RENATO, RENATO, RENATO… (come esprimere la voglia di pomiciare in modo non troppo esplicito)

Nelle canzonette del secolo scorso si trattava anche l’argomento sesso.
pansrettclarin

  • a cosa alludesse la Pansé (ne cantava la bellezza Renato Carosone negli anni ’50) lo sapevano anche i bambini delle scuole medie
  • lo stesso vale per il Kobra (lo lanciò la Rettore nel 1980)
  • Renzo Arbore ci informò (Sanremo 1986) che il clarinetto ha bisogno di una chitarrina per fare una canzoncina un po’ sveltina
  • per non parlare della banana, unico frutto dell’amor…

Ricordo che ai tempi del liceo canticchiavo una canzone, portata al successo da Mina, in cui la tradizionale dialettica femmina-maschio veniva capovolta.

Stavolta era la protagonista a esprimere il desiderio di avere un incontro ravvicinato del terzo tipo col fidanzato Renato.

Ma Renato non si concedeva.

Se tu ti decidessi a dirmi almeno un sì

io non sarei ridotta così!

E la passione della protagonista non era tanto platonica.

Renato Renato Renato

così carino così educato

Renato Renato Renato

mi porti al cinema e guardi il film!

Renato Renato Renato

a casa tua mi hai invitato

Renato Renato Renato

e ci ho trovato papà e mammà!

CONSIDERAZIONE FINALE

In quegli anni (1962 e segg) io ero in fase di eruzione ormonale e vi posso assicurare che se avessi invitato Mina a casa mia mi sarei premurato di essere solo con lei.

Ma quell’incontro non ci fu mai.

Published in: on luglio 31, 2023 at 12:08 am  Comments (13)  

Doomsday movies – DEEP IMPACT, 2012, DON’T LOOK UP

L’apocalisse prossima ventura è sempre stata un soggetto di grande successo.

E facile da realizzare da quando gli effetti speciali sono diventati così speciali. Mi limito a citare tre film.
dee20up

Film di diverso livello qualitativo. Se volessi dare un voto globale darei 7 al primo, 6 meno meno al secondo e 9 al terzo (ma non mi piace dare voti).

TRAME ESSENZIALI

DEEP IMPACT (1998) – Una megacometa si schianta sulla Terra. Grazie al sacrificio di pochi eroi l’umanità non si estingue. Muore circa un miliardo di terrestri (poteva andare peggio, no?) a causa di un colossale tsunami. Anche Venezia andrà sott’acqua? Non me lo ricordo; ma adesso ci sono le dighe M.O.S.E. perciò non vi dovete preoccupare.

2012 (2009) – Niente comete o asteroidi. E’ la crosta terrestre che si disgrega: alcuni continenti sprofondano, altri si innalzano. L’Asia, ad esempio, va giù (le vette dell’Himalaya sono diventate grossi scogli) ma l’Africa va in su (Arabia non pervenuta). Totale: meno del 5% dell’umanità sopravvive.

DON’T LOOK UP (2021) – Stavolta è proprio finita per il pianeta Terra. La solita cometa si sta avvicinando. Forse si potrebbe rimediare. Qualche eroe è pronto a sacrificarsi. Ma l’idiozia e la superficialità dei ricchi e dei potenti manda tutto in vacca (chiedo scusa alle vacche). Anche il finale è grottescamente aperto: una specie di Arca spaziale porta in un lontanissimo pianeta qualche centinaio di miliardari (si sono ispirati ai progetti di Elon Musk?); ma qualcosa mi dice che finirà male…

CONCLUSIONE

Col passare degli anni l’ottimismo degli anni ottanta-novanta diminuisce vertiginosamente. Non si spera più. Finirà tutto in vacca (chiedo ancora scusa…)?
vakk
P.S. Propongo a Netflix una serie tv da ambientare in Italia.

