Ieri mi sono successe cose strane, inquietanti.
Mi sono accorto di essere spiato.
Lungo la strada qualcuno mi seguiva. Prima mentre camminavo, poi mentre guidavo. Un’auto nera, coi vetri oscurati…
Cercavo di telefonare. Una strana voce (inequivocabilmente straniera) mi interrompeva di continuo.
“Lei parla troppo in fretta! Ripeta quello che ha detto, scan-den-do bene le parole!”
Sono preoccupato.
Penso che queste attenzioni dei Servizi Segretissimi siano dovute al mio post precedente. Quindi, prima che mi succeda qualcosa di spiacevole, tengo a precisare quanto segue:
- Stavo scherzando. Voleva essere un omaggio-citazione alle pochades ottocentesche, al teatro boulevardier.
- Non ho nulla contro i personaggi citati nel post. Nutro profondo rispetto per i coniugi Macron, per il Kancelliere tedesco e per lo Zar.
- Quanto al Presidente americano (il migliore degli ultimi 150 anni) mi prostro di fronte alla sua eccelsa statura umana e intellettuale.
- Nessun animale è stato maltrattato nella stesura di questo (e dei precedenti) post.
Non sono stato io. Ma, sai, Trump è in viaggio per l’EurAsia, per cui la sorveglianza sarà già alle stelle.
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