SOME LIKE IT HOT (Billy Wilder, 1959)

Per i pochi che non la conoscono, riassumo la TRAMA. Joe (Tony Curtis) e Jerry (Jack Lemmon) assistono involontariamente alla strage di San Valentino (14 febbr 1929). Inseguiti dai gangsters, si nascondono, travestiti da donne, in un’orchestrina jazz femminile. Joe seduce la cantante Sugar (Marilyn Monroe) fingendosi miliardario e impotente. Jerry, sempre vestito da donna, è concupito da un vecchio satiro che alla fine salva tutti nel suo yacht. “Guarda, sono un uomo!” gli grida Jerry alla fine, togliendosi la parrucca. “Nessuno è perfetto…” è la battuta conclusiva.
perf
Dire che questo film (pieno di battute scoppiettanti e di bella musica) è un capolavoro della commedia americana è come dire che in Sicilia c’è qualche mafioso. A quanto pare non sono il solo a pensarlo, visto che A QUALCUNOecc è votato come #1 della categoria anche da altri partecipanti al torneo di Gegio

http://torneodeifilm.blogspot.com/

Voglio solo aggiungere che ascoltare la versione originale nel DVD aggiunge piacere al piacere: ad esempio, si ammira Curtis nella sua imitazione di C. Grant e si impara che l’impresario Poliakoff appartiene alla cultura yiddish.

E quando si sente Marilyn pronunciare la battuta “la ciliegia col baco tocca sempre a me!” non si può non pensare che le restavano meno di 3 anni da vivere.

Ultima osservazione: ci vuole un pallottoliere per contare i cadaveri. Tra la banda di Stecchino e quella di Ghette sono almeno 12.

Ma in una commedia come questa anche la morte fa ridere.
hot

Published in: on novembre 14, 2020 at 12:55 am  Comments (7)  
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ah, i bei tempi… (dove si parla di HUGO CABRET e si riparla di MIDNIGHT IN PARIS e di THE ARTIST)

Ho visto HUGO CABRET insieme alla solita ballotta. Film accattivante e ben diretto (Scorsese punta all’Oscar, whynot?), pieno di nostalgia.

Ecco, è della nostalgia che voglio parlare. Dopo (se proprio ci tenete) vi descrivo il film. Dopo.

  • il presente è grigio e deludente (tutti a sognare le Maldive e le crociere tipo LOVE BOAT… e le navi fanno patatrac e alle Maldive c’è un casino)
  • il futuro fa paura (disoccupazione e inquinamento alle stelle, caos monetario e Grecia kaputt)
  • resta il passato: questo spiega il successo di THE ARTIST (ah, l’età d’oro di Hollywood…) e di MIDNIGHT IN PARIS (ah, gli anni folli, Josephine Baker, Cole Porter, Picasso, Hemingway ecc)

Però, a pensarci bene, non erano tanto belli i “bei tempi”.

In quegli anni la fame e la “spagnola” fecero morire milioni di donne, uomini e bambini e la crisi del ’29 trasformò in disoccupati milioni di lavoratori.

Per non parlare di quei mattacchioni di Mussolini, Stalin e Hitler (lager, gulag, la notte dei lunghi coltelli, i fratelli Rosselli uccisi nella gaia Parigi e Trotsky in Messico…).

No, non mi entusiasma troppo il ricordo degli anni ’20 e ’30.

Tuttavia, sono disposto a fare un’eccezione “cinefila”. Immaginate di essere a Parigi nel 1931 (al cinema danno Le million di René Clair) e di frequentare un negozio di giocattoli che permette a Georges Meliès di tirare a campare.

Nel negozio potete vedere un ragazzino (si chiama Hugo) dotato di eccezionali capacità manuali. Capace di riparare un vecchio robot, pieno di viti e rotelline. Con l’aiuto di una misteriosa chiave il robot comincia a disegnare IL FACCIONE DI UNA LUNA ANIMATA CON UN RAZZO CONFICCATO NELL’OCCHIO DESTRO (vedi foto).

Occorre aggiungere altro? Qui si ritorna alle origini di quel mondo di sogni che si chiama CINEMA.

Per cui, anche se la storia è sostanzialmente una favola (ma piace anche agli adulti), la nostalgia gioca l’Asso di Briscola e (forse) vince l’Oscar. Vai a sapere…

Gli attori:

  • Ben Kingsley (già Oscarizzato per aver interpretato Gandhi nel 1982) è George Meliès
  • Helen McCrory (in THE QUEEN era la moglie di Blair) è la signora Meliès
  • Asa Butterfield (era il protagonista del BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE) è Hugo
  • Chloe Moretz (la supergirl di KICK-ASS) è Isabelle

Postilla finale. Aggiungo alla nostalgia cinefila quella per i “bei tempi”pretelevisivi in cui bambine e bambini giocavano con giocattoli meccanici (il Meccano: viti e rotelline…) e non si rincretinivano fin da poppanti di TV e di videogiochi.

cabretmelies

Anteprima assoluta: IL TEMA DELLA MATURITA’!!!!!!!

Non chiedetemi come faccio a ricevere certe soffiate. NON VE LO DIRO’. Non posso “bruciare” la mia talpa.

Posso solo dirvi che la busta del MINISTERO è qui, davanti a me. Con i sigilli e tutto.

Intanto che rompo i sigilli, vi racconto l’antefatto.

Stavo ascoltando un bel pezzo di cool jazz, quando…

Aperta parentesi. Mi riferisco alla colonna sonora di un breve filmato relativo a una gara di BOOKLAND, tra la II B  Zanotti e la II C Rolandino, che un benefattore (che vuol mantenere l’incognito) ha inserito nel sito http://www.ilbibliofilo.org Chiusa parentesi.

Postilla. Se qualcuno vuol sapere a quale squadra di calcio vanno le mie simpatie lo potrà facilmente dedurre osservando il mio cronometro.

… quando, come dicevo, ho ricevuto il ministeriale plico.

Ecco. Ho estratto dalla busta il seguente TEMA

IL CANDIDATO ANALIZZI LINGUISTICAMENTE LA LIRICA “CERTE NOTTI” DEL PITTORE ITALIANO ANTONIO LIGABUE (il testo è riportato nel video allegato) E IN PARTICOLARE ENUMERI LE FIGURE RETORICHE (METAFORE,ANAFORE, TROPI, ECC) IVI CONTENUTE.

IL CANDIDATO SI SOFFERMI ALTRESI’ SUL PERSONAGGIO DI MARIO. NE INDICHI IL COGNOME, L’INDIRIZZO FISCALE, LA POSIZIONE IN UN SISTEMA DI ASSI CARTESIANI, IL PESO SPECIFICO,  IL COLORE DEI CAPELLI, IL GRUPPO SANGUIGNO, IL SEGNO ZODIACALE E IL NUMERO DI GOL SEGNATI NELL’EDIZIONE 1998/1999 DEL TORNEO DEI BAR DI GATTATICO (REGGIO EMILIA)

Published in: on giugno 20, 2011 at 7:43 am  Comments (6)  
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