Premessa. Qui non ci sono TUTTI i film ambientati a Bosco degli Agrifogli (l’elenco comprenderebbe centinaia di titoli), ma solo quelli in cui al centro c’è quel mondo litigioso e nevrotico di produttori, registi, attrici ecc che produttori, registi, attrici conoscono benissimo.
Sono stati realizzati dei film veramente ben fatti. E adeguatamente premiati: ci vuole un Tir per trasportare tutte le statuette vinte.
Naturalmente cito solo quelli che ho visto. Mi hanno detto che E’ NATA UNA STELLA è bellissimo. Quando l’avrò visto lo recensirò.
Inoltre nell’elenco non troverete ARGO, un film bellissimo, dove parte dell’intreccio riguarda il mondo del cinema, ma il nocciolo è altrove. Fine della premessa.

SUNSET BOULEVARD (Viale del tramonto, 1950; regia di B. Wilder) – La grande ex-Diva (Gloria Swanson) si innamora si aggrappa a uno sceneggiatore spiantato e molto più giovane (William Holden); lo uccide e impazzisce del tutto. Nel film appaiono nel ruolo di se stessi C. B. DeMille e Buster Keaton. 3 statuette + un baule di nominations
SINGIN’ IN THE RAIN (Cantando sotto la pioggia, 1951; regia di S. Donen e G. Kelly) – Addio al cinema muto, evviva il sonoro! Un grande divo (Gene Kelly), racconta dei suoi inizi (ha fatto la controfigura per anni) impara a scandire bene le battute e trova l’amore. 2 nominations, ma nessuna statuetta
THE BAD AND THE BEAUTIFUL (Il bruto e la bella, 1952; regia di V. Minnelli) – Un produttore particolarmente son-of-mignott (Kirk Douglas, che ha costruito il personaggio ispirandosi a D.O. Selznick) si arrampica sulle scivolose scale del successo e poi ruzzola giù. La “bella” del titolo è Lana Turner. 5 statuette + una nomination per Kirk
THE LAST TYCOON (Gli ultimi fuochi, 1976; regia di E. Kazan) – Robert De Niro è un produttore geniale (personaggio ispirato da I. Thalberg), ma va in crisi e gli tolgono subito la poltrona da sotto il culo. Un sindacalista (Jack Nicholson) lo prende a sberle. una sola nomination
S.O.B. (Son of bitch, 1981; regia di B. Edwards) – Dopo un clamoroso flop un celebre regista (R. Mulligan) medita il suicidio; decide di trasformare il suo musical in un pornosoft e induce la moglie (Julie Andrews) a recitare a seno nudo; alla fine viene ucciso dagli agenti della security e muore felice: una tragedia simile è una manna per gli incassi!
THE PLAYER (I protagonisti, 1992; regia di R. Altman) – Non credo esistano film come questo, che riunisce decine di camei (Julia Roberts, Jack Lemmon, Susan Sarandon, Rod Steiger, Peter Falk, James Coburn, Bruce Willis, ecc) mentre si progettano film e il Produttore (Tim Robbins) uccide uno sceneggiatore, ma la fa franca e ne sposa la vedova (Greta Scacchi) 3 nominations
THE AVIATOR (2004; regia di M. Scorsese) – Howard Hughes (L. Di Caprio) ha due passioni: gli aeroplani e le attrici. Nella sua camera da letto vita sono passate Jean Harlow (G. Stefani), Katherine Hepburn (C. Blanchett), Ava Gardner (K. Beckinsale) eccetera eccetera. 5 statuette + una carrettata di nominations
THE ARTIST (2011; regia di M. Hazanavicius) – Omaggio pluripremiato al cinema muto americano da parte dei francesi. Il Grande Divo (J. Dujardin, che si è ispirato a Douglas Fairbanks) si oppone al sonoro: produrrà un film muto con la sua pecunia. Disastro. Ma l’amore lo salverà! 5 statuette + un fagottone di nominations
MY WEEK WITH MARILYN (Marilyn, 2011; regia di S. Curtis) – Nel 1956 LEI (M. Williams) sbarcò in Inghilterra per girare IL PRINCIPE E LA BALLERINA con Laurence Olivier (K. Branagh). Tra gli altri personaggi Vivien Leigh (J. Ormond), Sybil Thorndike (J. Dench) e una guardarobiera (E. Watson). 2 nominations
HITCHCOCK (2012; regia di S. Gervasi) – Come il mago della suspence ideò e realizzò PSYCHO. A. Hopkins è perfetto; ma anche H. Mirren (Alma Reville), J. Biel (Vera Miles) e S. Johansson (Janet Leigh) non scherzano! una nomination
HAIL, CAESAR (Ave Cesare, 2016; regia di E&J Coen) – Riuscirà il Grande Divo (G. Clooney) a scoprire la verità sul comunismo? Si troverà un padre per il baby che la Grande Diva (S. Johansson) nasconde con sempre maggior difficoltà? Su questi e altri drammi del cinema anni ’50 si farà presto luce! una nomination
LA LA LAND – 14 nominations… ma ne parliamo domenica sera.