Ho sognato che progettavano il remake italiesco di SOME LIKE IT HOT, il capolavoro diretto da Wilder, in cui Marilyn fa risplendere la sua incredibile bellezza e un miliardario assatanato (Joe E. Brown) corteggia Daphne (Jack Lemmon travestito).
“Vediamo un po’… Marilyn non ce la possiamo permettere (non possiamo permetterci neanche Marion Cotillard)… anche le sparatorie tra i gangster costano troppo… però ci possiamo mettere un riccone (Boldi) che sbava per un travestito (De Sica)”
Nessun produttore italiano è stato maltrattato durante la stesura di questo post; anche se la tentazione era forte.
Mentre tutta la platea del Capitol rideva da star male (e non perdetevi i titoli di coda!) mi chiedevo: perché in Italia non realizziamo cartoni così? Ci mancano disegnatori bravi come i francesi?
Intanto che ci pensate, riassumo la TRAMA.
Gru è un supercattivo (una specie di Arsenio Lupin del terzomillennio) che vuol dimostrare la propria genialità rubando la luna. Ma in fondo ha un cuore tenero e lo scoprirà con l’aiuto di tre orfanelle.
Ripeto, è un vero spasso: piace ai bambini da 4 anni in su e anche agli adulti, credetemi. Se non ridete a questo film avete una cambiale che vi scade domani o un appuntamento dal dentista.
Non è il massimo dell’originalità. I minions (i piccoli aiutanti gialli di Gru) ricordano gli UMPA LUMPA che Tim Burton ha utilizzato nella FABBRICA DI CIOCCOLATO e il dr.Nefario è un Archimede Pitagorico molto invecchiato.
MA PIACE LO STESSO.
Ritornando al quesito iniziale, AVANZO DUE IPOTESI:
disegnatori buoni ne abbiamo anche qui (ricordate Bruno Bozzetto e il suo WEST AND SODA?) ma NON abbiamo produttori coraggiosi (ci vuole coraggio ad investire capitali in film di animazione che non sai se sfonderanno o no, meglio stare sul sicuro con Boldi, De Sica e la Hunziker)
gli autori in Italia sembrano non sapere che cosa sono i bambini e quali storie gli piacciono; ai bambini (quelli veri, non quelli fasulli che affollano i programmi Mediaset) piacciono fiabe come questa.