LUCY, un film da rivedere (nel prossimo post toccherà ai romanzi da rileggere)

Lo mandano in onda stasera su PREMIUM. Non è un capolavoro, ma credo proprio che lo registrerò.

Intanto vi propongo un giochino: elenco 20 cose che la protagonista fa oppure non fa.

(una sola di queste affermazioni è vera; se ne deduce che le altre sono false)
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Lucy si trasforma nel monolite di 2001 odissea ecc e appare alla tribù di Guarda-la-luna, insegnando ai pre-uomini a farsi le seghe; modifica così l’evoluzione della specie homo sapiens, ottenendo l’homo onanisticus, pacifista ed ecologista

L. prende il posto di Donnarumma come portiere della nazionale; ovviamente la porta resterà inviolata per tutti i secoli seculorum e, anche se davanti non segnano neanche a piangere in turco, alla fine l’Italia vince sempre ai calci di rigore

L. presenta il festival di Sanremo e, grazie al CPH4, riesce a farlo diventare divertente

L. canta, mentre lucida l’argenteria col sidol, il corale di J.S. Bach Vater caghen fringhen franghen (BMW 750) alla rovescia

L. incontra Dante nel paradiso dei poeti e riesce a capire, grazie alla sua superintelligenza, cosa voglia dire Papesatàn papesatàn aleppe!

L. gioca a tennis contro se stessa, spostandosi alla velocità della luce; siccome non le piace perdere gli incontri finiscono sempre col punteggio di 7-6 6-7 99-99 (tie break alla coreana)

L. realizza il remake di Casablanca con qualche modifica; interpretando Ilsa Lund sconfigge da sola la Germania nazista e infine prende l’aereo per Lisbona con Sam (interpretato da Louis Armstrong); e Rick si arrangi con Sasha, il barista…

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L. ricorda perfettamente le sensazioni che provava accarezzando il suo gatto persiano all’età di 11 mesi

L. accetta di allenare l’Inter (da cui la canzone LUCY A SAN SIRO); ma non ce la fa neanche lei…

L. e Rocco Siffredi costituiscono un duo strumentale: lei suona il violino e lui la… no, questa è banale! aspetta che la riscrivo… Lucy e Rocco si mettono d’impegno e trovano la rima per osteria numero trenta

L. fonde la sua mente con i muscoli di Chuck Norris: mens sana in corpore sano, rari nantes in gurgite femineo, de gustibus non est disputandum per terra, tantum va la gatta al lardum…

L. si innamora di Joaquin Phoenix (il poverone è in crisi post matrimoniale e le fa veramente tenerezza); poi si arrabbia perché l’hanno doppiata con M. Ramazzotti e si allontana irrevocabilmente dal nostro universo

L., rispondendo a Morgan Freeman se sia nato prima l’uovo o la gallina, se lo mangia fritto; l’uovo, non Morgan Freeman

L. lancia un gavettone esagerato a Noè (erano compagni di banco alle elementari), provocando il diluvio universale

L. viaggiando nel tempo uccide Chiara Poggi a Garlasco (contento, Alberto? ho già incassato il bonifico)

L. riscrive i romanzi pottereschi; riuscendo a rendere Harry meno stucchevole e il regolamento del quidditch più comprensibile

L. compare nel film SMETTO QUANDO VOGLIO (la sostanza isolata da Pietro è un sottoprodotto delle caramelle blu che Lucy porta nella pancia)

L. viaggia nel tempo e cambia la vita di I. Kant; questi emigra da Konigsberg a Perugia e inventa cioccolatini al gusto di imperativo categorico

L. spiega a Rocchi le regole Fifa sul fuorigioco passivo; ad esempio, il gol di Bonucci era regolare, perché Vidal non ostruiva la linea di visione di Skorupski (bonifico incassato…)

L. convince gli italiani a pagare le tasse e, cosa ancor più meravigliosa, rende comprensibile il mod. F24 (soprattutto dove parla di “istituti conciliativi di avvisi di accertamento e irrogazione di sanzioni”)

Premesso che i migliori attori italiani in attività sono FT (tra gli under50) e TS (tra gli over) CHI SONO I FORESTI MIGLIORI?

I minisondaggi del 2014 hanno già dato un esito condivisibile.

  • TONI SERVILLO è da giudicarsi il miglior attore in attività (così decisero Monica, blabla, ceciliacondello, Cherì, Beatrix Kiddo e Anna Nihil)
  • tra gli under50 ha raccolto più voti FILIPPO TIMI (noemi, pensierini, Beatrix Kiddo, Anna Nihil e lanicob)

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E adesso vogliamo dare un’occhiata al RESTO DEL MONDO?

