Si avvicina il voto di novembre. Un voto che avrà conseguenze su tutto il mondo.
Speriamo in bene.
Per allontanare infausti presagi il prossimo post sarà dedicato agli attori che hanno interpretato inquilini di Pennsylvania Avenue 1600,storici (Lincoln, Nixon, George W. Bush…) o immaginari.
Nick Nolte sarà escluso dalla gara di miglior Presidente del grande schermo (pur avendo impersonato Thomas Jefferson) per una ragione che potrete leggere dopo l’immagine.
Dopo i Presidenti penso che toccherà ad altre categorie:
pirati
professoresse
mafiosi
maggiordomi
preti
generali
musicisti
detective
ecc ecc ecc
In JEFFERSON IN PARIS (1995, diretto da James Ivory) il personaggio interpretato da Nick Nolte non è ancora presidente, ma solo ambasciatore degli Stati Uniti presso re Luigi XVI.
Da un po’ di tempo non recensisco le nuove uscite.
Per via del torneo di Gegio http://torneodeifilm.blogspot.com che mi induce a riscoprire i CLASSICI, o per via che ONESTAMENTE dopo Toy Story 3 non è apparso alcun capolavoro?
TUTTAVIA voglio citare qui tre filmuzzi-che-si-possono-vedere. Domandina facilefacile: cosa hanno in comune
LETTERS TO JULIET
THE AMERICAN
EAT PRAY LOVE
a parte che sono tutti MADE IN USA?
Risposta: l’Italia è la location (almeno parziale) di tutti e 3. Roma e Napoli (mangiapregaeama), l’Abruzzo (theamerican), i vigneti della Valpolicella e la Toscana (letters ecc).
Altra domanda.
Perché gli americani (ma vale anche per gli inglesi) riescono a filmare così bene i paesaggi e le città italianeE I NOSTRI REGISTI NO?
Vi ricordate come James Ivory valorizza le colline di Fiesole (anche sotto la pioggia) in CAMERA CON VISTA? La Toscana è bellissima in LETTERS TO JULIET (film mediocre, ma basta il sorriso tra le rughe di V. Redgrave per tenerlo a galla) e bellissimo l’Abruzzo in THE AMERICAN… Dovevamo aspettare un americano per sapere che Sulmona è bellissima?
Forse noi italiani siamo TROPPO ABITUATI ALLA BELLEZZA del nostro paese e non la apprezziamo più.
La stesso vale per Roma: decine di film italiani l’hanno dipinta come un postaccio, ma basta qualche inquadratura di MANGIA PREGA AMA (o di ANGELI E DEMONI) per ricordare che luogo fatato è piazza Navona e che incanto può suscitare Castel Santangelo (e relativo ponte).
Ripeto, siamo troppo abituati a vivere immersi nella bellezza. Oppure siamo talmente indignati di come vanno le cose che l’occhio del regista tralascia VOLUTAMENTE i paesaggi per denunciare le crudeltà e la corruzione del “belpaese” (è il caso di GOMORRA ad esempio)?
Ho saputo che BASILICATA COAST TO COASTrischia di rappresentare l’Italia negli “Oscar”.
Perchè no? E’ un film minimalistache dipinge con amore gli assolati paesini e le montagne lucane da Maratea allo Ionio (e trova il modo di infilarci i surreali briganti di cui all’allegato video).
Infine (rispondendo a Lilian) cito me stesso. Ho visto Eclipse? Sì e non mi è piaciuto. Per niente.
POST SCRIPTUM (in data 30 sett): all’Oscar parteciperà LA PRIMA COSA BELLA; sono contento per Virzì, ma secondo me BASILICATAecc avrebbe avuto più chances