i blog dei cinefili (partendo dal dr. Strangelove)

IL DOTTOR STRANAMORE (Kubrick, 1964) è uno dei migliori film della storia. E non sono il solo ad amarlo.

Ogni tanto lo tiro fuori e lo rivedo, godendo come un riccio.
strang
Ma alcuni Soloni della critica sentenziarono altrimenti. E (da questo) argomenterò sulla difficoltà di dare giudizi oggettivamente validi per tutti.

Tullio Kezich (che allora scriveva su Panorama): “il regista non tira fuori tutti gli effetti possibili… avrebbe dovuto affrontare il tema della distruzione atomica con uno stile realistico, addirittura documentario… quell’aria un po’ falsa che hanno tutti i film di ambiente americano girati in Inghilterra…

Giovanni Grazzini (sul Corriere della sera): “La mano di Kubrick è stringata e lucida, ma non ha propriamente genialità di artista… resta nell’ambito della produzione commerciale. Ne è conferma l’aver affidato 3 parti al versatile Peter Sellers… personaggi troppo diversi perchè riesca a dare a ciascuno pienezza di espressione…”

Anche i “grandi” critici sbagliano?

Diciamo che Grazzini e Kezich (come molti intellettuali della loro generazione) vivevano nell’attesa messianica della Rivoluzione Imminente: per loro il cinema doveva profetizzare e possibilmente attuare la Rivoluzione. Un film, più che essere bello, doveva “portare avanti il discorso”.

Ogni epoca ha i suoi fanatici.

Questa lunga premessa (di cui mi scuso) per introdurre il tema I BLOG CINEFILI

  1. Anzitutto osservo che i bloggers che si occupano di cinema sembrano più interessati a PARLARE che ad ascoltare. Ci sono molte eccezioni (tra cui annovero Agegiofilm, Cinemaleo’s, Fabrizio Reale e “biba”), ma la maggior parte di loro scrive molto e riceve tanti o pochi (o niente) commenti; ma non commenta i blog altrui. Diciamo che mettono in rete le loro opinioni, ma non leggono le altre, come quelli che si mettono a parlare nello Speaker’s corner di Hyde Park: gli va di prendere la parola, ma le parole altrui non le ascoltano. E mi ricordano un mio prof al liceo (lo descriverò, prima o poi, nel fragolinablog). Non lo interessava che lo capissimo: era sostanzialmente uno showman e le sue lezioni erano uno show. Punto a capo.
  2. Ciò può essere spiegato col fatto che i gusti dei cinefili differiscono su tutto. Nessuno concorda pienamente con gli altri. Tot càpita tot sententia. Non voglio dire che sia un male. E’ così e basta: i cinefili non hanno obbligo di partito e si dividono in infinite scuole, di cui qui elenco solo una piccolissima parte
  • quelli che Tarantino y nada mas
  • quelli che “La fontana della vergine”
  • quelli che bisognerebbe rivalutare l’intensità espressiva di Ciccio e Franco, soprattutto “Due mafiosi contro Goldginger” e “Le spie venute dal semifreddo”
  • quelli che non trovano NIENTE di Altman che non sia perfetto
  • quelli che “Eyes wide shut” è, complessivamente, una troiata
  • quelli che i movimenti di macchina di Fellini
  • quelli che il calligrafismo di Ichikawa
  • quelli che “il miracolismo feticistico della cinepresa” di Vertov
  • quelli che “ho visto cose che voi umani non potreste nemmeno immaginare”
  • quelli che “non è vero che abbiamo bisogno dell’assenza, della solitudine, dell’eterna attesa: non è vero!”
  • quelli che “tutti cercano Ringo e i più sfortunati lo trovano”
  • quelli che “se vedete il giudice Greenfield, ditegli di suo figlio”
  • quelli che “Maccarone, tu m’hai provocato e io te distruggo!”

Premesso ciò segnalo alle autorità competenti la mia decisione di ripubblicare alcuni post del periodo 2009-2011:

Australia

Un film che tutti i bloggers dovrebbero vedere…

Quando la morte (degli altri) fa ridere

Che ci fa Zio Paperone a Little Boston?

The fighter

(ho scelto questi non perché fossero i film migliori di quegli anni ma perché mi è sembrato, ripeto mi è sembrato, di averli raccontati bene)

 

QUIZ DI PRIMAVERA (e, ringraziando Cecilia, rispondo alle sue domande)

Cominciando da Cecilia. Mi ha gentilmente insignito del Liebster Award.

