Perché?
Perché il Male nel mondo?
Filosofi e teologi di grande spessore, da San Bonaventura a Sigieri di Brabante e a Groucho Marx, hanno cercato di rispondere a questo interrogativo.
Perché il Male?
In particolare perché, quando andiamo al cinema, c’è sempre chi rompe gli zebedei nel momento peggiore, commentando o facendo domande idiote, tipo “chissà se lei lo ama, o gli la dà solo per fare un dispetto a sua cognata”?
Non so a voi, ma a me càpita spesso.
Qualcuna/o che, invece di bersi un cappuccino da Zanarini, al Bricco d’Oro o in tanti bei posti, è finita/o proprio qui! “Con tanti cinema in tante città del mondo, proprio qui dovevate venire…” direbbe Rick Blaine.
Comunque, ecco alcune misure da prendere:
- “Ssssst!”
- Procuratasi una tessera di funzionario di P. S. (a carnevale è facile) avvicinarsi e mormorare: “Sono il commissario Montalbano, seguitemi in Questura… immediatamente; non aggiungete anche il reato di resistenza a pubblico ufficiale ai vostri misfatti” (poi li rinchiudete in cella insieme a una trentina di Testimoni di Geova)
- Grazie ai superpoteri conferitevi da Lucy introdurre nel loro apparato digerente i vibrioni di una forma acutissima di dissenteria, tale da provocare un incubo atroce: assistere all’infinito a un talk show sul tema “si rimetteranno insieme Albano e Romina?”
- Scaraventare i disturbatori in un universo parallelo (non ci vuol niente; basta acquistare uno Scaraventatore Beghelli) dove esiste solo un canale tv e trasmette unicamente FRANCO CICCIO E 50 SFUMATURE DI MAFIA