Qui si fa dura…

Per evitare impari tenzoni tra chi lavora da quasi un secolo e chi da pochi anni dividerò il mio personalissimo elenco in 3 categorie

  1. I DIVERSAMENTE GIOVANI (nati tra il big bang e il 1937)
  2. LA GENERAZIONE DI MEZZO (forse sarebbe più figo definirli “baby boomers”? comunque, nati tra il 1940 e il 1964)
  3. I GIOVANI LEONI (nati tra 1967 e l’altro ieri)

Ecco l’elenco della Vecchia guardia… ah, dimenticavo di dire che nell’elenco non è compreso chi ha smesso di interpretare film (ecco perché, ad es, non ci sono Jack Nicholson, Sean Connery, Woody Allen ecc)

  • Christopher Lee
  • Michel Piccoli
  • Clint Eastwood
  • Max von Sydow
  • Robert Duvall
  • Omar Sharif
  • Michael Caine
  • Anthony Hopkins
  • Morgan Freeman
  • Dustin Hoffman
  • Robert Redford

Arduo decidere chi sia il migliore tra queste cariatid tra questi pilastri della storia del cinema.

Volete aiutarmi?

Chi passa di qua sia così gentile da indicarne tre e/o aggiungere qualche altro nome.

Vi ringrazio in anticipo. In cambio scenderà su di voi un incantesimo particolarmente benigno: troverete facilmente un parcheggio all’aeroporto, vi troveranno tutti ringiovanite/i e non vi telefonerà più nessuno per chiedervi di cambiare compagnia telefonica.

qui si parla di SEVEN e de I SOLITI SOSPETTI – seguirà una noiosissima considerazione su quale sia il peggior di tutti i vizi

In una città imprecisata (dove piove sempre; ricorda la Los Angeles di BLADE RUNNER) un ferocissimo serial killer contribuisce a riempire l’obitorio. In confronto a lui Hannibal è un pacioccone.

Si chiama J. Doe.

Attenzione: QUESTO NON E’ SPOILER (in America John Doe è sinonimo di “uno qualunque”, come da noi Pinco Pallino).

Lo inseguono due detective della sezione omicidi: il vecchio e amareggiato Morgan Freeman e il giovane e incazzoso Brad Pitt.

Lo spettatore aspetta più di un’ora per intravvedere Doe (di spalle), poi ne sente la voce (nella versione italiana è quella di Francesco Pannofino) al telefono.

Infine, dopo 91 minuti, Doe si presenta alla Centrale della polizia “State cercando me?” (e finalmente lo vediamo in faccia)

Quello che succede alla fine NON VE LO DICO

  • se conoscete il film non ne avete bisogno
  • in caso contrario non voglio scoprire le carte (vi dico solo che è un colpo allo stomaco)

Se volete giocare a fare il detective, vi darò un indizio dopo le immagini
se7en
Prima di darvi l’aiutino, DEVO FARE UNA CONFESSIONE.

La prima volta che l’ho visto (al cinema Arlecchino) avevo ipotizzato che Doe fosse una donna.

A quell’epoca leggevo troppi romanzi di Agatha Christie (quelli con la sorpresona finale, tipo TESTIMONE D’ACCUSA) e, man mano che i cadaveri si ammucchiavano, fantasticavo che il serial killer potesse essere proprio Tracy, la bellissima moglie di David.

FINE DELLA CONFESSIONE
tracy
Sarò scemo?

Ah, dimenticavo! L’aiutino… All’attore che interpreta il sanguinario Doe è stato dedicato un rap di Caparezza.

Adesso qualcuno potrebbe chiedermi: “Perché hai preferito SEVEN a I SOLITI SOSPETTI come miglior film del 1995?

A domanda rispondo: il terribile finale di SEVEN era davvero imprevedibile, mentre persino io sospettavo che Roger Kint non la raccontasse giusta (non ci sono arrivato ragionando, mi suonava fasullo…). E senza sorpresa non mi diverto.

Seconda domanda. Che differenza c’è tra vizi e peccati?

Rispondo. Un peccato è un singolo atto della volontà. Un vizio è una cattiva abitudine, una cattiva compagna di viaggio, una strega di cui è sempre più difficile liberarsi.

Da un vizio possono derivare molti peccati: dal vizio di obbedire agli ordini senza discutere derivano le infinite atrocità che si commettono in guerra.

