Mercoledì è il giorno della memoria.
Ma io certe cose le ricordo tutti i giorni dell’anno. Perciò pubblico questa foto.
Anne Frank, simbolo di tutte le vittime dell’Olocausto, sia sempre nella nostra memoria!
Mercoledì è il giorno della memoria.
Ma io certe cose le ricordo tutti i giorni dell’anno. Perciò pubblico questa foto.
Anne Frank, simbolo di tutte le vittime dell’Olocausto, sia sempre nella nostra memoria!
Pensi che sia inutile e superato parlare dell’Olocausto e in generale di quelli che cominciano dicendo “Io non sono razzista, ma…“? Tieni d’occhio Attilio Fontana, il Difensore della Razza Bianca.
E confrontalo con la seguente citazione.
A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere che ogni straniero è nemico; per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come un’infezione latente; ma quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo, allora al termine della catena sta il lager.
Ricordi chi è l’autore? O no?
Mentre cerchi su Wikipedia aggiungo qualche parola sul film IL BAMBINO COL PIGIAMA A RIGHE.
Come ho scritto tempo fa questo film e il romanzo da cui deriva sono il miglior modo di parlare dell’Olocausto ai giovani.
N. B. La citazione l’ho presa da SE QUESTO E’ UN UOMO. Primo Levi la scrisse nella prefazione, subito dopo “Meditate che questo è stato. Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore, stando in casa andando per via… Ripetetele ai vostri figli…”
Hard to say.
Sono tanti i concorrenti per un titolo impegnativo come questo. Chiedo ai miei eventuali lettori di pronunciarsi.
Ne elenco alcuni (in ordine alfabetico):
A questi si potrebbe accostare LA CHIAVE DI SARA (G. Paquet-Brenner 2010), ma non regge il confronto.
Ha il merito di sottolineare che l’antisemitismo non era una specialità nazista: qui sono i francesi a macchiarsi di infamia (successe a Parigi, nel luglio 1942), mentre quasi non si vede un’uniforme tedesca. Mi dispiace dirlo (K. Scott-Thomas è una delle mie attrici preferite), però l’insieme è troppo didascalico. Non convince.