Ve lo ricordate il finale di DON’T LOOK UP? Si potrebbe far sopravvivere un coglionazzo (magari parente del Capo del Governo) che si aggira, ultimo superstite, tra le rovine di Roma con una monetina e un migliaio di schede del Gratta e Vinci. (diventerà ricco? cosa ne dite?)
distrgratt

Published in: on luglio 28, 2023 at 6:14 PM  Comments (2)  

quando nei titoli delle canzoni si insinua il dubbio…

Normalmente nei titoli delle canzonette il punto interrogativo non c’è: gli autori amano le certezze, non i dubbi.

  • L’UNICO FRUTTO DELL’AMOR E’ LA BANANA!!!
  • SI PUO’ DARE DI PIU’
  • NUN TE REGGHE PIU’
  • NON SONO UNA SIGNORA!

Ma ci sono eccezioni. Eccone alcune (mi scuso per quelle che ho dimenticato):

Maramao, perché sei morto? (1939) – C’era il fascismo con le sue granitiche canzoni di guerra: VINCERE VINCERE VINCERE E VINCEREMO IN CIELO IN TERRA IN MAR (è andata come è andata). Qualcuno prevedeva che sarebbero state scavate molte fosse…

Dove sta Zazà? (1944) – A Napoli c’era molta confusione nel dopoguerra.

Ma dove vai, bellezza in bicicletta? (1951) – In attesa del boom bastavano le bici. Pedalare sviluppa i muscoli e le ragazze lo sapevano.

Come porti i capelli bella bionda? – Canzone popolare lombardo-emiliano-veneta. Diventò famosa nel 1973. La cantavano tutti: Orietta Berti, Cochi&Renato, Mina e Gianni Morandi. La cantavo anch’io.

Cosa resterà di questi anni Ottanta? (1989) – E’ rimasto il berlusconismo e le bugie (“la radio canta una verità dentro una bugia…”)

Voulez-vous coucher avec moi ce soir? – Credo che sia tra le frasi che si imparano più facilmente studiando il francese. Era già conosciuta negli anni 70 in una versione molto disinibita, ma diventò nota a livello mondiale nel 2001 come parte della colonna sonora di MOULIN ROUGE.

Chi ruba nei supermercati? (2003) – Canzone di Francesco De Gregori. Piena di punti interrogativi. Tu da che parte stai? Stai dalla parte di chi ruba nei supermercati? O di chi li ha costruiti?
bell

Published in: on luglio 27, 2023 at 11:57 am  Lascia un commento  

Questa notte ho sognato di essere…

Nel sogno ero Martin Luther (Lutero per gli italofoni). Stavo traducendo il libro dei Numeri.num

A un certo punto mi arrivò un foglio di carta con la promozione di un supermercato.
tret
Venni a sapere così che il Supermarket Purgatorio offriva sconti speciali del 30% per chi commetteva peccati veniali. E pagava in contanti.

Ad esempio se qualche peccatrice/peccatore aveva meritato un tot di fiamme-del-purgatorio presentando il buono sconto alla cassa la condanna era ridotta del trenta per cento.

PORKEN TROIEN!!!! (nel XV secolo ci esprimevamo così) Non è giusten! Nel Libro dei Numeren il 30 non comparen manco per nienten! Se mai è il 40: la manna-che-caden-dal-cielen non può essere conservaten nel frigoriferen per più di 40 minuten! Ma adesso vado subito a scriverlo sulla porta della cattedralen!
cattedr

Poi mi sono svegliato. Dovrei mangiare più leggero la sera.

P. S. La pubblicità? La detesto! Con qualche rara eccezione, come quella dei divani di qualità (i romagnoli mi sono simpatici). Ma il concetto stesso di pubblicità mi è odioso: suscita desideri a gente che magari vivrebbe meglio senza alcun desiderio. Purtroppo c’è e ci tocca sopportarla per almeno 100 anni.

C’era anche nel quindicesimo secolo!

Published in: on luglio 24, 2023 at 9:00 am  Comments (2)  

Eric Arthur Blair, in arte George Orwell

I suoi principali romanzi sono legati a momenti importanti della mia vita. Ho letto LA FATTORIA DEGLI ANIMALI alla vigilia dell’esame di maturità (1965). 1984 mi ha tenuto compagnia in una caserma di Laives (BZ) nell’estate del 1971. Impedendomi di morire di noia.

