Molte delle affermazioni che leggerete in questo post, dedicato a due grandi attori (JERRY CALA’ e CHRISTIAN DE SICA) sono false

Calogero Calà (in arte Jerry) esordì con piccole ma intense partecipazioni in alcuni film di W. Allen: MANHATTAN, STARDUST MEMORIES, ZELIG, BROADWAY DANNY ROSE, RADIO DAYS e NEW YORK STORIES.

Dopo il 1990, però, il Nostro fece un salto di qualità. Approdò al cinema d’essai con i seguenti registi:

  • Castellano & Pipolo (OCCHIO ALLA PERESTROJKA, SAINT TROPEZ – SAINT TROPEZ…)
  • Bruno Gaburro (ABBRONZATISSIMI, ABBRONZATISSIMI 2)
  • Claudio Fragasso (OPERAZIONE VACANZE)

Infine, a coronamento di tanta carriera, ha diretto se stesso in una pietra miliare della cinematografia:  VITA SMERALDA (2006). Pellicola impreziosita dall’interpretazione di Lory Del Santo, Elena Santarelli ed Eleonora Pedron, nonché dai ruoli cameo di Lele Mora e Flavio Briatore.

Dopo l’immagine illustrerò la vitamortemiracoli di un altro grande attore drammatico, nato anche lui nel 1951.

Infine, a beneficio di chi ha perso il post precedente, riscriverò la SCALA DI CAGNAGGINE (da 0 a 10).
calà
VINARRIAMDIFANFULLADALODIIIII… (scusate, ho sbagliato foglio)

L’esordio cinematografico di Christian De Sica fu difficile. Non volendo essere favorito dal cognome, scelse lo pseudonimo di Max Von Sidow.

All’inizio fu scelto dal regista svedese Bergman come protagonista di filmetti commerciali (IL SETTIMO SIGILLO, IL POSTO DELLE FRAGOLE, COME IN UNO SPECCHIO, LUCI D’INVERNO, IL SILENZIO…).

Poi, superando il timore di essere aiutato dal fatto di chiamarsi De Sica, abbandonò lo pseudocoso e cominciò a lavorare con grandi registi

  • Carlo Vanzina (da VIUUUUULENTEMENTE MIA a BUONA GIORNATA ne ho contati 11)
  • Neri Parenti (17 “film” da I POMPIERI a AMICI MIEI, COME TUTTO EBBE INIZIO -che sta al film di Monicelli come Berlusconi sta a De Gasperi-)
  • Enrico Oldoini (6 film, da YUPPIES 2 a ANNI 90)
  • Pupi Avati (IL FIGLIO PIU’ PICCOLO, l’unico ruolo drammatico in una carriera di pernacchie e di mortaccitua)

Infine è passato dall’altra parte della mdp, dirigendo pellicole destinate all’immortalità

  1. FACCIONE (1990)
  2. IL CONTE MAX (1991)
  3. RICKY E BARABBA (1992)
  4. UOMINI UOMINI UOMINI (1995)
  5. TRE (1996)
  6. SIMPATICI E ANTIPATICI (1998)
  7. THE CLAN (2005)

Dunque, quale voto daremo a questi titani della decima musa?

SCALA DI CAGNAGGINE:

0 – In fondo in fondo non è un cane

1 – Lo è, lo è (magari poco, ma lo è)

2 – Non chiamatelo CANE, i cani potrebbero offendersi

3 – Orrendo

4 – Orrendamente orrendo

5 – Al di là di ogni paragone di cagnaggine

6 – Non ci sono parole sul vocabolario in grado di descriverlo; bisogna inventare qualche insulto particolarmente sanguinoso

7 – Se Dante tornerà a scrivere l’INFERNO (così, tanto per rintuzzare Dan Brown) aggiungerà un girone apposta per questo CAGNACCIO, laggiù in fondo…)

8 – Primato mondiale di orrendità

9 – Se qualcuno ve ne parla bene FATELO INTERDIRE

10 – Aaaaaaarghhhhhhhh, aiutoooo!!!!! Chiamate subito Peter Cushing con un crocifisso e un appuntito paletto di frassino!!!!

Continuerò a occuparmi delle attrici? O volterò pagina, dedicando qualche post agli attori? (con qualche previsione per gli Oscar… e per il Papa)

22 orizzontale: SI SPAZZA PERCHE’ TIRI (sei lettere).

Ma questo non c’entra una cippa con la domanda: i lettori di questo blogghino si sono stufati di attrici straniere e italiane?

Preferite parlare di ATTORI? Ditemi voi…

Nel qual caso confronterò gli italiani ai colleghi d’oltreconfine? NAAAAA… lotta troppo impari!

  • Sarà bravo Castellitto, ma con Sean Connery non c’è gara.
  • Sarà simpatico Abatantuono, ma vuoi mettere Robin Williams?
  • Villaggio avrà lavorato anche con Fellini (non solo con Neri Parenti), ma Anthony Hopkins se lo mangia vivo.

Vorrei conoscere la vostra opinione, careamiche/cariamici.

