MALATI DI SESSO mi è stato segnalato da Luciano, un amico imolese.
-Lo fai ancora il premio Chiavica d’oro?-
-Sì. Ma adesso lo chiamo Premio VNAV (Vorrei Non Averlo Visto)-
–Io vorrei non aver visto MALATI DI SESSO. E’ una cagata (ma non vorrei che la cacca si offendesse) che non consiglio a nessuno. Non è nemmeno in grado di ispirare una pugnetta: il trailer inganna! Non è (sottolineo non) la versione italiana di NINPHOMANIA di Lars Von Tràcchete. Possono piacere soltanto le scene sulla neve (ce le hanno messe per avere il contributo della Valdaosta)-
Date le premesse non credo proprio che l’andrò a vedere. Però come faccio a candidarlo al premio VNAV? Se tu che mi leggi hai avuto un incontro ravvicinato con la cagat con la Larsata, informami.
Ho invece visto con molto piacere IPPOCRATE, girato in Francia nel 2014 e arrivato nelle nostre sale giovedì scorso. Come mai ha impiegato tanto tempo? Forse, entrato nel tunnel ferroviario tra Modane e Torino, era rimasto bloccato e non andava né avanti né indietro.
TRAMA. Un giovanissimo medico (23 anni! ma in Francia ci si può iscrivere all’università anche a 17 anni) fa pratica in un ospedale alla periferia di Parigi. Non è uno di quei posti pulitissimi e organizzatissimi che si vedono in tv, tipo DR. HOUSE o E.R. MEDICI IN PRIMA LINEA. Le pareti dei sotterranei sono affrescate con giganteschi cazzi e anche peggio. I camici sono pieni di macchie. L’elettrocardiogramma non si può fare perché la macchina non funziona più eccetera.
Insomma, un dramma quotidiano. Che diventa tragedia quando un altro medico (algerino) decide di staccare la spina, d’accordo con i familiari, a una 90enne piena di metastasi.
Si apre un’inchiesta, che probabilmente stroncherà la carriera all’algerino.
Ma alla fine succede qualcosa… che non vi racconto.