ISSO, ISSA e ‘O MALAMENTE nell’ultimo film di Paolo Virzì (TUTTI I SANTI GIORNI)

ISSA è siciliana, di Cefalù (almeno stando alle inquadrature del finale).

Ha un notevole talento musicale. Ancora più notevole è il suo talento nel mettersi nei guai. Vuole un figlio a tutti i costi (forse per competere con una vicina che ne ha anche troppi) e si incazz si adombra quando il ginecologo la definisce primipara attempata (scientificamente è così, bellezza: a 33 anni sei attempata). Si autodefinisce SCEMA INCOSCIENTE.

ISSO è toscano (dall’accento, direi maremmano)

E’ (a parere unanime della ballotta) UN SANTO. Non tanto perché sa tutto sui martiri dell’età di Diocleziano (gli hanno offerto una cattedra di storia a Princeton) ma perché sopporta ISSA. La quale lo lascia. Lui la cerca e si becca un cazzottone (ISSA frequenta gente borderline). Inoltre le è sorprendentemente fedele nonostante la vicina di cui sopra e bellissime hostess tedesche gli facciano l’occhiolino. Sarà premiata questa commovente fedeltà?

‘O MALAMENTE non è una persona specifica. Diciamo che è l’agglomerato urbano, l’immensa periferia di Roma (città a cui Virzì dedica un intenso odio-amore). Meglio ancora, è l’intera società italiana, spesso violenta, ignorante e trucida, in cui anche ai giovani più promettenti (ISSA e ISSO sono, ciascuno nel suo genere, dei fuoriclasse) si offrono impieghi precari e poco remunerati.

Comunque, a me il film è piaciuto.

E ammiro il coraggio di Virzì che questa volta non ha voluto star famose.

Niente Sandrelli, Bellucci, Ferilli, Buy, Castellitto, Santandrea, Amendola, Germano, Auteuil ecc Conoscevo soltanto Luca Marinelli (ISSO), molto bravo.paolofuoriserie

Published in: on ottobre 22, 2012 at 1:50 PM  Lascia un commento  
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Julia Roberts, tra filmoni e ciofeche (e si preannuncia una recensione dell’ultimo film di Virzì)

Decidano gli eventuali lettori su quale sia l’interpretazione migliore e (perché no?) la peggiore. Al solito ho elencato solo i film che ho visto.

  • FIORI D’ACCIAIO (1989; interpreta Shelby; nomination all’Oscar)
  • PRETTY WOMAN (1990; interpreta Vivian; nomination all’Oscar)
  • QUALCOSA DI CUI… SPARLARE (1995; interpreta Grace)
  • TUTTI DICONO I LOVE YOU (1996; interpreta Von Sidell)
  • MARY REILLY (1996; è la domestica del dr. Jeckyll)
  • IL MATRIMONIO DEL MIO MIGLIORE AMICO (1997; interpreta Julianne)
  • NEMICHE AMICHE (1998; interpreta Isabel)
  • SE SCAPPI TI SPOSO (1999; interpreta Maggie)
  • NOTTING HILL (1999; interpreta Anna)
  • ERIN BROCKOVICH (2000; è, ovviamente, Erin; premio Oscar)
  • MONA LISA SMILE (2003; interpreta Katherine Ann)
  • CLOSER (2004; interpreta Anna)
  • MANGIA, PREGA, AMA (2010; interpreta Elisabeth)
  • L’AMORE ALL’IMPROVVISO – LARRY CROWNE (2011; interpreta Mercedes)
  • BIANCANEVE (2012; interpreta la regina Clementianna)

Mercoledì scorso la ballotta ha discusso a lungo sul film di Virzì TUTTI I SANTI GIORNI.

A me è piaciuto, ad altri no (sarebbe una noia se tutti la pensassimo allo stesso modo), ma oggi non ho lo sbattimento di scrivere una recensione vera e propria.

Magari la volta prossima.

juliaclosererin

Published in: on ottobre 19, 2012 at 7:17 PM  Comments (14)  
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Tutta la vita davanti

Ieri trasmettevano questo bel film di Virzì, un’amara descrizione del mondo presente.

Lo avevo accostato a IL MEDICO DELLA MUTUA (che però era più “commedia”) in https://ilbibliofilo.wordpress.com/2008/10/04/classifica-provvisoria/

E’ un DRAMMA, con tanto di morti ammazzati, sulla precarietà e SULLA FEROCIA DEI RAPPORTI INTERPERSONALI in un’azienda un’associazione per delinquere che sfrutta lavoratrici e lavoratori precari per spacciare un inutile elettrodomestico a vecchiette di periferia.

La trama (se non la conoscete già) ve la riassumo dopo il video. Prima però una considerazione FILOSOFICA

E’ proprio la filosofia a salvare la protagonista dalla disperazione.

E ad affascinare la piccola Lara (che da grande “farà la filosofia”) con il MITO DELLA CAVERNA.

Mito quanto mai attuale, ci vuol dire Virzì. Noi tutti, come le ragazze del call-center che iniziano la giornata cantando e ballando l’inno aziendale, viviamo nella caverna delle illusioni. E siamo tentati di scambiare la realtà con le ombre illusorie del consumismo, della TV grandefratellistica, con la falsa felicità degli spot.

E quando le illusioni sfumano, il rientro nella realtà può essere terribile.

Trama essenziale. La protagonista (interpretata da Isabella Ragonese) ha una laurea 110lode e brillanti capacità intellettuali. Deve accontentarsi di fare la baby sitter di una bimba malinconica e poi lavorare (sottopagata) in un call center. La “capa” (Sabrina Ferilli) la prende in simpatia e le rivela di essere l’amante del Padrone (Massimo Ghini).

Poi la catastrofe: la “capa” impazzisce e uccide il Padrone, l’azienda chiude e centinaia di giovani perdono il lavoro. Ma la vita continua e, come sempre nei film di Virzì, l’ultima scena restituisce un briciolo di speranza. Whatever will be, will be…

Allego l’ultima scena, con la partecipazione straordinaria di TATIANA FARNESE (la vecchia signora) bravissima attrice e, temporibus illis, gran bella donna.