La trama la sanno anche i sassi; ma se vi serve rinfrescare la memoria ci rivediamo dopo le immagini.

rambigqrw

ANIMAL FARM (scritto nel 1943 e pubblicato nel 1945, dopo essere stato a lungo ostacolato dalla censura) è una satira amara della tirannia di Stalin (simboleggiato dal maiale Napoleon). Gli animali della fattoria alla fine della storia stanno molto peggio che all’inizio e molti di loro sono stati uccisi; dal maiale Palla di Neve (che simboleggia Leon Trotsky) al cavallo Gondrano (morto di stenti).

1984 (pubblicato nel 1949) è una storia ancora più cupa. L’umanità intera è oppressa da dittature che si sono imposte nei 3 superstati di Oceania, Eurasia ed Estasia. Le masse sono schiavizzate e affamate. Chi prova a salvarsi finisce malissimo, come succederà al protagonista Winston. Non vi racconto quali torture, fisiche e morali, gli saranno inflitte perché potreste sognarle di notte.

Per alleggerire il tono posso raccontarvi (se non lo sapete già) che il significato delle parole è sistematicamente stravolto per ordine dei gerarchi e del loro capo, The Big Brother.
big

Ad esempio il razionamento dei viveri è pianificato dal Ministero dell’ABBONDANZA, la spietata Polizia politica dipende dal Ministero dell’AMORE, la propaganda dipende dal Ministero della VERITA’, lo sforzo militare è diretto dal Ministero della PACE.

P.S. In GB il ministero della GUERRA cambiò nome ai tempi di W. Churchill diventando Ministero della Difesa, pur continuando a occuparsi di cannoni, bombe, munizioni… insomma di MORTE; da noi il cambiamento di nome fu operato dal Governo di A. De Gasperi nel 1947.
guerr

Published in: on luglio 21, 2023 at 2:43 am  Comments (7)  

INDIANA JONES AND THE DIAL OF DESTINY

Mi hanno chiesto perché INDIANA JONES E IL QUADRANTE DEL DESTINO mi è piaciuto così poco.

Rispondo.

  • per la trama strampalata
  • per la colonna sonora da 4 soldi
  • per la recitazione svogliata (da quando i film somigliano sempre più spesso ai tv movies chi ha tempo per impegnarsi a fondo o per ripetere la scena?)

Dicevo della trama. Segue fedelmente lo schema bondesco (Bond è buono e vince sempre, il cattivissimo antibond è sconfitto, in mezzo c’è la bond-girl…). Schema che a sua volta mi sembra derivare da quello della sceneggiata napoletana: ISSO, ISSA e O’ MALAMENTE.

ISSO è Indiana Gions (d’ora in poi denominato Indy). E’ interpretato da H. Ford di anni 82. Per farlo sembrare giovane nell’episodio ambientato nel 1944 hanno usato raffinati trucchi elettronici. Trucchi che mi sono sembrati la cosa più interessante del film.

ISSA è Helena, interpretata di Phoebe Waller-Bridge, inglese (con un cognome così…) di anni 38. E’ brava e farà molta strada. Nel film SOLO: A STAR WARS STORY era un droide. Un droide molto intelligente.

O’MALAMENTE è Jurgen Voller, nazista intelligentissimo e cattivissimo. E’ interpretato da Mads Mikkelsen, danese di anni 57. Mikkelsen è da anni specialista in ruoli da “villain” (il cattivo che alla fine muore). Gli piace molto morire in scena, anche quando è l’eroe della storia. Ve lo ricordate in A ROYAL AFFAIR (2012)?

indygirl
mads

P.S. Invio ai produttori di ollivùd qualche idea per i prossimi film della serie. Potete anche non pagarmi (ma almeno citatemi nei titoli di coda).

INDY e la Sachertorte. Indy è uno psichiatra viennese: prende in cura un giovane pieno di complessi (si chiama Adolf e lo interpreta Mads Mikkelsen ritoccato dal computer). Spiega a Hitler che non c’è niente di male a masturbarsi, che non si diventa ciechi e che l’avvenire sono i dolci al cioccolato. Venti anni dopo si ritrovano: Adolf è diventato ricchissimo diffondendo la Sacher nel mondo e si è convertito alla fede israelitica.

