
  • bucare
  • scavallare
  • allunare
  • salare
  • marinare la scuola (arcaico)
  • andare in marina
  • far vela
  • to play hooky (in USA)

hooky

Specchio, specchio che non hai mai l’affanno… qual è il peggior film italiano di quest’anno?

La fine del 2016 si avvicina, alla velocità costante di 60 minuti all’ora.

Film buoni (PERFETTI SCONOSCIUTI, tanto per dirne uno) ne sono stati realizzati in Italia.

Ma anche tante fetecchie: ne elenco qui 7 (in attesa che i prossimi mesi ne aggiungano altri) sperando che chi passa di qua mi aiuti a scegliere il peggiore.

    1. TIRAMISU’ – Diretto da Fabio De Luigi, interpretato da Fabio De Luigi. Auguro a FDL di fare meglio la prossima volta. Anche perché fare peggio è impossibile. La storia, decisamente balorda, si ispira lontanamente a IL MEDICO DELLA MUTUA, che però è lontano anni luce.
    2. TOMMASO – Anche qui un regista (Kim Rossi Stuart) che dirige se stesso. Può funzionare, se ti chiami Orson Welles. Negli altri casi non funziona quasi mai. La generosità con cui le attrici (tra cui Cristiana Capotondi) fanno a meno dei vestiti non basta a farmi piacere il film.
    3. UN PAESE QUASI PERFETTO – Questa volta si cerca di scoprire la bellezza delle montagne lucane. Ma la storia non sta in piedi (per trasformare una miniera in un centro termale occorrono capitali enormi). Fabio Volo è il solito cane. Silvio Orlando da seimenomeno.
    4. MILIONARI – Film realizzato nel 2014 e proiettato nelle sale solo quest’anno. Se lo vedi capisci il perché. Difetto principale: il protagonista è disegnato con eccessiva simpatia (tipo Vito Corleone), mentre andrebbe coperto di sterco. Pregio: c’è Francesco Scianna, che però recita con poca convinzione.
    5. FOR EVER YOUNG – Come sprecare dei bravi attori (Bentivoglio, Teocoli, Fresi, “Lillo” Petrolo, Frassica ecc) per realizzare un prodotto meno che mediocre. Fausto Brizzi è in calo dai tempi di NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI. Stavolta è solo notte, notte fonda.
    6. ONDA SU ONDA – Altro regista che dirige se stesso. E’ Rocco Papaleo e come spalla si è scelto Alessandro Gassman. Due grossi calibri, mica Boldi e De Sica. Eppure il film non decolla: si ride pochissimo e il finale è una vera lagna.
    7. L’ABBIAMO FATTA GROSSA – Vedi sopra. Albanese è un bravo attore (sentirlo, nel finale, recitare il monologo del Macbeth è l’unico momento bello della storia. Verdone è Verdone. Però questa farsa (chiamarla commedia mi pare eccessivo) somiglia troppo a quelle di Stanlio e Ollio.

capottiral'abb

Al di qua e al di là del BAH ATTENZIONE!!! LA LETTURA DI QUESTO POST PUO’ CREARE DIPENDENZA!! LEGGETE CON MODERAZIONE!

Ho spiegato cosa intendo per film BAH. Quelli che restano in bilico tra le pernacchie e gli applausi.

Abbiamo visto un BAH, due al di sopra del BAH e uno al di sotto del BAH.

Cominciamo dal basso.

UN FIDANZATO PER MIA MOGLIE

Mi dispiace parlarne male. Geppi mi è simpatica. Luca e Paolo sono bravi (più Paolo, in questo caso). Ma la storia è talmente loffia che non la recensisco nemmeno.

Voglio dire soltanto che la conclusione la indovinerebbe un bimbo di quinta elementare e che la voce fuoricampo che chiede ai protagonisti perché vogliono separarsi (e come onorario pretende 300 euro, mortacc…) è di Daria Bignardi.

Nella fascia del bah troviamo un altro film italiesco.

LA SEDIA DELLA FELICITA’

A quanto già detto aggiungo una considerazione sociopolitica. Nell’originale (scritto nell’Unione Sovietica degli anni venti) l’individualismo e l’avidità borghese erano puniti. I favolosi gioielli dell’Ultima sedia andranno alla casa di riposo dei ferrovieri.

Ma siamo nel 2014. Individualismo e avidità NON vengono puniti.