Devo, però, guadagnarmelo parlando un po’ dei miei gusti. Rispondo quindi alle 11 seguenti domande:

  1. Cosa penso della letteratura moderna? (immagino che si intendano “moderni” gli ultimi 5 decenni) Apprezzo moltissimo scrittori come PHILIP ROTH e MARIO VARGAS LLOSA… e mi fermo perché l’elenco sarebbe lungo. Purtroppo non emergono gli italiani. Baricco aveva cominciato molto bene, ma gli ultimi romanzi deludono. Michela Murgia promette bene e spero che manterrà.
  2. Regista preferito? Kubrick (due anni fa alla stessa domanda avevo risposto Altman, ma i gusti cambiano)
  3. Lady Oscar? Mi dispiace, ma non conosco.
  4. Prossimo viaggio? LECCE (mia moglie non l’ha mai vista, se il tempo è buono ci andiamo a Pasqua).
  5. Cani o gatti? Preferisco i cani. Nell’altro blog (quello della fragolina) ho narrato di come i primi cani disobbedirono al Creatore (malconsigliati del subdolo Gatto) e furono puniti. Da allora devono convivere con gli umani, cercando di insegnare loro a essere coraggiosi e onesti. Quando questo difficilissimo compito sarà assolto, i Cani entreranno nel Regno dei Cieli.
  6. La psico-analisi è una pratica impudica? Penso che se non sei capace di leggere dentro te stesso, essere aiutati da uno specialista non guasta.
  7. Come ho conosciuto LA TOSCA NON E’ PER TUTTI? Ho conosciuto questo blog (dal titolo elegantemente paradossale) nel gennaio 2011. Ho letto un post su LADY IN THE WATER e l’ho commentato. Non ricordo se c’entrasse il celebre TORNEO DEI FILM di Gegio… La blogsfera è un mare senza sponde.
  8. Che tipo di casa vorrei abitare? Mi va bene la mia (piccola ma accogliente), solo che vorrei dei vicini meno musoni.
  9. Amo la filosofia? Amo Platone e il Mito della Caverna (vedi post precedente).
  10. Harry Potter o Le oscure materie? Harry Potter.
  11. Mozart o Beethoven? Mozart (dai, Ludwig, non te la prendere; sei bravo anche tu…)

E adesso il QUIZZONE.

In quale di questi film non si vede nemmeno…

AH, SCUSATE! Ho sbagliato! Questo quiz l’ho programmato per l’estate!

QUIZ DI RISERVA

L’attore a cui dedicherò il prossimo post è identificabile in base a 4 indizi:

  • interpreta spesso personaggi ambigui e tormentati
  • ha un fascino notevole, a cui le donne (giovani e meno giovani) difficilmente resistono
  • qualche volta uccide, qualche volta viene ucciso… ma sempre con tanta classe!
  • canta da baritono

i film “seri”

Ho parlato finora di film “leggeri” dove tutto è sdrammatizzato.

Elenco ora 8 esempi del cinema “serio” dove il DRAMMA è, al contrario, enfatizzato.

Dove lo spettatore è inchiodato alla poltrona da scene intensamente drammatiche: il paletto che Mina Murray deve piantare nel cuore del conte, le urla di Marion Crane accoltellata sotto la doccia, l’aereo che sta per partire per Lisbona e su cui Ilsa Lund non sa se salire o no, ecc ecc ecc.

Ho scelto questi 8 per esigenze poste dal torneo di Gegio

http://torneodeifilm.blogspot.com/

Ho lasciato fuori, a malincuore, OMBRE ROSSE e QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO DEL CUCULO che avrei inserito se lo spazio fosse stato di 10 titoli.

Ecco quindi le mie nomination

  • QUARTO POTERE (Orson Welles, 1941)
  • CASABLANCA (Michael Curtiz, 1942)
  • PSYCHO (Alfred Hitchcock, 1960)
  • L’UOMO CHE UCCISE LIBERTY VALANCE (John Ford, 1961)
  • UN UOMO PER TUTTE LE STAGIONI (F Zinnemann, 1966)
  • BARRY LINDON (Stanley Kubrick, 1975)
  • APOCALYPSE NOW (Francis Ford Coppola, 1979)
  • DRACULA (Francis Ford Coppola, 1992)

Dedicherò un post a ciascuno di questi capolavori. Per CASABLANCA non occorre che lo faccia perché l’ho già fatto

https://ilbibliofilo.wordpress.com/2009/05/20/casablanca-il-mito/

https://ilbibliofilo.wordpress.com/2009/05/23/ancora-su-casablanca/

Voglio solo ribadire che, nonostante i suoi difetti (a cominciare dal personaggio di Laszlo), CASABLANCA è sempre un mito. Retorico, ingenuo (gli Americani avevano un’idea alquanto naif della resistenza) ma sempre affascinante.

