Attenzione!!!! La lettura di questo post è sconsigliata alle persone impressionabili!!!

Ogni tanto alla multisala di Narnia si affrontano temi scabrosi, veramente molto scabrosi. In una rassegna di film dell’orrore (un genere che a Narnia ha molti cultori) mi è capitato di vedere BONES AND ALL.
lui
L’argomento del film è l’antropofagia.

Antropofagia spesso è la metafora del desiderio carnale.

Cappuccetto Rosso inghiottita dal Lupo è metafora dello stupro. A volte lui mangia lei (LA CARNE, di Marco Ferreri). Questa volta è il contrario.

Lui sta morendo (dopo un duello all’ultimo sangue contro un altro cannibale) e chiede a Lei con l’ultimo respiro di seppellirlo nell’apparato digerente. Ossa e tutto…

Lei piange disperata e alla fine lo accontenta.

E vi ricordate di MA LOUTE, dove la lotta di classe include la digestione dei borghesi?

Vi ricordate le streghe di Zugarramurdi? E quale genere di carne usa la cuoca Mrs Lovett di Fleet Street? E se il Grande Gigante Gentile è vegetariano gli altri Grandi Giganti no.
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Suggerisco ai produttori i seguenti soggetti

    • INDOVINA CHI C’E’ PER CENA – Mamma e papà non hanno nulla da obiettare se la figlia porta a cena un fidanzato di pelle nera. Purché sia bene in carne.
    • I DIECI CONDIMENTI – Mosè (che ha visto troppi film di Tarantino) vendica la strage dei primogeniti sterminando gli egiziani e servendoli come primi piatti nel suo ristorante “Mar Rosso”. Vanno fortissimo gli egiziani al pomodoro, alla salsa di noci, al pesto rosso, alla carrettiera, alla puttanesca, ecc. Alla domenica si serve la faraona con crema di zucchine
    • MANGIATE IL SOLDATO RYAN – Tom Hanks, mentre organizza un barbecue a Omaha Beach (tra Cesenatico e Gatteo), si chiede se S. Spielberg verrebbe meglio con la senape di Digione o con la mostarda di Cremona; “beh, l’importante è che non giri altri film di Indiana Jones!”
    • UOMINI CHE MANGIANO LE DONNE – Lisbeth è una hacker che, tra una ricerca e l’altra, si è tatuata dappertutto. Mikael (giornalista in cerca di rogne) la invita a casa sua per una cenetta. Alla fine quel che resta di Lisbeth è riciclato nel cassonetto dei rifiuti organici.
    • 007 DALLA SICILIA CON SAPORE – James Bond riceve l’ordine di infiltrarsi nella Mafia, ma viene smascherato (non riesce a pronunciare la frase “me ne staju futtennu”) e lo utilizzano come ingrediente della caponata.
    • UNA MANGIATA PARTICOLARE – 1938. Hitler visita Roma e una casalinga si chiede cosa preparo per cena a marito e figli che tra poco tornano dalla trionfale parata? Le viene in mente un vicino di casa, che abita solo e somiglia tanto a Mastroianni…
    • LA STANGATA AL RISTORANTE – Chicago 1936. Si celebrano le nozze di un boss della malavita nel ristorante di Paul Newman e Robert Redford. La sposa (dopo aver letto il prezzo esorbitante da pagare) ha un’idea per ottenere uno sconto. Si procura un lungo coltello da cucina, taglia lo sposo a fette, lo arrostisce e lo distribuisce agli invitati che lo gradiscono molto (molto meglio della solita banale torta nuziale).

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Published in: on aprile 30, 2024 at 4:05 PM  Comments (6)  

CINDERELLA. Storia antica, anzi antichissima.

Ai narniani piacciono tanto le favole. Amano raccontarle e ascoltarle.

In una di queste si parla di come i discendenti degli ammutinati del Bounty avessero attraversato un portale nell’isola di Pitcairn e si fossero ritrovati… (ho promesso di non raccontare il finale, che si può peraltro leggere in un romanzo di C.S. Lewis)
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Mi hanno chiesto se conoscessi qualche nuova storia. Quella che ho proposto non era particolarmente originale.

“C’era una volta una dolce fanciulla costretta in schiavitù da una perfida matrigna e da 2 sorellastre. Ma trovò l’amore e la felicità per via di una scarpetta…”

Mi sono accorto subito che la sapevano già.

Nell’Egitto dei faraoni la protagonista era nota col nome Rodopi, in Francia la chiamavano Cendrillon, in Italia Cenerentola, in America Cinderella…
cenere
Inoltre, come sanno gli esperti del ramo cenerentolesco, questa antica favola affonda le sue radici in un passato amarissimo.

Sostituite la “matrigna” e le “sorellastre” con Madre e Sorelle maggiori.

La protagonista è la sorella minore. Costretta, con le buone o le cattive, a fare la serva sognando che, un giorno, sarebbe arrivato Richard Gere in smoking e strapieno di palanche.prett

Così è stato per millenni. Dalla Mesopotamia alla valle del Tamigi. Centinaia e centinaia di generazioni di madri tiranniche e di figlie schiave.