Comunque il film non è malaccio. Nei ruoli di contorno troviamo dei VERI attori: Antonio Albanese, Milena Vukotic, Silvio Orlando, Fabrizio Bentivoglio…

Un po’ fiacchi i 3 protagonisti e certi episodi (il ristorante cinese, ad esempio) sono, più che inutili, dannosi.

Al sopra del BAH due film che ho già recensito. Ma qualcosa la voglio aggiungere.

GIGOLO’ PER CASO

Commedia amarognola. O volete considerare un lieto fine l’energumeno che “avrà cura” della bella vedova?

Altra domanda. Tempo fa sentivo interviste in cui donne ricche e famose dichiaravano “voglio un uomo spiritoso, che mi faccia ridere…”

Pare che non sia più di moda far ridere e che le dame di Brooklyn chiedano qualcos’altro agli uomini. Perché sennò apprezzano John Crisantemo Turturro e la sua faccia cimiteriale?

GRAND BUDAPEST HOTEL

Direi il migliore del mese.

Una brillante commedia alla Lubitsch. Ma c’è anche molto Chaplin. Ho rivisto IL GRANDE DITTATORE e in particolare il personaggio di Schultz.

Schultz (ve lo ricordate?) ha un debito di riconoscenza verso il barbiere ebreo (che gli ha salvato la vita durante la guerra) e lo protegge. In questo caso, il protagonista viene protetto in un momento critico dall’Ispettore Henckels (Edward Norton, che oltretutto assomiglia a R. Gardiner) per sdebitarsi a sua volta dell’aiuto ricevuto nella sua infanzia.

geppigigolohotel

Demi vs Margherita

Questa volta metto a confronto due attrici nate entrambe nel 1962

Anyone younger? La volta prossima proporrò una coppia di trentenni….

Cominciamo (sempre per ospitalità) da Demetria Guynes, in arte Demi Moore.

La sua filmografia comprende opere di buon livello e clamorosi bidoni, cosa che le ha procurato alcuni RAZZIE AWARDS (che sono gli Oscar al contrario)

  • GHOST (1990; Molly è inconsolabile per l’uccisione del suo adorato Sam; il quale riesce a comunicare con lei e l’aspetterà in paradiso)
  • CODICE D’ONORE (1992; Joanne, capitano di corvetta, è incaricata dall’U.S. Navy di indagare su un fattaccio successo a Guantanamo; l’uniforme le sta da dio)
  • PROPOSTA INDECENTE (1993; fresca sposina, Diana è insidiata da un miliardario; “un milione di dollari per una notte”, roba che neanche Silvio; nomination al RAZZIE, ma il “premio” andò a Madonna)
  • RIVELAZIONI (1994; Meredith, alto papavero di una megaditta, cerca di farsi Tom, che è anche sposato; siccome lui non ci sta, lo accusa di molestie sessuali; la sozzona sarà sbugiardata)
  • LA LETTERA SCARLATTA (1995; Hester, nella Boston dei Fondatori, resta incinta del Reverendo; scordatevi del romanzo, perché il finale è clamorosamente diverso; nomination al RAZZIE)
  • STRIPTEASE (1996; Erin, spinta dalla necessità, si spoglia su un palcoscenico di Miami; le riunioni del mio condominio sono più erotiche dei suoi numeri; dopo tanti tentativi arriva il RAZZIE, pienamente meritato)
  • SOLDATO JANE (1997; il tenente Jordan vuole entrare nei famosi NAVY SEALS; i comandanti della Marina fanno di tutto per impedirglielo; lei è tosta e alla fine andrà a combattere nel deserto della Libia; secondo RAZZIE)
  • MARGIN CALL (2011; Sarah è un pezzo grosso di una megabanca sull’orlo del precipizio -le allusioni a Lehman Brothers sono evidenti-; un ruolo ben interpretato in un film che rivedo con molto interesse)

ghost
Passiamo alle interpretazioni dell’italiesca Margherita Buy. Cito qui solo i film che ho visto, lasciando a chi passasse di qui la libertà di segnalarne altri.