Oggi (qualcuno lo ha già fatto notare) un soggetto del genere verrebbe scartato subito.

Ve l’immaginate il produttore che legge lo script?

“NIENTE SESSO??? POCHI MORTI??? PERSONAGGI CHE SI FANNO ISPIRARE DALL’IDEALISMO, DALL’ALTRUISMO????”

Direttamente nel cestino…

il dottor Stranamore di Stanley Kubrick (1964)

Adesso qualcuno salterà su a dire che io sono un vecchio fissato “laudator temporis acti”.

Ma ditemi voi, dopo aver visto le mediocri pellicole degli ultimi mesi (se ci tenete a saperlo, dopo vi dico quali salverei) e averle paragonate ai capolavori del passato (Blade Runner, Barry Lindon, Apocalypse now, La stangata, Amadeus, MASH, La mia Africa ecc) COME SI FA a non “laudare” quel tempo.

Erano storie ben recitate da attrici e attori che venivano dal TEATRO (in questo caso Peter Sellers) e non dagli spot televisivi. Facce espressive, non fotomodelle/i. Satire taglienti, non cinepanettoni.

TRAMA. Scoppierà la Guerra mondiale e renderà inabitabile la crosta terrestre per un secolo. Come succederà? Da una parte un generale americano impazzito scatena un attacco nucleare sull’URSS, dall’altra un leader sovietico megalomane ha predisposto (senza dirlo a nessuno) una rappresaglia automatica e inesorabilmente inarrestabile. Ma il genere umano non si estinguerà: uno scienziato ex-nazista propone di salvare nel fondo delle miniere americane e russe una piccola percentuale di esemplari (un maschio ogni 10 femmine, per aumentare il tasso di natalità), che naturalmente comprenderà le elites politiche e militari. A pensarci bene, questo particolare deve aver ispirato gli autori di 2012.

Dicevo di Peter Sellers. Interpreta 3 personaggi essenziali: il dott. Merkwurdigliebe (in italiano, Stranamore: lo scienziato tedesco), il presidente americano Muffley e il capitano inglese Mandrake. Ci sono voluti 3 attori italiani per doppiarlo: Oreste Lionello doppiava lo scienziato.

Non ci provo nemmeno ad aggiungere aggettivi a quelli che sono già stati usati. Godètevi il video che ho inserito. Dopo (ma proprio perchè insistete) elencherò, tra i film usciti negli ultimi 2 mesi, quelli che ho apprezzato di più.

Vediamo un po’.

Nessun capolavoro nei mesi di Febbraio-Marzo.

Anzi, un solo film (IL CONCERTO) mi è piaciuto davvero. Ne ho parlato nel post del 17 febbr. Voglio solo aggiungere che non mancherà nella mia collezione di DVD e mi dispiace moltissimo di non capire bene il francese, perchè il modo in cui i russi storpiano il francese è (mi dicono) irresistibile.

Elenco infine altri sette nani opere che (anche se non mi hanno entusiasmato) meritano senz’altro la sufficienza

  • IL PROFETA – dramma a forti tinte; la brutalità del carcere è sottolineata un po’ troppo; se fosse durato 50′ in meno lo avrei apprezzato molto di più
  • INVICTUS – celebrazione (un po’ troppo retorica) di Nelson Mandela e della nascita del Sudafrica interrazziale; rende simpatico anche Matt Damon;  adattissimo a un pubblico scolastico
  • ALICE IN WONDERLAND – vedi il post dell’11 marzo; alcuni lo hanno massacrato; a me non è dispiaciuto (forse lo rivedrò)
  • AN EDUCATION – ne ho parlato il 17 febbr; una storia amara (una ragazzina si illude di aver trovato il grande amore e la disillusione è dolorosa) in cui un’insegnante fa una bellissima figura
  • GENITORI E FIGLI, AGITARE BENE PRIMA DELL’USO – ne ho parlato il 1° marzo; si può vedere, ma non comprerò il DVD
  • E’ COMPLICATO – ne ho parlato il 21 marzo; Meryl Streep regge sulle sue poderose spalle una commedia riuscita solo a metà
  • HAPPY FAMILY – l’ho visto ieri sera; non è male: descrive con vivacità un insieme di tipi bizzarri (ne riparlerò)