INDY e la pizza giapponese. L’imperatore del Giappone (interpretato da Mads Mikkelsen) riceve la visita di Cristoforo Colombo (interpretato da Antonio Banderas) e del suo nostromo Indy. “Cosa si mangia qui?” L’Imperatore gli fa assaggiare una pizza al crisantemo. Indy modifica il progetto sostituendo il crisantemo con il salame piccante. Helena copia la ricetta e fugge a Napoli con un tappeto volante.

INDY, il gladiatore. Commodo (Mads ecc) ammira le prodezze di un gladiatore nella grande arena. Lo fa salire accanto al suo trono troneggiante: “Come ti chiami, o prode? Indiana Jones? Che nome del cazzo!!” “Sarà bello il tuo!” replica Indy. “Gettatelo ai leoni!!!” Improvvisamente si apre una voragine e Commodo sprofonda nell’inferno. Indy avrebbe preferito la caduta di un asteroide, tipo quello delle merendine Motta. Ma non si può avere tutto dalla vita.

INDY E LA CREAZIONE DEL MONDO. Dio (interpretato da Woody Allen) sta per premere il pulsante del Big Bang. Gli appare Indy. “Ti prego, Signore, non farlo!!! Non creare il mondo! Pensa quanti casini provocheresti! Eruzioni vulcaniche, carestie, guerre, crisi energetiche, le primarie del PD, le discussioni sul fuorigioco…Ti prego, mio Signore, NON CREARE NIENTE!!!” Dio ci pensa un po’ e poi dice con forbite parole “Se non creo l’universo non potrò vedere i film dei fratelli Marx… sai cosa ti dico Indy? Vaffanculo!!!!” e preme il pulsante.
mar

Published in: on luglio 17, 2023 at 12:20 am  Comments (3)  

Stagione 2022/23 – il miglior film italiano e il miglior film straniero

Come tutti gli anni aspetto il mese di luglio per segnalare quelli che sono (secondo me) i mejo movies della stagione.

Per chi volesse saperlo negli ultimi anni ho apprezzato

  • 2018/2019 GREEN BOOK (tra gli italiani DOGMAN)
  • 2019/2020 JOKER (tra gli italiani IL PRIMO RE)
  • 2020/2021 NOMADLAND (tra gli italiani LA VITA DAVANTI A SE’)
  • 2021/2022 DON’T LOOK UP (tra gli italiani QUI RIDO IO)

Per decidere chi fosse the best quest’anno ho voluto aspettare l’uscita dell’ultimo (almeno spero che dopo questa ciofeca la serie finirà) INDIANA JONES.
ind
(che delusione!!!! se l’avete visto sapete di cosa parlo; se non l’avete visto meglio così, soldi risparmiati!)

E quest’anno?

The winners are…

Miglior film italiano: LA STRANEZZA (recensito qui), uscito nell’ottobre scorso. Un gran bel film, credetemi. Se lo proporranno in tv (Sky cinema? Netflix? boh, vai a sapere…) non perdetelo.

Best international movie: THE FABELMANS (recensito qui), uscito in Italia a fine dicembre. Ricordo bene l’applauso del pubblico alla fine del film. Non ha suscitato lo stesso entusiasmo nei giurati di Hollywood. Ma si sa che le uniche opere d’arte che piacciono proprio a tutti sono i diamanti ben lavorati. O i lingotti d’oro.
belmstrane

Published in: on luglio 14, 2023 at 12:16 PM  Comments (5)  

Educazione sentimentale (non c’entra Flaubert, c’entra l’avvocato La Russa)

Ho letto sui giornali di un tale che ha dato ai suoi 3 figli nomi di indiani di nativi americani

Geronimo.

Cochiss.

Apache.
ignaz

Non sono nomi di famiglia, perché quel tale si chiama Ignazio, suo padre si chiamava Antonino, sua madre Maria Concetta, sua sorella si chiama Emilia, i suoi fratelli sono Vincenzo e Romano, il nonno si chiamava Vincenzo e la nonna Rosa Emilia.