Comunque questa distinzione è troppo europea per Hollywood: in SEVEN si usa sempre il termine SINS che letteralmente significa peccati.

Terza domanda. Tra i 7 tradizionali vizi quale è il peggiore? 

Rispondo: l’INVIDIA. Per usare un francesismo, tutti i viziosi sono stronzi, ma il più stronzo è l’Invidioso.

Infatti J. Doe è INVIDIOSISSIMO. Invidia la gioia degli altri, dovunque essa sia (nella felicità coniugale di David o nella bellezza di una donna). In sintesi, l’invidioso ti odia perché tu vivi bene, perché ami qualcuno, perché qualcuno ti ama, perché hai avuto fortuna, perché mangi le melanzane alla parmigiana, perché bevi un buon vino…

Ultimissima domanda. Perché Doe non ha ucciso l’iracondo David pur potendo farlo?

Risposta. Per farlo soffrire di più.

Ci sono cose molto peggiori della morte.

John Doe lo sa.

Published in: on gennaio 16, 2014 at 8:57 am  Comments (2)  
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sul concetto di ACCIDIA e sul film SEVEN (1995)

Sono pigro, non sono accidioso.

La differenza è importante e ve la spiegherò dopo l’immagine. Prima lasciatemi dedicare qualche riga a SEVEN.

Un film incredibile, che meritava almeno una nomination agli Oscar 1996 (magari al posto di quella pizza di APOLLO 13) e che comunque rivedo ancora con viva e vibrante emozione dopo 18 anni.

Come sapete, le sette vittime corrispondono ai sette vizi, quindi c’è anche l’accidia

Come? Come? Qualcuno di voi non conosce la storia di SEVEN? Maddài…

Beh, se le cose stanno così bisognerà che mi metta d’impegno e scriva una recensione come si deve.

Lo farò presto. Prometto.

Anzi, se vi fa piacere, potrei recensire tutti i film che appaiono nella lista un anno un film partendo dal migliore del 2013. Spiegando perché li ho scelti.

  • 2013 – non ho ancora deciso tra IL LATO POSITIVO e ZERO DARK THIRTY
  • 2012 – ARGO
  • 2011 – THE TREE OF LIFE
  • 2010 – TOY STORY 3
  • 2009 – AMABILI RESTI
  • 2008 – WALL-E
  • 2007 – NON E’ UN PAESE PER VECCHI
  • e via recensendo

Dopo l’immagine (quello di profilo è Brad Pitt, quello col cappello è Morgan Freeman) parlerò della differenza tra i pigri (come me) e gli accidiosi.

Se volete annoiarvi leggetemi.

In caso contrario ci salutiamo qui.

se7en
Come dicevo all’inizio, sono PIGRO. Mi alzo tardi la mattina (quando posso) e rinvio spesso a domani quello che dovevo fare ieri.

Si chiama PIGRIZIA. Ne sono affetto dalla nascita, credo.

Ma l’ACCIDIA è peggio.

Può essere definita come radicale indifferenza tra il bene e il male, un triste e cinico rifiuto a impegnarsi. Anzi a distinguere tra i torturatori e torturati.

Esemplifico.

Nel film LE IDI DI MARZO (ve lo ricordate, vero? si tratta di chi diventerà Presidente…) una giornalista manifesta così la propria indifferenza al risultato finale: “niente si muove, niente cambia nella vita del coglione medio che si alza la mattina, va a lavorare e poi ritorna a casa…”

Insomma, che vinca Hitler o Mandela, Pol Pot o il Mahatma Gandhi che differenza fa?

E’ un vizio grave, ma non è inguaribile (a differenza della mia pigrizia).

Come si può smettere di fumare o di sputare per terra si può perdere il vizio dell’indifferenza, di ripetere “tutto è inutile, tutto è vano, non cambierà mai niente… perciò io penso ai fattacci miei e me ne frego di tutto e di tutti!!!”

Questo è tutto, gente. In settimana posterò su SEVEN. Adiòs.

Published in: on gennaio 14, 2014 at 10:55 am  Comments (7)  
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in questo POSTACCIO (post riuscito particolarmente male) si discorre di “grandi attrici” italiane (Arcuri, Capotondi, Ferilli, Gerini, Marini…) e straniere (Veronica Ciccone, in arte Madonna, Kristen Stewart, Monicà Belluccì e Jessica Alba), si sfiora l’increscioso argomento di AFTER EARTH (fin d’ora candidato al premio CHIAVICA) e si presenta al rispettabile pubblico la SCALA DI CAGNAGGINE, da me brevettata per l’occasione

NOTIZIONA: Sono state selezionate le 5 finaliste per il premio CHIAVICA ALLA CARRIERA.

