Si avvicina l’8 marzo e vedere questo film ci è sembrato doveroso.
Ricorrenza a parte, è davvero un bel film.
Una storia vera, anzi verissima.
E documentatissima. C’erano molte cineprese a Epson il 4 giugno 1913 quando Emily Davison trovò… (no, niente spoiler stavolta).
Anzi, si insiste molto (nel finale) sull’importanza che la stampa documenti quello che fai; oggi come allora se l’opinione pubblica non è informata su te e sulle tue idee ti agiti invano.
Due parole sul cast.
- Bravissima Carey Mulligan (protagonista, dalla prima all’ultima scena); la scena in cui dice addio al figlio ve la ricorderete per un pezzo
- Notevoli Helena B Carter (parte secondaria) e Meryl Streep (parla meno di 2 minuti)
- Ma non dimentichiamo un attore, in questo film quasi tutto al femminile: Brendan Gleeson, un poliziotto intelligente e umano, capace di comprendere le motivazioni del “nemico” (le parti da tutore dell’ordine gli riescono benissimo: ricordate UN POLIZIOTTO DA HAPPY HOUR?)