Mille anni fa una nobildonna giapponese scrisse GENJI MONOGATARI (Storia del Principe Splendente), romanzo complicatissimo (ma delizioso). Per non parlare di Jane Austen che 8 secoli dopo concludeva con il rituale lieto fine le sue storie (storie irreali; cosa sarebbe successo nella realtà se Lizzie Bennett avesse veramente respinto Darcy? avrebbe passato il resto della sua vita a sbattere la testa contro il muro!)muraausten

Ora le cose sono migliorate. Di Cenerentole ce ne sono ancora tantissime, soprattutto nel mondo islamico.

Ma ci sono gli elettrodomestici.

I romanzetti Harmony sono sempre più fuori moda.

Le donne vanno a scuola, riuscendo quasi sempre a rendersi economicamente indipendenti.

E sono quasi sempre figlie uniche.

Published in: on aprile 18, 2024 at 12:58 am  Comments (12)  

Folber

Qui a Narnia si praticano molti sport. Uno dei quali ha ispirato un film chiamato ZAMORA.

Me lo hanno fatto vedere e mi hanno chiesto un giudizio tecnico.

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Un giudizio?

Ne ho dati 3: il primo riguarda la qualità del film (bravura del regista, bravura degli attori ecc); il secondo riguarda la parola folber; il terzo riguarda il ruolo che un centauro può svolgere nel folber.

film

Comincio col dire che è un bel film.

Interpretato da Neri Marcorè (anche regista), A. Paradossi, G. Storti (nella foto), G. Poretti. Ale, Franz, A. Catania, M. Gastini, Anna Ferraioli. E’ una rievocazione della Lombardia degli anni 60: non erano sempre rose e fiori, ma c’era un ottimismo di base che oggi sembra estinto. Aggiungo che la colonna sonora (Morandi, Nada, Gaber, Bindi, Fontana e chi più ne ha più ne metta) non è affatto male.

Al secondo punto all’ordine del giorno c’è la voce dialettale folber. Secondo gli Hdemici la paternità è da attribuirsi a Gioanin Brera (fu Carlo) scriba pavese che si firmava l’ARCIMATTO. A sud del Po si preferisce usare l’inglese football.

N. B. In U.S.A. è chiamato football una specie di rugby (dove non esiste il portiere). Laggiù tra il Montana e la Carolaina il folber è chiamato soccer (c dura). Ma a Bologna l’interiezione soccer! con la c dolce è piuttosto volgarotta.
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Terzo giudizio. Quando si gioca il derby tra Narnia e Calormen (che quasi sempre si conclude con risse furibonde) i Calormeniani affidano il ruolo dell’estremo difensore (ovvero portiere) a un minotauro. Io ho consigliato i Narniani di mettere in porta un centauro. I centauri secondo me hanno una grande capacità di manovra per via delle loro quattro gambe.

Vi farò sapere se il mio consiglio sarà accolto. Comunque, come dice il grande Aslan, l’importante è partecipare.orenia

Published in: on aprile 12, 2024 at 3:47 PM  Comments (6)  

ORA LEGALE, commedia amarissima

A Narnia non esiste l’ora legale. Anzi, non esistono orologi. E’ uno dei motivi per cui ci vivo così bene.
cal

Mi è affiorato nella memoria un film del duo Ficarra-Picone che si intitolava proprio così.
fic
Era un’opera pregevole, recitata da attori di spessore (c’erano, oltre ai due protagonisti, Leo Gullotta, Antonio Catania e Tony Sperandeo).

Riassumo la trama. In una cittadina siciliana (ma queste storie succedono dappertutto, credetemi) viene eletto il sindaco Natoli, una persona veramente perbene.

Entusiasmo iniziale. Finalmente se ne va il viscido Patanè. Basta con le disonestà, con i favoritismi, con gli imbrogli grandi e piccoli.

Ma col passare dei mesi tutti abbandonano il nuovo sindaco. “Quel fanatico ci rovinerà tutti”. I dipendenti del comune sono i primi a scoprire che devono essere puntuali e scrupolosi. Lo smaltimento dei rifiuti genera ansietà. L’economia locale è in crisi per le nuove ordinanze che salvaguardano l’ambiente. L’unica fabbrica importante rischia di chiudere (evidente allusione all’acciaieria di Taranto).

Anche l’arciprete (Gullotta), inizialmente grande sostenitore di Natoli, quando si accorge che deve pagare le tasse per l’Ostello dei Pellegrini passa all’opposizione. Arrivato l’autunno il sindaco è costretto a dimettersi. L’ora legale è finita.

Resta l’amaro in bocca.

La democrazia è bella ma quando entra in conflitto con l’interesse privato finisce nel cassonetto dell’indifferenziato.
piazz
E come dicevo prima queste cose non succedono solo nel sud. La foto qua sopra è stata scattata in via delle Belle Arti di una nobile e ricca (notate la Mercedes?) città settentrionale.

Published in: on aprile 7, 2024 at 11:39 am  Comments (6)