Tre film all’inizio dell’estate. In 2 dei quali c’è una FESTA NUZIALE

Questa volta comincio dal migliore.

UNA VITA è nettamente al di sopra del BAH
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Tratto da un celebre romanzo di G. de Maupassant, è ambientato nella romantica Normandia dove quando non piove (il più delle volte) c’è il sole. Matrimonio combinato dai genitori. La giovane protagonista si accorge presto di aver sposato un fetente (il figlio sarà anche peggio). Solo alla fine uno spiraglio di serenità.

Ottima l’attrice J. Chemla. Parla poco, usando più gli occhi che la bocca per esprimersi; ma ammiratela nei dialoghi con l’abbé Tolbiac o nella “scena madre” con l’amica Rosalie. Viene dal teatro e si vede!

Scendo qualche gradino per riassumere due BAH
190sposa

  • TAVOLO 19 (J. Blitz, 2017) – Banchetto sfarzoso dalle parti di Portland (USA) al quale sono invitati, parcheggiandoli in un tavolo periferico, 6 personaggi in cerca d’autor 6 sfigati (3 donne e 3 uomini) che neanche si conoscono tra loro. Succede di tutto e di più, compreso uno dei testimoni che nel finale si tuffa… niente spoiler, stavolta! La premessa era buona e ci sono belle pagine, ma ci sono anche pagine melense. VALUTAZIONE GLOBALE: BAH
  • UN APPUNTAMENTO PER LA SPOSA (R. Burshtein, 2016) – Si prepara un matrimonio a Gerusalemme, ma non c’è lo sposo. La protagonista, la cocciuta animalista Michal, è stata lasciata a un mese dalle nozze; ma vuole sposarsi lo stesso e con fede incrollabile incontra una serie di pirla vestiti di nero e con le treccine (+ un pirla senza treccine). Fino all’ingresso nel salone della Festa non sappiamo se qualcuno la vorrà, ma Allah vede e provvede… (ehm, forse ho sbagliato religione). Storia surreale, in bilico tra il dramma (ci si aspetta da un momento all’altro che Michal finisca al pronto soccorso psichiatrico) e la commedia. Anche in SCANDALO A FILADELFIA solo all’ultimo minuto sapevamo chi avrebbe sposato Tracy, ma c’era RITMO, che qui non c’è… proprio non c’è. VALUTAZIONE GLOBALE: BAH

tracy