ISSA è siciliana, di Cefalù (almeno stando alle inquadrature del finale).
Ha un notevole talento musicale. Ancora più notevole è il suo talento nel mettersi nei guai. Vuole un figlio a tutti i costi (forse per competere con una vicina che ne ha anche troppi) e si incazz si adombra quando il ginecologo la definisce primipara attempata (scientificamente è così, bellezza: a 33 anni sei attempata). Si autodefinisce SCEMA INCOSCIENTE.
ISSO è toscano (dall’accento, direi maremmano)
E’ (a parere unanime della ballotta) UN SANTO. Non tanto perché sa tutto sui martiri dell’età di Diocleziano (gli hanno offerto una cattedra di storia a Princeton) ma perché sopporta ISSA. La quale lo lascia. Lui la cerca e si becca un cazzottone (ISSA frequenta gente borderline). Inoltre le è sorprendentemente fedele nonostante la vicina di cui sopra e bellissime hostess tedesche gli facciano l’occhiolino. Sarà premiata questa commovente fedeltà?
‘O MALAMENTE non è una persona specifica. Diciamo che è l’agglomerato urbano, l’immensa periferia di Roma (città a cui Virzì dedica un intenso odio-amore). Meglio ancora, è l’intera società italiana, spesso violenta, ignorante e trucida, in cui anche ai giovani più promettenti (ISSA e ISSO sono, ciascuno nel suo genere, dei fuoriclasse) si offrono impieghi precari e poco remunerati.
Comunque, a me il film è piaciuto.
E ammiro il coraggio di Virzì che questa volta non ha voluto star famose.
Niente Sandrelli, Bellucci, Ferilli, Buy, Castellitto, Santandrea, Amendola, Germano, Auteuil ecc Conoscevo soltanto Luca Marinelli (ISSO), molto bravo.