Dopo le immagini (se vi interessa) potrete leggere le mie previsioni sulle statuette e sul futuro conclave.
rob

conneryanton

  • FILM: Lincoln o Argo? Very hard to say… direi Argo. E’ patriottico (i buoni sono USA, i bastardi sono iraniani) e soprattutto satireggia bonariamente Hollywood (“anche un macaco può dirigere un film…”)
  • REGIA: Spielberg o Ang Lee? Premieranno Spielberg (in assenza di Affleck).
  • ATTORE PROTAGONISTA: Daniel Day-Lewis (non ho visto Flight, ma non credo che ci saranno sorprese)
  • ATTRICE PROTAGONISTA: Jessica Chastain o Jennifer Lawrence? Direi Jessica (ha una parte veramente complessa). L’86enne Emmanuelle Riva sarebbe la menogiovane premiata della storia, ma ci credo poco.
  • ATTORE NON PROTAGONISTA: Ch Waltz o Alan Arkin? Certamente Waltz.
  • ATTRICE NON PROTAGONISTA: il Golden Globe porta spesso all’Oscar, perciò dico Hathaway. Ma non mi stupirebbe una statuetta a Sally Field.
  • PAPA: Francesco Coccopalmerio. Non so neanche chi sia, ma mi piace troppo il cognome. Mi ricorda i fumetti di Jacovitti.

Commedie (e farse) all’inizio della primavera

Questo pomeriggio siamo andati all’Arlecchino. Proiettavano un film così così (dopo vi dico quale) e, quando siamo tornati a casa, abbiamo “messo su” il DVD di una delle più belle commedie di tutti i tempi.

Tanto per rifarci la bocca.

Apro una parentesi (vi avviso, sarà piuttosto lunga).

Mi chiedo perché siano così rare le commedie ben riuscite nel nostro cinema (ce ne sono, naturalmente, ce ne sono: elencherò in altra sede quelle che mi sono piaciute di più) e, se vogliamo cercare capolavori, i primi titoli che vengono in mente sono di genere drammatico: ROMA CITTA’ APERTA, LADRI DI BICICLETTE, LA CIOCIARA… fino a GOMORRA.

Inoltre, come è stato sentenziato, AGLI ITALIANI PIACCIONO DI PIU’ LE FARSE che le commedie vere e proprie. Era così in passato (da Petrolini a Totò), è così oggi:

  • TUTTI AL MARE è una farsa, nel senso che fa ridere (lo ammetto, ho riso anch’io) con situazioni e macchiette da commedia dell’arte (ad esempio, lo iettatore) e con battute vernacole che a Roma e dintorni funzionano sempre; ma qui in Val di Pado si ride poco a sentir ripetere continuamente “paraculo”, “figlio di mignotta”, “bucio de culo” ecc
  • un’altra farsa, in vernacolo toscano, ha rubato il titolo a AMICI MIEI (quello sì che era un capolavoro!): si ride in sala, ammetto anche questo, ma meno del previsto; più che altro mi ha fatto tornare in mente BELFAGOR L’ARCIDIAVOLO del 1966 (ma tra Ettore Scola e Neriparenti ce ne corre, per non parlare di Gassman)
  • farsa amara è QUALUNQUEMENTE; l’abbiamo visto in compagnia di un calabrese (pardon, un reggino) che continuava a commentare “è proprio così, da noi i sindaci si eleggono così…”; alcuni tra i miei amici lo hanno giudicato un capolavoro: bisognerà che lo riveda (magari in TV) perché proprio non me ne sono accorto
  • MANUALE D’AMORE 3 l’ho visto unicamente per sentire De Niro pronunciare battute in italiano; è un grande professionista, ma da solo non basta; siamo sempre nel genere farsa: Verdone, più che a Sordi, assomiglia sempre più a Fantozzi (il parrucchino, la porta dell’ascensore in faccia, i guerriglieri che lo prendono ostaggio) e Scamarcio che si nasconde dietro la porta perché è tornato il marito… che strazio!

Prova a differenziarsi dal farsume sopraelencato LA VITA FACILE, ma non merita la sufficienza; lo può apprezzare solo chi ama i panorami della Rift Valley. Elisa di Rivombrosa (la Puccini) non è credibile: si innamora a turno di tutti i maschi che le capitano a tiro, mantenendo SEMPRE LA STESSA ESPRESSIONE TRASOGNATA.

Veniamo infine a NESSUNO MI PUO’ GIUDICARE, il film da cui è iniziato questo interminabile post.

Se volevano una storia graffiante (tipo TUTTA LA VITA DAVANTI) questa graffia poco. Nessuno oggi si scandalizza se una 35enne, per tirare avanti, si improvvisa escort.

Semmai c’è troppa concorrenza.

Diciamo che si intrecciano una love-story tra i protagonisti (poco riuscita: né la Cortellesi né Bova sono convincenti come amanti) e una parte comica.

E le risate non mancano, soprattutto quando Rocco Papaleo fa le sue sparate razziste: “i negri sono una razza inferiore… sono andati in America e si sono messi a fare gli schiavi, mentre noi italiani siamo andati in America e abbiamo fondato la MAFIA… tutta un’altra organizzazione…”


Chiudo la parentesi piuttosto lunga.

Adesso dovrei dirvi quale bellissima commedia abbiamo visto, una volta tornati a casa. Ma il post ormai supera le 500 parole.

Ne parliamo la prossima volta. Adiòs.