Per le note vicende (Jean-Claude Arnault) quest’anno il Nobel letterario non sarà assegnato.
Poco male: l’anno prossimo ne assegneranno 2.
Per me il Premione dovrebbe andare a… scusate, mi chiamano al telefono…
…al telefono c’era W. Shakespeare: mi ha chiesto se non si potrebbe per l’occasione fare uno strappo alla regola (che esclude i defunti dalla competizione).
I’m sorry, Will! Non si può fare!
Ho già trattato il tema di quante difficoltà incontrerebbero i testi del Bardo se fossero scritti oggi. E non premierebbero neanche Milton, De Foe, Dickens, Kipling ecc.
Ma riprendo il discorso interrotto 8 righe fa.
A mio modesto avviso il Nobel lo merita King.
Non siete d’accordo?
- trovate che non è sempre all’altezza dei suoi capolavori?
- vi è cordialmente antipatico?
- lo trovate un po’ troppo venale?
Al primo punto respondeo dicendum quod è vero, non è sempre allo stesso livello: ad es. LA TORRE NERA (che ho voluto rileggere l’anno scorso per via del film) non è riuscito a eguagliare IL SIGNORE DEGLI ANELLI. Ma succede a tutti; non tutti i romanzi di Thomas Mann e non tutte le poesie di Quasimodo sono allo stesso livello.
Secondo punto: un genio può essere antipatico, ma resta un genio; ad esempio Pirandello non mi è mai stato simpatico ma mi inchino alla sua genialità
Terzo punto: non è il solo nobel ad aver apprezzato le palanche; Hemingway si godeva i suoi dollari tra il Gritti Palace e la locanda Cipriani; Màrquez si definiva “pobre con dinero” e arricchì molti sarti di Roma e Parigi (colpe veniali, non credete?)