Domanda. Perché ha scelto quei nomi?

A domanda rispondo.

Gli apaches erano una nazione bellicosa, l’ultima che continuò a combattere contro i messicani e l’esercito Yankees. Forse Ignazio ha voluto dare quei nomi perché i figli vengano su coraggiosi e indomiti.

Questa è un’ipotesi romantica. Ma ce n’è un’altra.

Gli apaches non erano angioletti. Oltre a combattere contro i visi pallidi usarono le loro armi contro altre tribù indiane (come i Navajos) e la pratica di raccogliere gli scalpi dei nemici uccisi era molto diffusa tra loro.

Come trattavano le loro donne? Non ho notizie precise in merito, ma sospetto che usassero modi molto bruschi. Inoltre usavano comprarle dalla famiglia d’origine: lo stesso capo apache Geronimo raccontò di aver comprato sua moglie (si chiamava Alopè) per 11 cavalli.

In base a questa ipotesi, che definirei realistica, l’educazione sentimentale dei fratelli La Russa è compatibile con un radicato disprezzo per il genere femminile.

Chi ha definito le donne dei “pezzi di carne sfortunatamente capaci di parlare”?

Adesso non me lo ricordo, ma mi verrà in mente.

A scanso di equivoci chiarisco che non posso attestare quali fossero le intenzioni di papà Ignazio nel scegliere quei nomi.

La foto che vedete testimonia che l’avv. La Russa è stato presente alla “prima” della Scala. Ma non sappiamo, non possiamo sapere se abbia insegnato ai figli il testo di Va pensiero su l’ali dorate, va ti posa sui clivi, sui colli…
scala

… oppure abbiano (da giovani ma anche nel presente) cantato in coro un antico madrigale Osteria numero sette (paraponziponzipò) il salame piace a fette (paraponziponzipò) con quel che segue.

Published in: on luglio 10, 2023 at 11:07 am  Comments (7)  

Non vorrei essere frainteso…

A giugno avevo avanzato un’ipotesi sulla monarchia britannica. Su Giorgio VI e sulla di lui figlia Elisabeth.

Torno sull’argomento e chiarisco.

Alla fine degli anni trenta il velenoso serpente del razzismo cercò di infettare la Britannia. Soprattutto la casta dei nobili.

Molti furono tentati di pensare a Hitler come un possibile alleato contro le “razze inferiori” e contro i “bolscevichi”

Fortunatamente c’era un Re dotato di ideali e di spina dorsale e un ministro che sapeva quel che voleva.
reE oggi il Regno Unito è uno dei paesi meno razzisti del mondo. Ho avuto modo di verificarlo.
hill

E’ conseguenza del fatto che Giorgio VI nel 1940, mentre le bombe cadevano sempre più numerose sulle città inglesi, tenne duro?

Se ne può discutere.

Comunque ci tengo a precisare che non sono un ammiratore del sistema monarchico. Dico soltanto che quando un Re si comporta bene può fare molto bene al suo popolo.

Quando invece è uno stronzo non è saggio e manca di senso morale può fare molto male.

Potrei fornire molti esempi.

Mi limito al regno d’Italia. (nel nostro paese in fatto di figure di merda deteniamo molti record)

Avete visto la serie di Netflit intitolata IL PRINCIPE?

In sole tre puntate veniamo a conoscenza che il sig. Savoia Vittorio Emanuele si è comportato malissimo in Francia e, quando gli è stato consentito di tornare in Italia, ha continuato a essere uno stronzo un depravato piduista.

Che dire del suo rampollo, il sig Savoia Emanuele Filiberto? Ha fatto anche cose buone come vincere un premietto a BALLANDO CON LE STELLE (edizione 2009). Non ha raccolto ancora molte pernacchie nella sua carriera, ma è ancora in tempo…
cavallemannet

Conclusione. Teniamoci la Repubblica. Almeno finché c’è Sergio Mattarella.

Del doman non v’è certezza.
mattrussa

Published in: on luglio 7, 2023 at 4:11 PM  Comments (7)