Ogni tanto tiro fuori dalla mia cineteca questo bel racconto neorealista, diretto e interpretato da A. Fabrizi (già descritto nell’altro blog, quello della fragolina).
TRAMA ESSENZIALE. Bologna, 1954. Un tranviere dal carattere irascibile viene sospeso dall’impiego. Sconvolto dall’ira e alterato dall’alcool va al deposito, si impadronisce di un tram e lo conduce nella notte, caricando donnine allegre e tipi bislacchi. Finisce in Pretura e viene salvato proprio dalla testimonianza di quelli che (secondo lui) lo avevano perseguitato.
Una storia dolce-amara, ispirata a un fatto realmente avvenuto a Vienna nel 1928.
Era successo che un bigliettaio aveva sempre mentito a suo figlio, raccontandogli di essere conducente del tram. Una notte volle dimostrare al figlio che sapeva guidare e lo portò a spasso per la città. Non so se finì in prigione per questo.
P.S. La voce che doppia l’attore spagnolo Juan de Landa (nel ruolo del controllore Rossi) è quella di Carletto Romano, che in quegli anni doppiava anche Fernandel (nel ruolo di don Camillo)