  • MALEDETTO IL GIORNO CHE T’HO INCONTRATO (1992; Camilla, attrice un po’ schizzata, conosce un musicologo -Carlo Verdone-; ritrovatisi in Inghilterra, dove lui raccoglie materiale per una biografia di J. Hendrix, lei ne combina di tutti i colori)
  • PRESTAZIONE STRAORDINARIA (1994; Clara è quella che Giacobazzi definisce “trentenne d’assalto”; tenta di sedurre un sottoposto: sembra la risposta italiana a RIVELAZIONI -vedi sopra- ma il finale è diverso)
  • VA’ DOVE TI PORTA IL CUORE (1996; Olga, da giovane, si prese qualche libertà in località Porretta Terme -c’era andata per questioni ginecologiche-; buon ruolo in un romanzo che mi piace pochissimo)
  • CATERINA VA IN CITTA’ (2003; Agata è la moglie, apparentemente tonta, di un professore velleitario e instabile -Sergio Castellitto-; alla fine il prof se ne va di casa, ma va bene così…)
  • IL CAIMANO (2006; Paola è la moglie infelice di un produttore -Silvio Orlando- che vuol fare un film su Voi-sapete-chi; il progetto va a puttane e Voi-sapete-chi anche)
  • COMMEDIASEXI (2006; Dora è la moglie ipocondriaca dell’autista di un deputato sozzacchione; l’autista diventa un personaggio del gossip -va anche da Vespa- e Dora butta via tutte le medicine)
  • GIORNI E NUVOLE (2007; un imprenditore -A. Albanese- scende dalle stelle alle stalle; sua moglie Elsa rimane con lui: questo è amore, cazzo!)
  • LO SPAZIO BIANCO (2009; Maria -non più giovanissima- ha partorito precocemente una bambina; lunghe silenziose attese e bellissimi primi piani filmati da Francesca Comencini)
  • MATRIMONI E ALTRI DISASTRI (2010; Nanà, single, sorella maggiore di una scemotta; deve organizzare il matrimonio tra la scemotta e un volgarone -F. Volo-; scopre che il volgarone non è poi così male)
  • HABEMUS PAPAM (2011; una psicoanalista si occupa di un vecchio -M. Piccoli- che voleva tanto fare l’attore, ma gli è toccato un mestiere che lo riempie di panico)
  • MAGNIFICA PRESENZA (2012; Lea era un’attrice; uccisa dai fascisti nel 1943, rimane come fantasma in una palazzina di Monteverde e insegna a un aspirante attore -E. Germano- a sbloccarsi)
  • IL ROSSO E IL BLU (2012; Giuliana è la preside di un liceo romano dove non funziona neanche la fotocopiatrice, manca la carta igienica ecc; tanto stress; meno male che a casa l’aspetta Gene Gnocchi che cucina con tanto amore)

fantasma

drogati dalla televisione…

DOMANDINA FACILE FACILE. Cosa hanno i comune i sottoelencati personaggi, oltre ad essere protagonisti di film di grande successo (in fondo al post, se ci arrivate vivi, potete leggere la graduatoria)?

  • Paola Cortellesi
  • Claudio Bisio
  • Checco Zalone
  • Ficarra&Picone
  • Luca&Paolo
  • Antonio Albanese
  • Luciana Littizzetto
  • Raoul Bova
  • Alessandro Preziosi
  • Aldo Giovanni&Giacomo

Risposta: devono la loro popolarità alla TV.

NON VOGLIO DIRE che non siano bravi. Alcuni sono bravissimi (Albanese, per esempio), ma non si può negare che il “piccolo schermo” è il trampolino che li ha lanciati.

Se non li vedessimo continuamente in TV, magari negli spot di un telefonino o di un supermercato, non si riempirebbero le sale per i loro film, spesso mediocri (IMMATURI) o meno che mediocri (FEMMINE CONTRO MASCHI).

Mi rendo conto di non esagerare in fatto di originalità, ma LO DICO LO STESSO: il pubblico italiano è drogato dalla tv. Vediamo la faccetta o la facciona di X o Y sul piccolo schermo e l’andiamo a rivedere al cinema.

GRADUATORIA dei film più visti in Italia dal 1° gennaio

  1. CHE BELLA GIORNATA (Checco Zalone)
  2. IMMATURI (Raoul Bova, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu)
  3. QUALUNQUEMENTE (Antonio Albanese)
  4. PIRATI DEI CARAIBI
  5. FEMMINE CONTRO MASCHI (Claudio Bisio, Luciana Littizzetto, Ficarra e Picone, Paola Cortellesi, Alessandro Preziosi)
  6. FAST AND FURIOUS 5
  7. IL DISCORSO DEL RE
  8. UNA NOTTE DA LEONI 2
  9. NESSUNO MI PUO’ GIUDICARE (Paola Cortellesi, Raoul Bova)
  10. LA BANDA DEI BABBI NATALE (Aldo, Giovanni&Giacomo)

(AGGIORNAMENTO del 14 luglio). E’ sorprendente che HABEMUS PAPAM abbia già fatto staccare più di 800.000 biglietti, nonostante Nanni Moretti non sia “televisivo”