Avresti Potuto Essere Grande, Tomàs. Ma quando, dopo aver recitato con Romy Schneider e Romolo Valli, ti metti con Bombolo e Marina Punturieri il titolo di APEG non te lo toglie nessuno…
Hola!
Avresti Potuto Essere Grande, Tomàs. Ma quando, dopo aver recitato con Romy Schneider e Romolo Valli, ti metti con Bombolo e Marina Punturieri il titolo di APEG non te lo toglie nessuno…
Hola!
22 orizzontale: SI SPAZZA PERCHE’ TIRI (sei lettere).
Ma questo non c’entra una cippa con la domanda: i lettori di questo blogghino si sono stufati di attrici straniere e italiane?
Preferite parlare di ATTORI? Ditemi voi…
Nel qual caso confronterò gli italiani ai colleghi d’oltreconfine? NAAAAA… lotta troppo impari!
Vorrei conoscere la vostra opinione, careamiche/cariamici.
Dopo le immagini (se vi interessa) potrete leggere le mie previsioni sulle statuette e sul futuro conclave.
Sto diventando un pigrone. Sarà l’età..
Adesso mi concentro e butto giù un po’ di minirecensioni.
LOVE IS ALL YOU NEED (S. Bier) – I Beatles non c’entrano. C’entrano i limoni, il sole e il mare di Sorrento. L’amore trionferà? Sì e no. Un matrimonio salta all’ultimo momento, uno degli addetti al catering (faccia già vista in GOMORRA) bacia sulla bocca… (non ve lo voglio dire)
LA MIGLIORE OFFERTA (G. Tornatore) – Se non c’è un colpo di scena che thriller è? E qui, nel sottofinale, c’è una sorpresona con la S maiuscola. Grandissimo G. Rush. Chi ama la bellezza femminile in un quadro si metta in fila (fila non metaforica: in meno di un mese più di un milione di biglietti staccati)
CLOUD ATLAS (A. e L. Wachowski) – Perché non fate come P. Jackson che con un romanzo solo ci fa 3 film? Qui è il contrario: sei film fusi in uno (ovviamente lunghissimo). Mi chiedevo, uscendo dal cinema, come sarebbe riuscita S. Sarandon vestita da Santippe e T. Hanks come Ponzio Pilato. Dagli autori di MATRIX mi aspettavo qualcosa di meno noioso.
A ROYAL WEEKEND (R. Michell) – Roosevelt dietro le quinte. Mentre Hitler prepara il guerrone, lui beve, fuma come un turco e si fa fare le pippe. I reali inglesi sono due macchiette divertenti: lui (ovviamente) balbetta, lei inorridisce all’idea di mangiare gli hot dogs in mezzo a quei plebei. Belle le immagini della campagna, film tutto sommato dimenticabile.
DJANGO UNCHAINED (Q. Tarantino) – Gli ho dedicato una recensione e mezza. Voglio solo aggiungere che LO DEVI VEDERE (a meno che tu aderisca al buddismo o altra religione/ideologia nonviolenta). Scommetto su 2 OSCAR: fotografia e Cristoforo Waltz.
QUELLO CHE SO DELL’AMORE (G. Muccino) – Diversamente da LA MIGLIORE OFFERTA qui tutto è perfettamente prevedibile. Indovini subito che i due divorziati si rimetteranno insieme, che lui sarà assediato da tutte le 40enni del quartiere, che la partita finale sarà vinta con un golletto del figlioletto… Un regista dovrebbe ottenere il massimo dagli attori, ma qui C. Zetagions, U. Thurman e J. Biel sono assolutamente sprecate.
LINCOLN (S. Spielberg) – Bellissima la scena sul campo di battaglia disseminato di morti, ma poi la noia prevale. Le interminabili discussioni sul 13° Emendamento lasciano piuttosto freddo lo spettatore europeo. Però dobbiamo tener conto che in America Lincoln è venerato come un secondo Messia (il colpo mortale fu sferrato la sera di un venerdì santo).
PAZZE DI ME (F. Brizzi) – Se il Luca di NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI collezionava figuracce, ma era protetto da un gruppo di amiche/amici, questa volta il protagonista vive in un vero inferno di sorelle, mamme e nonne senza uno straccio di amico. Brizzi, devi impegnarti di più.
QUARTET (D. Hoffman) – Pepe, sorrisi e lacrime in una casa di riposo per cantanti e orchestrali (ne avessimo in Italia di case così…). Se in Francia hanno descritto la vecchiaia con una tragedia da Oscar (AMOUR), in GB il tema è trattato con i toni leggeri della commedia.
Domanda finale: quale mi è piaciuto di più?
Se proprio volete saperlo, oltrepassate le immagini…
Siete già qui? Complimenti per la costanza.
QUALE IL MIGLIORE? Per me, LA MIGLIORE OFFERTA: il colpo di scena mi ha spiazzato completamente e questo fattore mi sembra decisivo.
DJANGO e QUARTET secondi ex-aequo.
Un anno fa elencavo i film più famosi dedicati all’Olocausto e chiedevo agli eventuali lettori di scegliere il migliore.
Tra parentesi ha vinto TRAIN DE VIE.
Ma anche il filmone di Spielberg ha riscosso consensi. Piace molto anche a me.
Ripeto: SCHINDLER’S LIST è’ un’opera di grandissimo valore, forse la migliore di Spielberg.
Ma è troppo, dannatamente troppo, LUNGO. Più di 3 ore. So, per esperienza personale, che l’attenzione della scolaresca non supera i 20 minuti, a meno che i protagonisti non siano loro coetanei (in lotta contro improbabili alieni, zombie o, come usa da un po’ di tempo, vampirelle innamorate).
Se proprio volete servirvi del dvd e siete bravi col telecomando, vi consiglio di eliminare tutta la parte centrale.
Fate vedere l’inizio, con le due candele che lentamente si spengono e SALTATE ALLA MEZZ’ORA FINALE: i dipendenti della fabbrica, ormai salvi, regalano un anello a Schindler (arriva l’Armata Rossa, tocca a lui nascondersi) con la scritta WHOEVER SAVES A LIFE SAVES THE WORLD ENTIRE
Doveroso chiarimento. Come dicevo ieri ho il progetto di DESCRIVERE le trilogie cinematografiche che più mi acchiappano. Proverò anche ad abbinarle secondo miei personalissimi criteri. Per dare punteggi c’è tempo…
Però già un commentatore (Gegio) ha spezzato una lancia a favore della TRILOGIA DEL PADRINO. Che devo fare?
Facciamo così. Chi vuol dare un voto DA 1 A 10 può farlo e ne terrò conto nel punteggio finale.
Ora elenco le trilogie. Fine del doveroso chiarimento.
Usando l’ordine alfabetico (per il cognome dei registi) comincio da
Postscriptum. Avrei aggiunto volentieri un match tra SHREK e TOY STORY, ma devo confessare che NON ho mai visto Shrek 2….