La storia del rag Antonio Patò (stimatissimo bancario di Vigata) la conoscevo dal 2012, quando uscì il film.
Un film molto divertente di cui mi ero già occupato qui
Se proprio ci tenete vi riassumo la trama.
Patò è sparito in una botola. Dove è finito? C’entra la mafia? Carabinieri e Polizia, in particolare il Commissario Bellavia e il Maresciallo Giummaro, lo cercano e, dopo aver seguito diverse piste, giungono a una soluzione imprevista.
Sarà svelato l’enigma?
No!
Come nel capolavoro di Sciascia IL GIORNO DELLA CIVETTA qualcuno molto in alto ha deciso di insabbiare le indagini.
Nota finale.
Andrea Camilleri è famoso per le storie di Montalbano, infallibile commissario di Vigata. Montalbano vince sempre, sconfigge i birbaccioni, non conosce l’amaro sapore dell’ingratitudine ecc.
Peccato che nella realtà le cose vadano quasi sempre al contrario e che Bellavia (insieme a Giummaro) sia costretto a distruggere tutte le prove sostituendole con prove fasulle. Mentre il lettore sa benissimo dov’è finito Patò (con la moglie di un altro), le Superiori Autorità impongono la loro versione dei fatti.
E i due investigatori si salvano il culo (pagg 252-253).
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