Un anno fa elencavo i film più famosi dedicati all’Olocausto e chiedevo agli eventuali lettori di scegliere il migliore.
Tra parentesi ha vinto TRAIN DE VIE.
Ma anche il filmone di Spielberg ha riscosso consensi. Piace molto anche a me.
- Soprattutto NON E’ RETORICO; il protagonista è descritto come era nella realtà: un furbacchione, un figlien von mignotten, inizialmente cinico e capace di sfruttare le disgrazie altrui per procurarsi manodopera a bassissimo costo; poi, commosso dalla tragedia che si consumava attorno a lui, abilissimo nel proteggere i suoi dipendenti ebrei; insomma, un eroe senza frasi ad effetto, senza primi piani enfatici.
- Inoltre mostra come IN TANTISSIMI CASI (a Cracovia, ma anche a Parigi, a Belgrado, a Salonicco) la deportazione degli ebrei NON suscitasse particolare dolore nei vicini di casa ariani: si liberava un appartamento, restava lì un buon mobilio, parte del guardaroba, una radio… NON SEMPRE: ci sono stati casi in cui gli ebrei erano nascosti, c’è stato il caso della famiglia Frank, ma la crudele massima HOMO HOMINI LUPUS ha trovato puntuali conferme.
Ripeto: SCHINDLER’S LIST è’ un’opera di grandissimo valore, forse la migliore di Spielberg.
Ma è troppo, dannatamente troppo, LUNGO. Più di 3 ore. So, per esperienza personale, che l’attenzione della scolaresca non supera i 20 minuti, a meno che i protagonisti non siano loro coetanei (in lotta contro improbabili alieni, zombie o, come usa da un po’ di tempo, vampirelle innamorate).
Se proprio volete servirvi del dvd e siete bravi col telecomando, vi consiglio di eliminare tutta la parte centrale.
Fate vedere l’inizio, con le due candele che lentamente si spengono e SALTATE ALLA MEZZ’ORA FINALE: i dipendenti della fabbrica, ormai salvi, regalano un anello a Schindler (arriva l’Armata Rossa, tocca a lui nascondersi) con la scritta WHOEVER SAVES A LIFE SAVES THE WORLD ENTIRE