Prima domanda: perché CINQUE?

A domanda rispondo: in questo genere di premi (avete presenti gli Academy Awards? e i Razzie?) il numero 5 e i suoi multipli vanno di moda.

Seconda domanda: era proprio necessario questo premio?

Risposta: siamo in estate, fa caldo, ci si annoia e, piuttosto che vedere l’ennesima replica del commissario Cordier…

Terza domanda: e chi sono le chiavichesche finaliste?

  1. VALERIA MARINI (era contrapposta a una “attrice” di cui praticamente nessuno sapeva nulla)
  2. CRISTIANA CAPOTONDI (buttata giù dalla torre per salvare Ambra Angiolini)
  3. SABRINA FERILLI (classificata ex-aequo con la Gerini; nel dubbio le ho mandate in finale tutteddue)
  4. CLAUDIA GERINI (come sopra)
  5. MANUELA ARCURI (giù dalla torre a beneficio di Maria Grazia Cucinotta)

ATTENZIONE!!!!!! Per evitare disdicevoli parità (a pari demerito) vi invito d’ora in poi a usare la seguente SCALA DI CAGNAGGINE

5 – Aaaaaaaaaaargh, aaaaaaaaarghhhhhh, nooooooooo, aaaaaaaaaaaaaarghhhhh!!!!

4 – Non vedrei un suo film neanche per 20mila euro in biglietti di piccolo taglio!!!!

3 – E pensare che in Italia abbiamo avuto ANNA MAGNANI…. (l’offerta di 20mila euro è ancora valida?)

2 – Beh, insomma… per 500 euro sono disposto a vederla ancora…

1 – Se il biglietto è gratis magari posso dare un’occhiata in sala

0 – La voglio presentare a Tarantino: forse le trova una parte adatta

SONO STATO SPIEGATO? Date un voto (da 0 a 5) a ciascuna finalista e mi farete felice.

Ora dovrei recensire il peggior film visto nel mese scorso. Ma non ho lo sbattimento di soffermarmi su questa “storiella penosa” per usare le parole di Stefano Disegni (in questo concorde con R. Nepoti -Repubblica-, P. Mereghetti -Corriere-, M. Acerbi -Giornale-, G. Carbone –Libero-, S. Danese -QN- ecc; l’unico che gli dà la sufficienza è Gian Luigi Rondi… a testimoniare di quanto si sia rincoglionito)

Magari a dicembre, quando preparerò la lista dei peggiori film dell’anno, gli dedicherò una recensione. Dopo l’immagine spiegherò (se proprio volete saperlo) perché nella lista di cui sopra non compare Monica Bellucci.

chiavica

Dicevamo?

Ah, sì… la Bellucci…

E’ italiana nel senso che ha conservato il passaporto e che le piace molto recitare con l’accento di Città di Castello (ad esempio, in IO E NAPOLEONE).

Però non vedo come paragonarla alle attrici italiane. E’ una star internazionale e accludo come prova un (incompleto) elenco degli attori con cui è andata a lett ha lavorato in decine di film

  • H. Ledger
  • M. Damon
  • M. Freeman
  • G. Hackman
  • K. Reeves
  • P. Giamatti
  • J. Turturro
  • G. Depardieu
  • C. Deneuve
  • D. Auteuil
  • W. Harrelson
  • A. Molina
  • E. Cantonà (noto anche come calciatore)
  • N. Cage
  • R. De Niro
  • B. Willis

A chi la paragono? A Sophia Loren? (NO, MAI!!! Sono matto, ma non fino a questo punto)

Le metterò accanto (magari in autunno), in un apposito TORNEO DELLE CAGNE INTERNAZIONALI, star di oltre oceano quali

  • Veronica Ciccone (nota anche come Madonna)
  • Jessica Alba
  • Kristen Stewart
  • Lindsay Lohan
  • Rihanna (sì, è anche attrice)
  • e chi più ne ha più ne metta

Non solo SCEMO

Mi chiamo Carrey.

James Eugene Redmond Carrey. Chiamatemi pure Jim

Mi sono fatto un nome (e anche un conto in banca con molti zeri) recitando ruoli di SCEMO.

Ma non me ne pento.  In un mondo come questo, pieno di tristezza e di catastrofi, un clown che faccia un po’ ridere la gente ci vuole. Credetemi. Lo ha dimostrato anche il grande Jerry Lewis.

E poi ho fatto bene anche in ruoli drammatici, come ora potrete vedere.

Come al solito, il curatore di questo blog (più scemo di me) ricorda solo alcuni dei miei film. Aggiungete voi quello che manca.

  • LE RAGAZZE DELLA TERRA SONO FACILI (1989) – Sono un extraterrestre rosso e mi chiamo Wiploc; faccio da spalla a Mac (Jeff Goldblum) che è blu e perciò è il capo. Tutti e tre, comunque, abbiamo successo con le ragazze della San Fernando Valley. Se fossimo capitati a Manhattan non so come ci avrebbero accolti i Men in Black.
  • THE MASK (1994) – Sono Stanley, un bancario particolarmente sfigato; grazie a una maschera di legno vichingo assumo ultrapoteri e uno stile strafottente che mi fanno conquistare l’amore di Tina (Cameron Diaz). Grazie a questo film e alla computergrafica Cameron e io siamo diventati divoni (nel senso di grandi divi).
  • SCEMO & PIU’ SCEMO (1994) – Sono Lloyd; insieme al mio amico Harry concorriamo al titolo mondiale di cretineria; in confronto a noi Forrest Gump è Einstein.
  • BATMAN FOREVER (1995) – Ho molti nomi; potete chiamarmi E. Nygma, l’intelligentissimo Enigmista; odio Wayne, di cui ero un dipendente, e lo sfido con i miei indovinelli; finisco in un manicomio criminale e d’altra parte, con un vestito tutto verde e cosparso di punti interrogativi, dove potevo andare?
  • BUGIARDO BUGIARDO (1997) – Sono l’avvocato Fletcher (non parente della Signora in giallo) e ho la deplorevole abitudine di mentire a tutti; mio figlio rivolge una preghiera al cielo “Vorrei che mio padre per un giorno non dicesse bugie”; qualcuno lo ascolta e io da mentitore compulsivo divento un sincero compulsivo, cosa che per un avvocato può essere disastrosa…
  • THE TRUMAN SHOW (1998) – Vivo da 30 anni nella finzione, nel senso che intorno a me tutto è finto. Come ho fatto a non capirlo prima? Sono un po’ scemo anche qui. Ma quando comincio a capire, la storia diventa angosciosa; tanto è vero che il Golden Globe Award me lo hanno dato come miglior attore drammatico.
  • IO, ME & IRENE (2000) – Interpreto due parti: Charlie (un poliziotto onesto, fantozzianamente deriso da tutti) e Frank (il mio alter-ego, aggressivo e sboccato); questa schizofrenia crea molti problemi, ma alla fine la bella Irene (Renée Zellweger) si innamora di… entrambi; se qualcuno trova delle assonanze con IL VISCONTE DIMEZZATO di Calvino non è scemo!
  • UNA SETTIMANA DA DIO (2003) – Sono Bruce; mi incazzo con Dio, ma Lui (Morgan Freeman) mi vuol dimostrare come sia complessa la faccenda (non ogni desiderio deve essere realizzato…) e mi concede una temporanea onnipotenza. Alla fine la mia ragazza mi ama per quello che sono normalmente… però ammette che in quella settimana la baciavo da dio!
  • SE MI LASCI TI CANCELLO (2004) – Sono Joel e non amo più Clementine (Kate Winslet); disamore ricambiato; può riuscire una surreale Agenzia Lacuna a cancellare il ricordo dell’amore? comunque alla fine la cancellazione è cancellata.
  • DICK E JANE. OPERAZIONE FURTO (2006) – Sono Dick e vengo promosso vicepresidente dal megabastardo Presidente (Alec Baldwin); in realtà è un pacco colossale: dalle stelle alle stalle (finisco sul lastrico in un amen); tento persino di rapinare i clienti del bancomat; ma troverò il modo di punire il mascalz farabutt figl di putt con un finale travolgente.
  • A CHRISTMAS CAROL (2009) – In questo quasi-cartone-animato sono Scrooge, l’avaro più famoso della storia; ma do la mia voce anche ai 3 Spiriti del Natale e a Scrooge bambino (che tenerezza, povero bimbo tutto solo…) e al ventenne Scrooge, già sufficientemente stronzo per essere piantato dalla fidanzata.

Date un voto (se volete) alle mie interpretazioni. Ma soprattutto non mancate di leggere il prossimo post.

Sarà dedicato a una meravigliosa attrice (mi dispiace tanto di non aver mai lavorato al suo fianco!!!). Capace di commuovere e divertire dal Regno Unito a New York, dalle vigne del Chianti a Hogwarts.